Il caso Kavanaugh, spiegato bene

Brett Kavanaugh. Fonte: Wikimedia Commons

In seguito all’abbandono del giudice Kennedy, lo scorso luglio il presidente Donald Trump ha espresso come candidato alla sua successione alla Corte Suprema il giudice conservatore Brett Kavanaugh. Durante questo lasso di tempo, la figura del giudice della Corte di Appello del District of Columbia è stata sotto la luce dei riflettori dello scenario politico americano.

Con la sua nomina era infatti in ballo il futuro della più Alta Corte di giustizia degli Stati Uniti e anche ciò che potrebbe essere l’America nei prossimi decenni. Una figura, quella di Kavanaugh, in grado di poter far pendere l’ago della bilancia nelle sentenze più importanti in favore della parte Repubblicana, come la Roe vs Wade sull’aborto,  e mettere a rischio decine di precedenti.

Tuttavia quella che sembrava essere esclusivamente una battaglia politica, con i Democratici fortemente contrari alla sua elezione, si è trasformata in un caso mediatico al centro dell’attenzione nazionale e internazionale anche e soprattutto per altri motivi. Ma andiamo per gradi.

Le udienze preliminari

In seguito alla nomina presidenziale, Kavanaugh è stato sottoposto all’analisi della Commissione di Giustizia del Senato con delle udienze utili per valutare il profilo del candidato, la bontà della nomina e se è adatto a ricoprire un  ruolo così importante. Per quattro giorni Kavanaugh è stato ascoltato dalla Commissione. Come da prassi, 21 senatori (11 Repubblicani e 10 Democratici) si sono alternati nell’interrogazione del candidato, affinché alla fine potesse essere redatto un rapporto (che vale solo come documento valutativo da offrire ai senatori prima del voto) su di lui.

Durante il corso delle sedute da sottolineare è stato sicuramente l’intervento della senatrice democratica della California Kamala Harris, la quale ha messo in difficoltà l’interrogato chiedendogli se avesse parlato dell’indagine del procuratore speciale Robert Mueller sulla Russia con qualche membro dello studio legale di Marc Kasowitz, avvocato personale di Trump.

Di lì in poi per 5 minuti si è assistito alla ripetizione della stessa domanda da parte della Harris, con un Kavanaugh visibilmente a disagio, quasi in imbarazzo, che rispondeva di non ricordare evitando di rispondere. Anche il confronto col senatore Democratico del New Jersey Cory Booker è stato altrettanto interessante. Booker pochi giorni prima aveva infatti diffuso dei documenti nei quali Kavanaugh si era dimostrato critico e perplesso riguardo il sistema di “affirmative action”, grazie al quale si è favorito l’inserimento al mondo del lavoro e all’istruzione delle minoranze etniche maggiormente discriminate.

Per quanto riguarda la “Roe vs Wade” , in un altro documento reso pubblico (una mail del 2003) Kavanaugh dichiarava la sentenza come modificabile, in contrasto con quanto dichiarato alla Commissione.

Le accuse di molestie

Per Kavanaugh le cose si sono complicate quando Christine Blasey Ford, in un’intervista rilasciata al Washington Post e pubblicata il 16 Settembre, lo ha accusato di averla molestata in gioventù. L’episodio, come raccontato dalla Ford, risale ai primi anni ’80, quando i due frequentavano il liceo.

I due si trovavano a una festa e in quella occasione Kavanaugh e un suo amico avrebbero spinto l’allora giovane ragazza in una camera da letto. Lì, il giovane Kavanaugh, salì sopra la ragazza bloccandola sul letto e tentando di toglierle i vestiti di dosso tappandogli la bocca per non farla urlare. La Ford è poi riuscita a divincolarsi e chiudersi a  chiave nel bagno, per poi riuscire ad andare via dalla casa in cui era stato organizzato il party.

Dopo le dichiarazioni della Ford, Kavanaugh ha smentito tutto categoricamente incassando la solidarietà della Casa Bianca, con gli stessi Repubblicani che si sono dimostrati scettici riguardo l’accaduto accusando i Democratici di aver manipolato la storia a breve distanza dal voto decisivo per la sua elezione. Si è deciso quindi di ricorrere nuovamente alla Commissione Giustizia del Senato, la quale in casi come questi può ascoltare, interrogare e indirizzare con una valutazione finale una qualsiasi eventuale scelta da parte del Senato in materia di nomine e di altre questioni legislative.

Durante l’audizione l’accusatrice ha ribadito ciò che aveva già raccontato man mano che rispondeva alle domande della procuratrice Rachel Mitchell e dei senatori, Democratici e Repubblicani. Ford è sembrata convincente e ha aggiunto di essersi già fatta avanti quando il nome di Kavanaugh era apparso tra i papabili nominati e non solo dopo la nomination, poiché aveva infatti già inviato una lettera nella quale raccontava la vicenda a una parlamentare californiana la quale, a sua volta, l’avrebbe girata alla senatrice democratica Dianne Feinstein.

Anche Kavanaugh è stato ascoltato dalla commissione, pronunciando una difesa forte e dichiarando di non aver mai conosciuto la Ford. Altre accuse sarebbero poi state avanzate da Deborah Ramirez, una compagna di studi di Kavanaugh all’università di Yale. Successivamente anche una terza donna, Julie Swetnick, in una dichiarazione diffusa da Michael Avenatti, avvocato noto per aver citato in giudizio Donald Trump nel caso Stormy Daniels, ha dichiarato di essere stata violentata da Kavanaugh nel 1982.

L’indagine

In seguito a tali fatti, il presidente Trump ha deciso di sospendere il processo di conferma di Kavanaugh affinché l’FBI potesse indagare sul caso Kavanaugh. Una decisione inaspettata da parte del presidente dovuta alle richieste dei senatori Repubblicani, i quali erano apparsi divisi e in crisi riguardo la questione. Si è deciso quindi di procedere con un rinvio di una settimana del voto.

Settimana durante la quale l’FBI ha dovuto indagare riguardo la questione. Un ruolo importante in questo frangente sembra averlo avuto il senatore repubblicano Jeff Flake il quale avrebbe ritenuto necessario un approfondimento della questione. La decisione di Flake sembra essere stata presa in seguito alle richieste di una donna, anch’essa vittima di violenza, che lo ha supplicato di fermare la nomina (come si può vedere nel video virale qui sotto).

Dopo il via libera da parte del presidente, l’FBI ha iniziato il suo lavoro. Tuttavia la breve durata delle indagini (appena una settimana) ha consentito la raccolta di poche prove e la riuscita di pochi interrogatori, finendo per apparire quasi come solo un lavoro di facciata svolto nell’inutile tentativo di far calmare le acque.

La conferma

Conclusa la breve indagine, la sfida al Senato ha avuto perciò il definitivo via libera al voto. La superiorità Repubblicana era già abbastanza chiara, nonostante qualcuno sperasse in un improbabile ribaltone. Kavanaugh è stato quindi confermato con 50 voti favorevoli e 48 contrari, venendo perciò eletto con il margine più basso nella storia della Corte Suprema.

I senatori repubblicani non hanno trovato nessuna prova riguardo la colpevolezza del giudice neo eletto nei rapporti dell’FBI e anche Susan Collins, senatrice repubblicana del Maine,  in precedenza indecisa, si è espressa favorevolmente alla nomina. Solamente Lisa Murkowski, senatrice repubblicana dell’Alaska, ha votato contrariamente rispetto alla sua schiera. Favorevolmente si è invece espresso Joe Manchin III, Democratico della West Virginia, schierandosi perciò in posizione opposta rispetto a quella del suo partito. I Repubblicani hanno perciò nominato un altro conservatore nelle fila della più alta corte di giustizia statunitense.

Cosa ci aspetta?

Ora, con Kavanaugh che ha giurato davanti all’ex giudice Anthony Kennedy e al presidente Trump, i conservatori hanno una maggioranza di 5 giudici contro i 4 dei Democratici, con la possibilità di influenzare le scelte più delicate in ambito legislativo per molti anni a venire.

A rendere maggiormente nero lo scenario per i Democratici è poi il fatto che Ruth Bader Ginsburg, una dei giudici Democratici rimasti in seno alla Corte, è molto anziana (85 anni) e malata. C’è quindi una prospettiva secondo la quale Trump potrebbe far eleggere prima della fine del suo mandato un altro giudice conservatore, tingendo ulteriormente di rosso la Corte Suprema. Il capitale politico investito da Trump è stato notevole.

Un’eventuale bocciatura avrebbe pesato in maniera negativa in vista delle elezioni di metà mandato di Novembre, mentre un successo avrebbe rafforzato l’immagine e la figura di Trump, non solo fra il suo elettorato, ma anche all’interno del partito che secondo molti si sta sempre più spostando verso posizioni “trumpiste” dopo gli scetticismi che si erano creati prima e dopo la sua elezione. Tuttavia l’effetto positivo di questa vittoria non sembra stia rispettando le attese fra gli elettori. Se questo risultato avrebbe dovuto portare a un rafforzamento dei Repubblicani, gli ultimi sondaggi invece vanno in controtendenza.

I Democratici sembrano infatti aver ulteriormente aumentato il loro vantaggio che già in precedenza era cospicuo, almeno alla Camera. Specialmente nell’elettorato femminile  sembra che lo “psicodramma” Kavanaugh non abbia avuto alcun tipo di apprezzamento. Anzi. Il fatto che i Repubblicani abbiano spinto affinché un presunto molestatore venisse eletto alla Corte Suprema sembra non aver fatto altro che far crescere un sentimento di disprezzo verso tale scelta, facendo perciò il gioco dei Democratici che in questo momento possono contare quindi su una maggiore affluenza femminile propensa a votare per loro. La vicenda potrebbe quindi rivelarsi una lama a doppio taglio in vista delle Midterm per i Repubblicani.

Fonti e Approfondimenti:

https://www.newyorker.com/news/news-desk/senate-democrats-investigate-a-new-allegation-of-sexual-misconduct-from-the-supreme-court-nominee-brett-kavanaughs-college-years-deborah-ramirez

https://www.nytimes.com/2018/09/28/us/politics/jeff-flake-kavanaugh-confirmation.html?action=click&module=Spotlight&pgtype=Homepage

https://www.nytimes.com/2018/09/28/us/politics/brett-kavanaugh-senate-judiciary.html?action=click&module=Spotlight&pgtype=Homepage

https://www.ilpost.it/2018/09/27/testimonianza-contro-giudice-kavanaugh/

https://www.nytimes.com/2018/09/07/us/politics/brett-kavanaugh-confirmation-hearings.html

https://www.cnbc.com/2018/10/06/brett-kavanaugh-confirmed-by-senate-in-50-48-vote.html

https://www.nytimes.com/interactive/2018/10/06/us/politics/kavanaugh-live-vote-senate-confirmation.html

https://www.nytimes.com/2018/10/06/us/politics/brett-kavanaugh-supreme-court.html

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