Quantitative easing: cos’è e qual è la sua finalità?

Mario Draghi all'esterno di un vetro con il simbolo dell'euro
uAlrdyKnoWaItIz - Pixabay - License Pixabay (CC0)

Dopo anni di profonda recessione e di dibattito sull’efficacia delle politiche adottate dalle banche centrali, il 9 Marzo 2015, il governatore della BCE, Mario Draghi, annuncia l’adozione del quantitative easing (QE). Analizziamo insieme la manovra per capire in cosa consiste e le motivazioni che portano una banca centrale ad adottarla.

Il quantitative easing (o alleggerimento quantitativo) è uno strumento di politica monetaria e nasce dalla volontà della Banca centrale di un Paese (o di un’area di Paesi) di immettere liquidità all’interno del sistema al fine di rilanciare l’economia, stimolando, in particolar modo, l’investimento nel settore privato.

Ma come può una banca centrale immettere liquidità all’interno di un sistema economico?
Esistono quattro canali (o fonti) che una banca centrale può utilizzare per aumentare o restringere la quantità di moneta:

1. Canale “estero”: in cui la BC crea moneta quando acquisisce riserve (oro e valute convertibili): il pagamento per l’acquisto dell’oro o di altre valute genera una presenza maggiore della valuta nazionale o comunitaria all’interno del sistema.

2. Canale del “Tesoro”: il Tesoro stesso emette moneta (e/o biglietti), e la BC eventualmente può concedergli credito attraverso l’acquisto di titoli di Stato sul mercato primario (al momento dell’emissione). E’ bene ricordare che dal Novembre 1993, a seguito dell’attuazione degli accordi di Maastricht, è venuta meno ogni possibilità di finanziamento da parte delle banche centrali. Dunque, in Europa, tale canale è sostanzialmente inutilizzabile.

3. Canale del mercato secondario dei titoli di Stato (il mercato dei titoli già in essere): queste operazioni sono le c.d. operazioni di mercato aperto. Mediante l’acquisto di titoli di Stato le BC possono aumentare la base monetaria presente nel sistema, o restringerla, vendendo titoli da esse possedute. Le operazioni di mercato aperto sono lo strumento principalmente utilizzato dalla BCE. All’interno della manovra del quantitative easing queste operazioni rappresentano lo strumento principe; il massiccio acquisto di titoli emessi dagli Stati appartenenti alla comunità europea ha permesso alla BCE di garantire un alto grado di liquidità nell’economia.

4. Canale “banche”: in questo canale la BC rifinanzia il sistema creditizio mediante operazioni di risconto di cambiali o di anticipazione sui titoli. Relativamente a questo canale è importante accennare ad una delle funzioni principali che le BC assumono all’interno del sistema creditizio. Tale funzione è quella di prestatore di ultima istanza (c.d. banca delle banche), in cui la BC offre credito alle banche in momenti di massiccia domanda di liquidità da parte dei risparmiatori, si pensi ad una “corsa agli sportelli”, cui altrimenti le banche non potrebbero far fronte.

L’aumento della liquidità come può stimolare l’economia? Sfruttando le operazioni di mercato aperto, la BC aumenta la liquidità nel sistema generando una spinta inflazionistica (innalzamento generale del livello dei prezzi) che permette una riduzione del valore reale dei debiti fissati ad un dato valore nominale: la riduzione generale del valore della moneta potrebbe stimolare la crescita, creando la possibilità per gli Stati maggiormente indebitati, le imprese e le famiglie di alleggerire i propri obblighi finanziari (riduzione tassi di interesse) e poter intraprendere nuove manovre o investimenti, aumentando la propensione alla spesa e, di conseguenza,i consumi.
Con questa finalità la BCE ha adottato e continua ad adottare il QE, sperando che l’economia europea possa finalmente ripartire dopo la grande recessione iniziata (convenzionalmente) il 15 settembre 2008 con la dichiarazione di bancarotta annunciata dalla Lehman Brothers.

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