Midterm elections: i Repubblicani di New York

Immagine generata con supporto AI © Lo Spiegone CC BY-NC

Dopo aver seguito le primarie interne al Partito Democratico di Settembre ed avendo assistito alla conferma di Cuomo come candidato del Partito per il ruolo di Governatore, è giunto il momento di analizzare la situazione del Partito Repubblicano nello stesso Stato in vista delle prossime elezioni di metà mandato di Novembre.

 

La scelta dei Repubblicani

Marc Molinaro ha ottenuto la nomina come candidato del Partito Repubblicano per il ruolo di Governatore dello Stato nel corso dell’ultima Convention di Maggio, quando ha, infatti, sconfitto il suo avversario, il Senatore di Stato John DeFrancisco. Non è stata una lunga campagna elettorale la sua, iniziata il 2 Aprile, dopo aver inizialmente deciso di non concorrere per tale carica. Pochi giorni dopo, a metà Aprile, ha però ottenuto anche l’appoggio del Conservative Party.

Sul suo sito, Molinaro dice di personificare il termine “servitore pubblico“. In effetti, la sua è stata una carriera politica piuttosto intensa, iniziata ben presto, quando ad appena 18 anni viene eletto nel Board of Trustees di Tivoli, un piccolo paese della Contea di Dutchess, per poi diventarne sindaco l’anno successivo, nel 1995 ed essere confermato per ben cinque volte. Ad oggi, può vantare il fatto di essere stato il più giovane sindaco mai eletto negli Stati Uniti. Dopo aver fatto parte della Dutchess County Legislature, nel 2006 viene eletto membro dell’Assemblea dello Stato di New York, in cui rimane fino al 2011, anno in cui si candida per il ruolo di Executive della stessa Contea, vincendo le elezioni. Nel 2015 inizia il suo secondo mandato.

La sfida per gli avversari di Cuomo è senza dubbio in salita, trattandosi di una personalità di spicco, appoggiata da molti e con alle spalle già due mandati. In più fin dal 2007 il governatorato di New York è nelle mani di politici appartenenti al Partito Democratico. A precedere Andrew Cuomo sono stati Elio Spitzer e David Paterson, mentre l’ultimo governatore appartenente al Partito Repubblicano fu George Pataki dal 1995 al 2006.

La figura di Molinaro è piuttosto interessante da analizzare e di particolare curiosità appaiono le sue posizioni verso la politica dell’attuale Presidente USA Trump, appartenente allo stesso partito. Sebbene sia stato definito da Cuomo un “Trump mini-me”, Molinaro ha dichiarato di non condividere la linea di Trump, di non aver votato per lui nel 2016 e di non appoggiare la pratica di separare le famiglie di migranti al confine.

Tra le iniziative lanciate da Molinaro durante la sua carriera politica, è sicuramente da ricordare quella del 2015 denominata “Think Differently”, rivolta alle persone affette da disabilità, con l’intento di assicurare loro un eguale accesso ai servizi.

C’è un elemento che accomuna la strategia di Marc Molinaro, utilizzata per tentare di negare il terzo mandato a Cuomo, a quella della Nixon durante la sua corsa nelle primarie democratiche: la forte critica rivolta alla corruzione interna all’amministrazione Cuomo. Questo sembrerebbe un punto debole dell’attuale Governatore dello Stato di New York, che, tuttavia, si è spesso difeso da queste accuse.

Sia Cuomo che Molinaro, invece, continuano a sottolineare il loro distacco dalle politiche e dalle posizioni del Presidente Trump. Se per Cuomo può risultare più facile, appartenendo ad un altro Partito, diverso è il caso di Molinaro che dello stesso Partito è esponente. Lo Stato di New York non può certo essere definito “trumpista” , dato che nelle elezioni presidenziali del 2016, Hillary Clinton, candidata democratica, vinse in questo Stato ottenendo il 59,48% dei consensi, contro il 36,81% di Trump.

 

Altre sfide importanti

Anche per quanto riguarda le altre cariche da eleggere, la sfida appare tutt’altro che facile per i Repubblicani di New York. A livello di stato federale, tutti i 150 seggi dell’Assemblea di Stato dovranno essere riassegnati e quindi ottenere dei successi sarà davvero molto interessante per i Repubblicani, dal momento che si tratta di un’istituzione tradizionalmente guidata da una maggioranza democratica.

È il Senato, invece, a rappresentare un po’ la roccaforte del Partito Repubblicano, costituito da 63 seggi, che a Novembre verranno interamente riassegnati.

Per quanto riguarda la Camera dei Rappresentanti, la “camera bassa” del Congresso, sono 27 i Rappresentanti provenienti dallo Stato di New York, di cui attualmente 9 Repubblicani e 18 Democratici. Dall’altro lato, come tutti gli altri Stati, anche New York invia al Senato due Senatori. Attualmente sono entrambi Democratici: Charles E. Schumer e Kirsten E. Gillibrand.

Sebbene nulla possa dirsi certo quando si tratta di elezioni, il Partito Democratico può vantare a New York la presenza di importanti personalità che ricoprono cariche di prestigio. Si tratta in particolare proprio della Senatrice Kirsten E. Gillibrand e del Comptroller di Stato Thomas DiNapoli, entrambi molto popolari. Lo stesso non può per ora dirsi del Partito Repubblicano, che in questo Stato appare messo un po’ nell’ombra.

 

 

Fonti e Approfondimenti

https://molinaroforny.com

https://www.nysenate.gov

https://www.house.gov/representatives#state-new-york

http://www.senate.gov/states/NY/intro.htm

https://eu.democratandchronicle.com/story/news/politics/albany/2018/09/18/andrew-cuomo-marc-molinaro-election/1345845002/

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