NPD, AfD e PEGIDA, bisogna aver paura?

Da qualche anno a questa parte in Germania la destra radicale sta facendo parlare di sé. Fino al 2013, infatti, il “Partito Nazionaldemocratico Tedesco” (NPD) era l’unico vero rappresentante di quella destra che affonda le proprie radici nella fine della Seconda Guerra Mondiale. Con la nascita di un altro partito, “Alternativa per la Germania” (AfD), di stampo fortemente conservatore, anti-euro e anti-immigrazione, i neonazisti tedeschi hanno trovato un partner politico con cui comunicare. Già così la situazione in Germania inizia a essere più spinosa perché l’ordinamento tedesco non vede di buon occhio i partiti che incitano all’odio razziale o a slogan che ricordano il loro periodo più buio.

Nel 2014 la Germania si vede invasa anche da un altro movimento, in questo caso ancora più radicale e ancora più aggressivo: PEGIDA. L’acronimo potrebbe essere tradotto con “Europei patriottici contro l’islamizzazione dell’Occidente” (in tedesco “Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes”). I gruppi estremisti sono sempre più in sintonia e si organizzano, in modo a volte ufficiale a volte no, per creare una sorta di organizzazione multilivello dove ognuno ha il proprio compito.

Partito Nazionaldemocratico tedesco (NPD)

Il più vecchio dei tre, si forma nel 1964, dopo che un altro partito dichiaratamente neonazista (Sozialistiche Reichspartei – Partito Socialista del Reich) venne sciolto dalla Corte Costituzionale tedesca. Nel tempo l’NPD è stato portato più volte davanti alla Corte Costituzionale con l’accusa di aver violato l’articolo 21.2 della Carta Fondamentale che afferma “I partiti, che per le loro finalità o per il comportamento dei loro aderenti si prefiggono di attentare all’ordinamento costituzionale democratico e liberale, o di sovvertirlo, o di mettere in pericolo l’esistenza della Repubblica federale di Germania sono incostituzionali. Sulla questione di incostituzionalità decide il Tribunale costituzionale federale.”.

Le sue idee xenofobe, neonaziste e antisistema hanno portato, nel 2001, all’azione congiunta tra Bundestag (il Parlamento tedesco) e il governo Schröder contro l’NPD, cercando di farlo dichiarare incostituzionale. Non ci riuscirono perché la Corte constatò che il partito era stato “invaso” dai servizi segreti che avevano preso il potere all’interno del partito e che quindi non poteva essere dichiarato incostituzionale essendo stato svilito da forze esterne.

Nel 2012 i ministri della difesa di tutti e 16 i Länder tedeschi hanno preso chiara posizione sulla questione, dichiarando di voler mettere fuori legge il partito. La Cancelliera Angela Merkel  nel 2013 ha affermato che non vorrebbe dichiarare incostituzionale il partito neonazista.  Oggi i rappresentanti dei Länder tedeschi seduti nel Bundesrat (il Senato federale tedesco che riunisce solo i membri delle regioni tedesche) sono riusciti a far andare avanti le loro posizioni al riguardo e dal 1 marzo 2016 la legalità o meno del NPD è nuovamente sotto esame da parte della Corte Costituzionale.

Alternativa per la Germania (AfD)

Come abbiamo già detto nasce nel 2013 con lo scopo ben preciso di attirare a sé tutti i cittadini che erano contro ai salvataggi e alle politiche di coesione europea. Il partito, con le sue non troppo velate derive populiste, si propone quindi di “mettere prima i tedeschi”. Partito anti-europeo che però non vuole lasciare l’Unione Europea, ritornerebbe volentieri al marco ma in verità resterebbe con una moneta unica se venisse ridotto il cerchio di Stati che l’hanno adottata come moneta propria. Conservatore ma liberale, di destra ma moderato. I punti su cui però non tollera compromessi sono: l’immigrazione e i matrimoni omosessuali. Entrambi devono essere rifiutati su tutta la linea, senza la minima possibilità di discussione. Questa forte incapacità di avere un’ideologia predominante ha portato il partito a stringere alleanze con l’FPÖ, partito conservatore dell’Austria, anch’esso anti-immigrazione; ma soprattutto a entrare in confidenza con i neonazisti tedeschi dell’NPD e di PEGIDA.

Tra i tre gruppi estremisti di destra tedeschi questo è sicuramente quello che maggiormente riesce a mutare forma, a essere camaleontico e a irretire maggiormente i votanti. Il suo essere senza spina dorsale ideologica lo porta a scagliarsi contro quello che fa paura ai cittadini e quali migliori soggetti oggi se non l’Europa e gli immigrati?

PEGIDA

Dopo aver spiegato l’acronimo nelle prime righe bisogna dire che dalla fondazione nell’ottobre 2014 a Dresda (Est della Germania) a oggi la sua espansione è stata soprattutto nell’est della Germania. Non abbiamo infatti molti esperimenti del movimento nella zona di confine con la Francia. PEGIDA è un gruppo xenofobo di estrema destra e maschilista che troppo spesso è stato giustificato come il figlio naturale di un’Europa incapace di mettere in pratica delle reali politiche di immigrazione. Ma l’incapacità, più che evidente, dell’Europa non è la giustificazione per un gruppo violento che si raduna nelle piazze e che compie atti vandalici per le città tedesche. Nel loro programma di 19 punti si parla tra le altre cose di “zero tolleranza per immigrati e rifugiati” di “non opposizione ai musulmani che si sono integrati nella società tedesca” di “opposizione alla modifica di linguaggio politically correct tra uomo-donna”.

Rispetto agli altri due gruppi PEGIDA non può ancora essere definito come un vero e proprio partito ma più come un movimento che supporta attivamente i due partiti nel momento delle elezioni. C’è stato l’annuncio del leader del movimento di voler partecipare alle prossime elezioni federali e per ora l’unico momento in cui si sono affacciati alle elezioni è stato nel Giugno dello scorso anno per l’elezione del sindaco di Dresda. In quell’occasione riuscirono ad andare contro ogni previsione riuscendo a raggiungere quasi il 10%.

C’è da avere paura di questi gruppi? No. l’NPD vive da anni con la paura dell’incostituzionalità e ha abbassato molto il suo livello di violenza, che comunque nell’ultimo decennio è costata la vita a molti immigrati, soprattutto turchi. L’AfD non ha il carattere per essere temuto, può essere avvicinato più a un partito per far circolare del denaro che a un vero e proprio gruppo da temere, anche se tra i tre è quello che ha più “appeal elettorale”. PEGIDA ha dimostrato di essere violento abbastanza da essere temuto ma se si osservano le statistiche del “Wissenschaftszentrum Berlin far Sozialforschung” (WZB – Centro di Ricerca Sociale di Berlino) si nota come l’entusiasmo xenofobo stia scemando (da gennaio a aprile 2015 la partecipazione è crollata di più del 50%). Inoltre le contro-manifestazioni hanno risposto con un numero di partecipati vastissimo, coinvolgendo anche fasce di popolazione che solitamente non si interessano di politica.

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