FARC: una pace diversa in Colombia

Immagine generata con supporto AI © Lo Spiegone CC BY-NC

Dopo anni di scontri e di violenze in Colombia è stato firmato un accordo tra lo Stato e le FARC, Forze armate rivoluzionarie colombiane. Dopo due anni di negoziati segreti e 4 anni di negoziati pubblici si è arrivati a un pre-accordo formale. Il raggiungimento di questo risultato è stato festeggiato con una cerimonia all’Havana alla presenza del presidente della Colombia Manuel Santos, il leader delle FARC Timoleon Jimenez, del presidente di Cuba Raul Castro, grande sponsor dell’accordo e del segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon.

La guerra civile tra FARC e Colombia è iniziata nel 1964. Lo scontro tra i due è in realtà lo scontro tra due anime della Colombia, il governo rappresenta la parte urbana e più ricca del Paese, mentre invece le FARC, sono rappresentazione della parte più rurale e povera che vive di espedienti, tra cui la coltivazione della pianta di coca.

L’accordo tra queste due parti è sempre stato definito impossibile da tutti gli attori internazionali. Sono stati convocati moltissime conferenze tra pace, spesso finite in scontri o imboscate in cui le parti venivano tremendamente uccise. Fonti non governative affermano che nella storia dello scontro siano stati coinvolte e uccise 260 mila morti, senza parlare delle terribili violenze e torture che sono state perpetuate durante gli scontri sui civili.

Le FARC controllano, da anni, le montagne e le zone della foresta, vivono in campi organizzati nelle campagne e detengono il monopolio del traffico di droga. Vivono anche grazie ai rapimenti e ai lauti riscatti che sono stati pagati negli anni da multinazionali e da altri governi.

 Si è arrivati ad un primo agreement dopo che, sei mesi fa, era stato firmato un cessate il fuoco che ha fatto molto per la popolazione. Tranne piccoli scontri armati, più legati al mondo della criminalità, non ci sono stati grandi scontri. Questo ha portato grande supporto al governo in questo momento, nonostante la crescita economica sia molto rallentata.

Il confronto è stato molto diverso dalle precedenti tipologie. In realtà prima vi è stata la pace e poi l’accordo. Come abbiamo analizzato nei vari accordi che sono stati firmati nella storia, l’accordo ha sempre preceduto la pace invece qui è successo il contrario.

L’accordo non è ancora stato concluso perché le due parti ancora non hanno raggiunto consenso su un elemento fondamentale. Il punto chiave è il futuro dei settemila combattenti FARC, che tuttora vivono nella foresta colombiana.

Vi è una proposta che sembra convincere tutte le parti in gioco ma deve essere ancora limata. I battaglioni Farc saranno smobilitati in gruppi di 50 soldati, con una road map stabilita con attenzione. Le armi verranno consegnate ad un soggetto terzo, così che l’esercito colombiano non benefici. Le FARC avranno la possibilità di entrare nella vita politica colombiana, dove potranno formare un proprio partito.

Vi sono due anime dietro all’accordo che hanno in mente una tempistica molto differente. Il 20 luglio il governo colombiano vorrebbe presentare l’accordo terminato e vedere i primi 50 combattenti tornare, ma le FARC hanno in mente una tempistica molto differente con un tempo di almeno sei mesi.

Il governo è influenzato e ha necessità di raggiungere risultati per la situazione in cui versa il Paese. la Colombia sta fermando la situazione  L’ex presidente Alvaro Uribe, e adesso potente senatore, sta cercando di rovinare la pace, descrivendola come un riconoscimento al più sanguinario gruppo criminale del mondo.Uribe è stato forse il principale responsabile della guerra. Dal 2001 al 2010 è stato il presidente più intransigente della storia colombiana. Ha ucciso moltissimi civili che collaboravano con le FARC e vari capi della FARC, grazie alla collaborazione di reparti speciali americani.

Questa pace cosa porterà all’interno dell’attuale situazione dell’America Latina. La guerra della Colombia ha sempre creato grande instabilità e permesso agli Stati Uniti di intervenire nel Paese in nome della pace. Questo porterà stabilità nel continente e grande credibilità alla diplomazia interna.

Il presidente della Colombia e la sua corrente, di centro destra, in Sud America avranno grande supporto in questo frangente. I governi di centro sinistra saranno duramente colpiti da questa vittoria della corrente opposta. In un momento in cui tutti i governi di sinistra soffrono la vittoria di un presidente di destra è uno smacco per il socialismo sud-americano.

L’unica nota lieta per la sinistra sudamericana, è stato il ruolo diplomatico di Cuba, che dopo l’accordo con gli USA, sembra che sia trasformando in un centro di potere e influenza del continente Sud Americano.

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