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Il Ghana spedisce in carcere la comunità LGBTQIA+

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Immagine generata con supporto AI © Lo Spiegone CC BY-NC

Il Ghana ha approvato una legge che criminalizza le persone della comunità LGBTQIA+ e chi difende i loro diritti. La riforma prevede il carcere per chi viola le norme ed è stata approvata all’unanimità dopo tre anni di discussione. Tutti gli emendamenti sono stati respinti, compresi quelli in cui si proponevano servizi alla comunità al posto della prigione. 

Cosa prevede la legge

La discriminazione è diffusa nel Paese e le relazioni tra persone dello stesso sesso sono già illegali in Ghana, ma risponde a una norma di epoca coloniale che non è mai stata applicata. 

Con la nuova legge le cose potrebbero cambiare. I rapporti omosessuali potrebbero essere puniti con la reclusione da sei mesi a tre anni mentre coloro che sostengono i diritti LGBTQIA+ potrebbero essere soggetti a un regime più severo, con pene che vanno dai tre ai cinque anni di carcere.

Una flebile speranza

Prima che la norma produca i suoi effetti, però, manca ancora un passaggio che tiene accesa la speranza. La legge deve essere ratificata dal presidente Nana Akufo-Addo, che lascerà l’incarico a dicembre dopo due mandati. 

Anche se la norma è ampiamente sostenuta in Ghana, dove Akufo-Addo ha dichiarato che il matrimonio egualitario non sarà mai permesso finché sarà al potere, alcuni osservatori sono convinti che il leader africano non voglia rovinare la propria reputazione internazionale. Il tempo potrebbe essere un elemento a favore. 

Le critiche internazionali

Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Turk, ha condannato la legge chiedendo che questa non venga ratificata. Turk ha aggiunto che «la condotta consensuale tra persone dello stesso sesso non dovrebbe mai essere criminalizzata». 

Inoltre, egli ha avvertito sulla possibilità che misure del genere possano esporre le persone a crimini di odio. Per questo ha esortato il governo a «garantire che tutti possano vivere liberi da violenza, stigma e discriminazione, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere». 

Anche Washington si è espressa. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti si è detto «profondamente turbato» da questa legge che «minaccia le libertà di parola, di stampa e di riunione costituzionalmente protette di tutti i ghanesi». 

Diritti in Africa

La situazione dei diritti della comunità LGBTQIA+ in Africa è drammatica. Secondo l’ILGA (International Lesbian and Gay Association) attualmente circa 30 Paesi vietano l’omosessualità e Stati come Uganda, Mauritania e in parte anche la Nigeria puniscono le relazioni tra persone dello stesso sesso con la pena di morte. 

Al momento solo il Sudafrica consente il matrimonio egualitario, legalizzato dal 2006, mentre le relazioni tra persone dello stesso sesso sono state depenalizzate solo in pochi Paesi: Capo Verde, Gabon, Guinea-Bissau, Lesotho, Mozambico e Seychelles.

Fonti e approfondimenti 

Al Jazeera, “Ghana’s parliament passes anti-LGBTQ bill”, 28 febbraio 2024

Naadi, T., “Ghana passes bill making identifying as LGBTQ+ illegal”, BBC, 28 febbraio 2024

Ilga database. Same-Sex Marriage and Civil Unions

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