I Trattati di Roma: CEE ed EURATOM

Firma dei trattati di Roma, 1957
Wikimedia Public Domain - CC0

Il 25 Marzo del 1957 venivano firmati a Roma, da Francia, Germania, Italia e paesi del Benelux, i cosiddetti Trattati di Roma, con i quali si sanciva la nascita della CEE (Comunità economica europea) e dell’Euratom (Comunità europea dell’energia atomica).


I trattati entrarono in vigore solo il 1 gennaio del 1958 e segnarono un ulteriore passo nel cammino, iniziato nel 1952 con la CECA, verso una maggiore integrazione a livello europeo. All’indomani del fallimento della CED (Comunità europea di difesa) apparve infatti chiara la necessità di ampliare la cooperazione  tra gli stati e di farlo puntando innanzitutto sul fattore economico. Venne, quindi, nel 1956 istituito un comitato preparatorio a Bruxelles incaricato di sviluppare un progetto per la costituzione di un futuro mercato unico. La conclusione dei lavori del comitato portò alla redazione di due distinti progetti riguardanti, da una parte, la creazione del mercato comune, dall’altra, la creazione di una comunità per l’energia atomica.Andiamo ora ad analizzare i due trattati.

Trattato sulla creazione della CEE

Il trattato che istituisce la comunità economica europea è costituito da 240 articoli divisi in  6 parti ed un preambolo.
In quest’ultimo sono contenute le motivazioni che hanno mosso i firmatari del trattato alla ricerca di una maggiore integrazione economica tra gli stati e i principi guida che hanno portato alla creazione dello stesso trattato.
Il testo recita così:

Determinati a porre le fondamenta di un’unione sempre più stretta fra i popoli europei;
Decisi ad assicurare mediante un’azione comune il progresso economico e sociale dei loro paesi, eliminando le barriere che dividono l’Europa;
Assegnando ai loro sforzi per scopo essenziale il miglioramento costante delle condizioni di vita e di occupazione dei loro popoli;
Riconoscendo che l’eliminazione degli ostacoli esistenti impone un’azione concertata intesa a garantire la stabilità nell’espansione, l’equilibrio negli scambi e la lealtà nella concorrenza;
Solleciti di rafforzare l’unità delle loro economie e di assicurarne lo sviluppo armonioso riducendo le disparità fra le differenti regioni e il ritardo di quelle meno favorite;
Desiderosi di contribuire, grazie a una politica commerciale comune, alla soppressione progressiva delle restrizioni agli scambi internazionali;
Nell’intento di confermare la solidarietà che lega l’Europa ai paesi d’oltremare e assicurare lo sviluppo della loro prosperità conformemente ai principi dello statuto delle Nazioni Unite;
Risoluti a rafforzare le difese della pace e della libertà e a fare appello agli altri popoli d’Europa, animati dallo stesso ideale, perché si associno al loro sforzo.
Hanno deciso di creare la Comunità Economica Europea.

Il resto del trattato si articola, come già detto, in sei parti di cui la prima va a stabilire i principi alla base della creazione della Comunità, in particolare si concentra sull’abolizione dei dazi doganali, attraverso l’istituzione di una tariffa doganale esterna comune, sui principi di libertà di circolazione e sull’istituzione di organismi quali la Commissione, il Consiglio, l’Assemblea e la Corte di giustizia.
La seconda parte va a sottolineare i fondamenti e si articola in quattro titoli riguardanti la libera circolazione delle merci, l’agricoltura, la libera circolazione di persone, servizi, capitali e, infine, i trasporti. Vengono poi affrontate le politiche della comunità attraverso quattro titoli riguardanti le norme comuni, la politica economica, quella sociale e l’istituzione di una Banca europea per gli investimenti. La quarta parte riguarda l’associazione dei paesi e territori d’oltremare. La penultima parte concerne le istituzioni della comunità e va quindi a stabilire un triangolo istituzionale in cui Commissione, Consiglio dei Ministri e Assemblea Parlamentare cooperano per la presa delle decisioni. In particolare il primo si occupa di emanare le norme, il secondo di preparare le proposte e il terzo svolge un ruolo consultivo (alle volte con la collaborazione del comitato economico e sociale). Viene inoltre prevista la creazione di una Corte di Giustizia e, in due titoli, vengono stabilite disposizioni istituzionali e finanziarie.
Infine, l’ultima parte si occupa delle disposizioni generali e finali.
A ciò si devono aggiungere quattro allegati concernenti le posizioni finanziarie, i prodotti agricoli, le transazioni invisibili e i paesi d’oltremare; dodici protocolli e nove dichiarazioni.

Dal 1957 ad oggi vi sono state otto modifiche al trattato di cui la prima nel 1965 con il Trattato di Bruxelles di fusione che andò a creare un Consiglio ed una commissione unica per Ceca CEE ed Euratom e l’ultimo nel 2007 con il Trattato di Lisbona con cui si mise fine alla comunità europea e si attuarono nuove ripartizioni di competenze all’interno dell’UE andando inoltre a modificare il funzionamento delle istituzioni europee.

Il trattato quindi, di fondamentale importanza, ebbe lo scopo di spingere verso una futura cooperazione di livello anche politico partendo dall’unione economica tra gli stati come si può facilmente dedurre da quello che viene considerato come uno degli articoli chiave dell’interno testo: 

 Art 2
La Comunità ha il compito di promuovere, mediante l’instaurazione di un mercato comune e il graduale ravvicinamento delle politiche economiche degli Stati membri, uno sviluppo armonioso delle attività economiche nell’insieme della Comunità, un’espansione continua ed equilibrata, una stabilità accresciuta, un miglioramento sempre più rapido del tenore di vita e più strette relazioni fra gli Stati che ad essa partecipano

Euratom

Il secondo trattato aveva lo scopo di promuovere un uso pacifico e civile dell’energia nucleare, in particolare in un momento storico, come quello degli anni 50, in cui si riteneva fondamentale ricercare un’indipendenza di tipo energetico. Nato quindi dall’idea di sviluppare le industrie nucleari europee e garantire una sicurezza nell’approvvigionamento dell’energia, oggi l’EURATOM è fondamentale per quanto attiene alla condivisione di conoscenze tecniche riguardanti l’energia nucleare. Il testo si compone di 177 articoli ( nella versione originale erano 234 ma poi vennero modificati nel 2007) articolati in sei titoli e preceduti da un preambolo:

COSCIENTI che l’energia nucleare costituisce la risorsa essenziale che assicurerà lo sviluppo e il rinnovo delle produzioni e permetterà il progresso delle opere di pace,
CONVINTI che soltanto da uno sforzo comune intrapreso senza indugio è possibile ripromettersi realizzazioni commisurate alla capacità creativa dei loro paesi,
RISOLUTI a creare le premesse per lo sviluppo di una potente industria nucleare, fonte di vaste disponibilità di energia e di un ammodernamento delle tecniche, e così pure di altre e molteplici applicazioni che contribuiscono al benessere dei loro popoli,
SOLLECITI d’instaurare condizioni di sicurezza che allontanino i pericoli per la vita e la salute delle popolazioni,
DESIDEROSI di associare altri paesi alla loro opera e di cooperare con le organizzazioni internazionali interessate allo sviluppo pacifico dell’energia atomica,
HANNO DECISO di creare una COMUNITÀ EUROPEA DELL’ENERGIA ATOMICA


Dei sei titoli il primo va a stabilire i compiti della Comunità, di cui, all’articolo 1: La Comunità ha il compito di contribuire, creando le premesse necessarie per la formazione e il rapido incremento delle industrie nucleari, all’elevazione del tenore di vita negli Stati membri e allo sviluppo degli scambi con gli altri paesi.
Il secondo titolo concerne le disposizioni intese a favorire il progresso nel campo dell’energia nucleare quali la diffusione delle conoscenze, gli investimenti, i controlli di sicurezza… Nel terzo invece sono definite le istituzioni della comunità (il cui funzionamento era, prima dell’unificazione, simile a quello della CEE) e le disposizioni finanziarie generali. Negli ultimi tre titoli troviamo le disposizioni finanziarie particolari, le disposizioni generali e quelle relative alla fase di avvio, come l’insediamento delle istituzioni.
Rispetto al trattato sulla CEE, quello dell’EURATOM non ha subito molte modifiche, a parte quella del 2007. Ad oggi, inoltre, nonostante non si sia mai ufficialmente fuso con l’Unione Europea, conta lo stesso numero di membri.

 

 

 

Fonti e Approfondimenti:

http://www.politicheeuropee.it/normativa/19648/i-trattati-di-roma

http://www.raistoria.rai.it/articoli/i-trattati-di-roma/12519/default.aspx

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=uriserv%3Axy0023

http://www.cvce.eu/en/recherche/unit-content/-/unit/b9fe3d6d-e79c-495e-856d-9729144d2cbd/fd4f61b4-cfa7-4250-8fdf-5dae578f84a1

The ‘Treaties’ of Rome (1957)

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=uriserv%3Axy0023

EURATOM: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=URISERV:xy0024

TESTO INTEGRALE:
https://europa.eu/european-union/sites/europaeu/files/docs/body/consolidated_version_of_the_treaty_establishing_the_european_atomic_energy_community_it.pdf

TESTO INTEGRALE CEE
https://it.wikisource.org/wiki/Trattato_che_istituisce_la_Comunità_economica_europea_-_Trattato,_Roma,_25_marzo_1957

 

Leave a comment

Your email address will not be published.


*