Il profilo del candidato sindaco: Alfio Marchini

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Alfio Marchini è uno dei candidati alla carica di sindaco di Roma nelle elezioni del 5 giugno. Ha annunciato la propria candidatura appena caduta la giunta Marino. I suoi consiglieri sono stati presenti al Campidoglio fin dal 2012, quando aveva corso per la carica di sindaco arrivando ad un risultato molto positivo (9,9%). Cerchiamo di capire qualcosa in più su Alfio Marchini.

Famiglia

La famiglia Marchini è una delle tre grandi famiglie di costruttori a Roma (insieme ai Caltagirone e ai Mezzaroma), ma da sempre non disdegna di allargare i propri affari su altri genere di attività. Il nonno Alfio, da cui il nipote prende il nome e che prenderà sempre a modello, è un personaggio importante nella Roma del dopoguerra. È un partigiano italiano, che ha partecipato alla liberazione della città e contribuito all’evasione di Pertini da Regina Coeli. La famiglia Marchini rimarrà sempre vicino al Partito Comunista, tanto che il nonno costruirà, insieme al fratello, Il palazzo di Via delle Botteghe Oscure, sede storica del Partito Comunista.

Questo rapporto gli permetterà di guadagnarsi il titolo di “Calce e Martello”. Gli esperti della politica romana descrivevano, però, la famiglia Marchini aggiungendo sempre l’aggettivo “romano” alla definizione “imprenditori comunisti”. Con questo singolo aggettivo si intendeva descrivere il loro essere profondamente cattolici e la stretta amicizia con il Vaticano. Proprio il nipote Alfio, candidato sindaco, sarebbe grande amico dell’Opus Dei (una congregazione religiosa che si occupa principalmente di affari e di lavoro), a cui avrebbe fatto, secondo il Corriere della Sera, anche molti favori. Tutti questi rapporti con i grandi poteri di Roma si sommano agli innumerevoli collegamenti con la classe politica della Prima e Seconda Repubblica.

Vita

Alfio Marchini nasce a Roma il 1 aprile del 1965, cresce nella Roma bene, studia ingegneria alla Sapienza e a 23 anni è già, a causa della scomparsa del nonno, alla guida del gruppo imprenditoriale di famiglia. Nel gruppo è da tutti riconosciuto come l’innovatore, l’uomo capace di trasformare l’azienda di famiglia in un gruppo multiforme che ha partecipazioni in tutto il mondo, legate in modo indissolubile all’edilizia. Tutti affermano che è da sempre vicino al centro sinistra, ma la sua posizione politica è molto varia e si sposta inevitabilmente seguendo il profumo degli affari. I primi rapporti politici li eredita dalla famiglia, ma da subito cerca di costruire i propri.

Lascia da parte i comunisti duri e puri e, grazie all’amicizia con i Caltagirone, si avvicina al centro democristiano. Qui infatti , circa 20 anni fa, investe a fondo perduto nel giornale di Roma di Comunione e Liberazione, salvandola dalla bancarotta; direttore di quel giornale è Rocco Buttiglione, che diventerà grande amico di Alfio Marchini e che sarà il presidente del UDC. Pierfedinando Casini, segretario dell’UDC, è un’altra figura chiave per il giovane, che diventerà suo grande amico attraverso l’ amicizia con la seconda moglie di Casini, Azzurra Caltagirone.

Il giovane amministratore delegato del gruppo Marchini fa carriera molto in fretta diventando amministratore delegato di “Roma Duemila”, società di Ferrovie dello Stato che si sarebbe dovuta occupare della riqualificazione delle strade a Roma per il Giubileo, e poi collaborando in vari altri progetti come l’acquisto della più grande industria di cementi spagnola con Caltagirone. Ma è nel 1994 che Marchini salta di prepotenza alla ribalta, quando viene nominato consigliere Rai in area centrosinistra, si dimetterà 8 mesi dopo perché non accettava lo strapotere Berlusconiano in Rai (adesso è candidato a sindaco di Roma con Forza Italia).

Come mai è stato eletto in quota centro sinistra? Per capire questo è necessario prendere una macchina e recarsi in Piazza Farnese civico 44, qui c’è la sede della Fondazione ItalianiEuropei, presieduta da Massimo D’Alema, ma di cui Alfio Marchini è cofondatore e proprietario dell’immobile, che mette a disposizione praticamente gratis. L’amicizia tra D’Alema e Marchini fu una delle motivazioni della sua elezioni in Rai. Il giovane rampollo della famiglia ha anche molte altre relazioni, tra cui la vicinanza con Luciano Violante, con cui partecipa alla fondazione Italia Decide, di cui è presidente onorario Carlo Azeglio Ciampi.

Nel 2012 si candida, durante il programma di Mezz’ora di Lucia Annunziata, a sindaco di Roma. La sua candidatura è debole e marcia sul suo essere libero dai partiti e proveniente dalla società civile romana. Si propone alla destra e alla sinistra, come un uomo innamorato di Roma, come cerca di dimostrare attraverso il suo simbolo e il suo slogan “Roma ti Amo”.

Oltre a queste collaborazioni e al suo lavoro di imprenditore Alfio Marchini ha anche guidato la nazionale di Polo italiana alla vittoria di vari titoli nazionali.

La candidatura, Il programma e gli endorsement

Il 5 marzo 2016 annuncia ufficialmente la sua candidatura alla carica di Sindaco, mantiene il suo simbolo e mantiene il suo motto Roma ti amo, aggiungendo lo slogan “Liberi dai partiti”. La campagna è molto centrata sulla parte di elettorato di centro-destra, nonostante maggior parte degli esperti e dei sondaggi indichi che è ben visto più dalla sinistra, e punta sulla sua unicità in quanto proviene dalla società civile.

Il suo programma è stato il primo ad essere reso pubblico e si articola in 101 punti. Le proposte principali sono:

  1. Decoro urbano: Marchini si propone di cambiare gli appalti di edilizia in appalti di manutenzione, così che le aziende non debbano solo riparare le strade, ma anche preoccuparsi della loro manutenzione, pagando penali nel caso di mancato funzionamento stradale
  2. Partecipazione: Nasce il Senato Cittadino, dove i cittadini partecipano alla discussione e si possono presentare disegni di legge e proposte, che devono essere prese in considerazione dall’Assemblea Capitolina
  3. Tecnologia: la tecnologia ha un ruolo fondamentale nel suo programma, di fatti il candidato vorrebbe modificare i tombini per mettere tombini tecnologici che monitorino la situazione del flusso d’acqua così da evitare le inondazioni. Ci sarebbero anche semafori tecnologici, per  il flusso di auto, e sistemi tecnologici per il controllo dei dati comunali.
  4. Verde e parchi: Il verde sarebbe al centro del programma ponendo grande importanza agli orti urbani e ai giardini sui tetti così da rendere eco-friendly le abitazioni
  5. Sicurezza:”Liberi di chiudere i Campi Rom” è uno degli slogan della campagna. Marchino propone infatti di far pagare ai Rom gli spazi che occupano e di trasformare i campi attrezzati in campi temporanei per poi chiuderli.
  6. La legalità: la legalità viene garantita attraverso la sua lontananza dai partiti e dalla modifica degli appalti, che devono essere modificati e affidati solo dopo strettissimi controlli.

La candidatura di Alfio Marchini era nata spontaneamente solo con la sua lista civica, poi ha ricevuto l’endorsement del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano e dall’UDC di Pierferdinando Casini. Forza Italia è sempre stata molto tentata dal prendere Alfio Marchini come suo candidato, soprattutto per la somiglianza che Silvio Berlusconi vede tra sé e l’imprenditore romano. Questo all’inizio non è stato possibile e difatti la scelta del candidato è ricaduta su Guido Bertolaso. L’ex capo della Protezione Civile si è poi rivelato, attraverso i sondaggi un candidato molto debole, di conseguenza la sua candidatura è stata ritirata. Forza Italia ha lasciato qualche giorno di attesa, cercando una ricomposizione del Centro destra che a Roma vede la presenza anche della candidatura di Giorgia Meloni. Alla fine è stato scelto proprio Alfio Marchini che ha ricevuto il supporto di Forza Italia e della sua lista.

La squadra di Marchini sarà composta da 12 membri. Il primo è proprio Guido Berltolaso, nella figura di Emergency Manager, e gestirà tutte le problematiche della città. Ugo Marchetti sarà “il braccio destro e sinistro”, così è stato definito, di Marchini. È stato vice-comandante della Guardia di Finanza, vicesindaco di Leoluca Orlando a Palermo e attualmente è magistrato presso la Corte dei Conti. L’assessore all’urbanistica sarà Francesco Karrer, professore di urbanistica alla Sapienza. Antonio Maraschini, che è stato per 3 anni Segretario Generale del Senato dal 2002 al 2011, sarà il segretario generale Campidoglio. Gianfranco Polillo, ex sottosegretario all’Economia di Monti, sarà assessore al bilancio e Manuela di Centa, ex assessore allo sport, potrebbe essere riconfermata nella nuova Giunta.

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