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Midterm elections: Il Tennessee democratico alla prova più dura

Immagine generata con supporto AI © Lo Spiegone CC BY-NC

Se il compito dei Repubblicani del Tennessee e di Marsha Balckburn è difendersi dalla “Blue Wave” in uno stato che hanno in regola sempre vinto, per i Democratici il compito è molto più difficile. Il partito dell’asinello a Nashville dovrà fare un miracolo per cercare di mandare un democratico a sedersi nel seggio del Senato a Capitol Hill. L’arduo compito di ribaltare una partita così difficile è stato dato al due volte ex governatore Phil Bredesen, un uomo che in Tennessee ha costruito una carriera politica di ferro.

Se qualcuno spera di vedere in Bredesen un democratico stile Ocasio Cortes rimarrà deluso. L’ex governatore infatti è a tutti gli effetti un vecchio democratico: fa gli spot mentre spara, gli si illuminano gli occhi quando parla del II emendamento, non vuole sicuramente abbattere il grande potere di Wall Street (dato che ne ha fatto parte) e non è un tipo che si pittura il viso arcobaleno.

 

Il passato di Bredesen

Phil Bredesen è nato a New York nel 1943 e ha viaggiato parecchio prima di arrivare a Nashville. Dopo aver seguito la madre, separata, e la nonna in giro per lo stato di New York, affrontando una certa dose di disagio economico e sociale, alla fine riuscì ad avere una borsa di studio per Harvard dove si laureò in Fisica ed in Economia.

Proprio questo titolo accademico ha portato un cambiamento importante nella sua vita che lo ha spinto prima a lavorare per un’agenzia goverantiva legata alla sicurezza e poi nel settore farmaceutico. In questo spazio ha poi costruito la sua fortuna, prima imparando il mestiere e andando poi a lavorare a Londra per una nota compagnia internazionale. In seguito, a Nashville, dove arrivò inizialmente seguendo sua moglie che faceva l’infermiera, fondò una delle più famose compagnie di assicurazione della nazione. Quando decise di vendere la compagnia, iniziò il suo percorso nella politica democratica, nonostante avesse già fatto campagna per alcuni senatori minori negli anni dell’università.

 

 

Il cursus honorum democratico lo iniziò nella città di Nashville dove, dopo anni da consigliere, decise di correre come sindaco e riuscì ad essere eletto nel 1991. Durante il mandato mostrò in luce la sua estrema praticità. Con un colpo alla botte e uno al cerchio, riuscì a portare avanti il tema dei diritti e allo stesso tempo il tema della limitazione di spesa. Nashville, dopo il suo mandato, aveva il bilancio in regola e aveva raggiunto anche ottimi miglioramenti dal punto di vista dei servizi.

Questa etichetta di “fixer“, cioè di colui che rimette in ordine, fu la migliore carta per arrivare alla candidatura a governatore del Tennessee per i democratici, carica che conquistò solo nel 2002, per essere rieletto nel 2007, dopo essere stato sconfitto dal GOP nel 1994. In un clima teso come quello del post 11 settembre, Bredesen riuscì miracolosamente a trasformare il Tennessee in una sorta di modello per i democratici che faticavano in tutto il Paese. Il governatore infatti riuscì a rimettere a posto il budget dello stato con due mosse molto decise. Tagliò infatti fortemente il settore sanitario privato sovvenzionato dallo Stato, con conseguenza l’espulsione dal sistema sanitario di una larga parte della popolazione (un’operazione tipicamente Repubblicana nel modello Reagan). Allo stesso tempo però ricostruì un sistema di sicurezza sociale e sanitaria dal basso che permise a tutti quelli esclusi di avere una protezione sanitaria con una spesa sociale, senza la precedente speculazione dei sistemi privati. Nel secondo mandato Bredesen affrontò inizialmente la piaga della metanfetamina che in Tennessee era diventata un vero problema, ma poi l’amministrazione fu totalmente travolta dalla recessione del 2008 che spazzò via di fatto un’intera parte dell’economia dello Stato. Proprio per questa ragione i Repubblicani riuscirono a riconquistare lo stato nel 2011.

 

Un Democratico che se potesse scegliere voterebbe Lincoln

La situazione attuale del Tennessee è molto simile a quella del 2002 ed è per questo che molti confidano che Bredesen possa fare il miracolo. In uno stato che Trump nel 2016 ha stravinto, i problemi sono tornati ad essere quelli soliti: il budget piange, la piaga degli oppiodi è diventata una questione enorme e il lavoro sembra mancare sempre di più.

Bredesen come abbiamo già detto non è l’uomo del cambiamento, ma facendo parte di un filone moderato del partito democratico, che rasenta il partito Repubblicano di Lincoln, sta aprendo una nuova faglia nello Stato. La sua posizione di base è a metà strada tra il modello di Bernie Sanders e il modello di Paul Ryan. 

That’s why I have proposed to cap federal spending at its current level of $3.3 billion per year and allow for revenues to catch up, eliminating the national debt in 6 years. This is something that Tennessee families do everyday to balance their budgets, Congress should do the same. (Phil Bredesen)

Come si vede nella frase qui sopra la sua intenzione è di limitare il budget federale riportandolo ad un livello normale per cancellare il debito. In questo vediamo come si posizioni tra i Repubblicani moderati, attenti alle spese e alle tasse, e i Bernie Sanders che lavorano soprattutto per la dignità del lavoro.

 

 

Altro tema caldo è il sistema sanitario. Bredesen non è mai stato un grande supporter dell’Obama Care per l’eccessivo ruolo federale, anche se essa è stata anche in qualche modo ripresa dalle sue riforme del 2004 in Tennesee. Come si legge nella frase sotto, la sua idea è di cercare di lanciare una candidatura per portare la sua esperienza nel Senato di Washington affinché segua il suo stesso modello.

As governor, we saved TennCare and created affordable health insurance for small employers. I want to bring that experience to the Senate, to help fix what’s broken.

The first step to recovery is for Congress to admit it has an opioid problem.

Il terzo punto principale è la crisi degli oppioidi che in Tennessee è diventata un problema molto serio (come si vede dal grafico sottostante). La strategia di Bredesen in questa situazione è quella di rafforzare le autorità federali, come la DEA che negli ultimi dieci anni è stata privata di poteri di controllo sui medicinali, combattere “il consumo” e l’influenza delle grandi compagnie farmaceutiche (come si può vedere nello spot elettorale, che si trova poco sopra, contro la Blackburn).

Se questi sono i tre punti principali, il resto della campagna è composto da vari gradi di Repubblicanismo spiccio e da senso Democratico mainstream. Bredesen si è preso gli insulti di mezzo partito e di metà della comunità femminile del Tennessee quando ha rotto con il partito Democratico sulla questione Kavanaugh supportando esternamente la campagna del giudice di Trump. La scelta è stata solamente a fini elettorali e per non mostrare il fianco alla Blackburn, che lo avrebbe distrutto nell’elettorato evangelico bianco (molti sostengono che se fosse stato in Senato difficilmente avrebbe votato a favore).

 

 

L’ex governatore però sicuramente, come dicevamo, non è proprio un rinnovatore di sinistra e per questo continua a difendere il II emendamento e non è mai stato un forte sostenitore dei matrimoni omosessuali, nonostante abbia permesso sia l’adozione omossesuale sia le unioni civili (da vedere il video con il candidato che spara in una classica scena da campagna elettorale repubblicana). Allo stesso tempo ha accettato i vari attestati di supporto dalle celebrità, come quello di Taylor Swift, che gli hanno permesso di fare un salto avanti soprattuto nel voto giovanile.

 

Le chances di vittoria

I sondaggi in media danno la candidata repubblicana avanti solo 5 punti (una cifra recuperabile), ma le cifre saltano nelle varie misurazioni. Se la CNN vede Bredesen avanti di 5 punti, Fox News ha rilasciato sondaggi in cui la Blackburn è avanti di 14 punti. I sondaggisti si trovano in grandissima difficoltà perché tutto dipenderà dagli elettori Repubblicani moderati. Se questi si tapperanno il naso e andranno a votare Blackburn per Bredesen non ci sarà alcuna speranza, ma se questi decideranno di non scegliere una Trumpiana di ferro e opteranno per il Democratico moderato allora questo scenario potrà cambiare.

 

 

Fonti e Approfondimenti

https://www.drugabuse.gov/drugs-abuse/opioids/opioid-summaries-by-state/tennessee-opioid-summary

https://edition.cnn.com/2018/10/10/politics/bredesen-taylor-swift-video/index.html

https://eu.tennessean.com/story/news/politics/tn-elections/2018/10/07/tennessee-elections-bredesen-kavanaugh-allegations-not-disqualifying/1551730002/

https://www.washingtontimes.com/news/2018/oct/11/democratic-staffers-describe-bredesens-kavanaugh-s/

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