ASEAN 2020: prospettive e obiettivi per il nuovo decennio

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@sbamueller - Flickr - Licenza: Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

L’Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico (ASEAN) è stata fondata nel 1967 a Bangkok. L’obiettivo principale è quello di creare una solida comunità regionale nell’ambito politico, economico, socioculturale e di sicurezza. Il 2020 è stato considerato un anno fondamentale sin dal trentesimo anniversario dell’Associazione nel 1997, quando venne formulata la “Visione ASEAN per il 2020”. Tra gli obiettivi proposti quest’anno troviamo la realizzazione di una regione libera da conflitti, integrata economicamente e che svolga un ruolo fondamentale nella scena internazionale. Arrivati al 2020, ASEAN e i suoi membri si trovano in un momento grandi cambiamenti nelle dinamiche geopolitiche interne, regionali e mondiali. Dunque, è importante capire quali siano prospettive e obiettivi per ASEAN e i suoi membri nel 2020.

L’importanza economica e geopolitica di ASEAN è andata crescendo. Oggi, tre delle dieci più grandi economie emergenti sono membri ASEAN, con l’Indonesia al sesto posto, la Tailandia all’ottavo e la Malesia al decimo. Quattro membri ASEAN sono parte della disputa del Mar Cinese Meridionale, un capitolo molto problematico per la sicurezza mondiale in cui sono coinvolti Cina e USA. La regione è stata centrale negli sforzi per contrastare il terrorismo transnazionale legato allo Stato Islamico, endemic soprattutto in Indonesia, Malesia e le Filippine e fondamentale per la galassia jihadista internazionale.

ASEAN, prospettive e obiettivi alla fine di un decennio

35esimo ASEAN Summit: un’istantanea regionale e geopolitica a cavallo del nuovo decennio

Lo scorso novembre, Bangkok è stata la sede del 35esimo ASEAN Summit. Durante questo summit, rappresentanti degli Stati ASEAN si sono riuniti con leader mondiali e dignitari delle più importanti organizzazioni internazionali. Questo evento permette di comprendere le priorità regionali e internazionali degli Stati membri. Analizzando il Summit, si può inoltre cogliere un’istantanea della situazione geopolitica che ASEAN si trova ad affrontare alla soglia del nuovo decennio.

Connettività e multilateralismo sono emersi come due aspetti fondamentali nella strategia ASEAN, visti come garanzia di crescita economica e sicurezza per la regione. Durante il Summit, l’Associazione ha sottolineato la volontà di migliorare la connettività integrando le diverse strategie esistenti, in particolare la BRI cinese, e il Piano ASEAN per la Connettività 2025. Potenziamento dei collegamenti regionali, economia digitale e smart cities spiccano tra le priorità identificate per stimolare commercio, investimenti e mobilità.

ASEAN ha rinnovato il suo impegno nel sostenere il multilateralismo. Gli Stati membri hanno riaffermato la volontà di utilizzare la piattaforma regionale fornita dall’Associazione per rafforzare l’integrazione economica, garantire la sicurezza regionale e internazionale. L’Indo-Pacifico è emerso come perno concettuale attorno al quale costruire e migliorare il posizionamento di ASEAN e i suoi membri rispetto alle potenze vicine.

L’assenza del presidente americano Donald Trump è stato uno degli aspetti più significativi del Summit. Questo mostra ancora una volta un decisivo cambio di rotta nella presidenza di Trump rispetto all’approccio multilaterale e soprattutto al “Pivot to Asia” dell’amministrazione Obama. Visto il ruolo economico e di sicurezza svolto dagli USA nella regione, un minore interesse di Washington rispetto agli affari del sudest asiatico ha del potenziale per provocare riallineamenti significativi nella scacchiera geopolitica.

Il fallimento dell’RCEP

La finalizzazione degli accordi necessari all’avviamento di una partnership economica regionale comprensiva (Regional Comprehensive Economic Partnership o RCEP) spiccava come uno degli obiettivi principali da raggiungere durante questo Summit. Questo ambizioso accordo, le cui negoziazioni vennero aviate nel 2012, stabilisce una partnership economica tra le dieci nazioni ASEAN, Australia, Cina, Corea del Sud, Giappone, India e Nuova Zelanda. L’RCEP favorisce la circolazione di servizi, beni e investimento tra queste nazioni che, insieme, rappresentano il 30% del GDP globale.

Questo accordo economico ha degli importanti risvolti geopolitici. La Cina si è impegnata a promuovere questa maxi-partnership commerciale, significativa soprattutto dato il rallentamento dell’economia globale e le tensioni commerciali con gli USA. Sostenendo l’RCEP, la Cina si pone come promotrice della globalizzazione e della liberalizzazione commerciale. Questo è in contrasto con l’emergente protezionismo economico che caratterizza, tra gli altri, l’amministrazione Trump. L’RCEP ha quindi potenziale per solidificare l’area indopacifica, limitando ulteriormente il ruolo degli USA al suo interno.

La finalizzazione dell’accordo ha però subito una – più o meno attesa – battuta d’arresto da parte dell’India. Nuova Delhi, che sin dal principio delle negoziazioni è sempre stata cauta verso questa partnership, ha dichiarato durante il Summit di volersi ritirare dall’accordo. Confrontato con la prospettiva di liberalizzare il mercato indiano a competitori come Cina e Nuova Zelanda, il presidente indiano Narendra Modi non riteneva che gli interessi indiani fossero stati considerati nelle negoziazioni. Modi ha quindi richiesto che ulteriori negoziazioni venissero condotte per rendere l’RCEP più favorevole per Nuova Delhi.

ASEAN 2020, da Bangkok a Hanoi: obiettivi e prospettive durante la presidenza del Vietnam

Un focus regionale

Per ASEAN, il 2020 si è aperto con l’assunzione della presidenza dell’Associazione da parte del Vietnam. Nel discorso tenuto in occasione del cambio di presidenza, il primo ministro del Vietnam ha sottolineato come, sotto la guida di Hanoi, ASEAN si impegnerà ad aumentare la sua coesione ed efficienza operativa. L’obiettivo è di rafforzare l’integrazione regionale nel sudest asiatico per rispondere meglio alle sfide internazionali, identificate dal primo ministro in una maggiore competizione e crescente imprevedibilità della scena globale.

Nell’arco di soli tre mesi, si possono già vedere degli importanti sviluppi nell’approccio di ASEAN e i suoi stati membri. Da un punto di vista economico regionale, l’Associazione ha riaffermato il suo impegno nel far fronte alle instabilità internazionali. Consolidando il commercio regionale e supportare ulteriori negoziazioni per finalizzare l’RCEP sono state due azioni chiave. Da un punto di vista socioculturale, ASEAN sta collaborando con la Germania per creare un’“Identità ASEAN”. Questo sviluppo mostra l’impegno dell’Associazione nel rafforzare la sua immagine e coesione interna. La necessità di integrazione regionale è stata ribadita anche nel far fronte al cambiamento climatico e alle emergenze regionali che ne derivano. Con la collaborazione della Cina, l’Associazione sta infatti lavorando per migliorare strategie e politiche regionali per la gestione delle calamità naturali.

Un focus nazionale

Guardando agli Stati membri, il Vietnam sta diversificando e rafforzando le sue partnership internazionali. Lo scorso febbraio, Hanoi ha finalizzato un accordo di libero commercio e protezione degli investimenti con l’Unione Europea. In ottobre, il Vietnam aveva già firmato con l’Unione un accordo in materia di difesa e sicurezza. Questi sviluppi mostrano come il nuovo presidente ASEAN stia rafforzando la sua posizione internazionale e partecipazione a meccanismi multilaterali. Viste le delicate relazioni Vietnam-Cina, questo sviluppo rappresenta un tentativo di trovare partner alternativi a Pechino, per Hanoi e per la regione.

Un altro importante sviluppo dello scorso febbraio proviene dalle Filippine. Manila ha notificato Washington della sua intenzione di non rinnovare il Visiting Forces Agreement. Questo accordo, che permette alle forze americane di addestrarsi su suolo filippino, è un fattore importante per la presenza militare americana nel sudest asiatico. Il governo filippino ha preso questa decisione in risposta al visto negato dagli USA a Ronald de la Rosa, capo nazionale della polizia filippina accusato di violazioni di diritti umani durante la campagna antidroga lanciata dal presidente Duterte nel 2016. Questo sviluppo ha importanti ripercussioni per il ruolo degli USA come partner per la sicurezza nel sudest asiatico, soprattutto vista l’ascesa militare cinese e la disputa del Mar Cinese Meridionale.

ASEAN 2020: tra nuove e vecchie alleanze, priorità e aspirazioni

Alla fine dello scorso decennio, ASEAN si è confrontata con un progressivo abbandono del multilateralismo e un crescente protezionismo, soprattutto da parte di USA e India. Con Washington e Nuova Delhi  restii a maggiore integrazione, il concetto di Indopacifico è destinato a perdere centralità nella strategia ASEAN. Il 35esimo ASEAN Summit mostra un sudest asiatico i cui Paesi emergenti, per assicurarsi crescita economica e ruolo internazionale, sono portati ad avvicinarsi a Pechino. Questo comporta il rischio per i membri ASEAN di diventare ancora più dipendenti dalla Cina, da un punto di vista economico e politico.

In questo decennio, la priorità ASEAN è quella di rafforzare il blocco regionale, favorendo l’efficienza delle sue istituzioni, l’integrazione economica e socioculturale dei suoi membri. L’obiettivo è presentare un’ASEAN più coesa e vigorosa sulla scena internazionale. Guardando agli stati membri però, emerge un’immagine diversa. Alcune nazioni, come le Filippine, sono più portate a rispondere al ritiro degli USA allineandosi con la Cina. Altre, come il Vietnam, cercano supporto economico e strategico altrove. Il nuovo decennio sarà fondamentale per comprendere quanta coesione ed efficienza ASEAN sia in grado di offrire. Verrà messa alla prova la capacità dell’Associazione di creare un fronte economico e politico unito nel sudest asiatico, in grado di confrontarsi con una realtà internazionale sempre più incerta.

 

Fonti e approfondimenti

Archaya, A. (2018). ‘The Evolution and Limitations of ASEAN Identity‘.

ASEAN high-level stakeholders meet to improve regional disaster management policies & strategies

ASEAN launches 2020 Year of ASEAN Identity

Bertucci, S. (2019). ‘Stepping Up EU-ASEAN Security Cooperation: Signing of the EU-Vietnam Framework Participation Agreement‘; ‘A Snapshot of the 35th ASEAN Summit: Between American Ghosts, Chinese Tacticians and Indian Protectionists’.

Bertucci, S. (2020). ‘EU-Vietnam Free Trade and Investment Protection Agreements: Fairness, transparency and sustainability‘,

Cyrill, M. (2018). ‘The RCEP Trade Deal and Why Its Success Matters to China‘.

Keynote Speech on Viet Nam’s 2020 ASEAN Chairmanship.

Meeting suggests cooperation activities for ASEAN’s economic integration.

NBC News (2020). ‘Philippines notifies U.S. of intent to end major security pact‘.

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