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La Spagna, tra Vox e Podemos, in vista delle europee

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In vista del voto del 9 giugno, in Spagna si parla di temi di politica interna. Sembrano mancare invece le tematiche di rilevanza europea come l’allargamento dell’Unione, la transizione energetica e digitale e l’autonomia geopolitica, militare e strategica del paese. 

L’estrema destra nella penisola iberica guarda con attenzione alle prossime elezioni. In una regione dove negli ultimi anni i Socialisti hanno trovato fortuna, le cose stanno cambiando.

La fortezza Europa di Vox

L’estrema destra di Vox, con i Conservatori e riformisti europei, Ecr al Parlamento europeo, e la destra tradizionale del Partito popolare si contendono il voto di protesta degli agricoltori, chiedono forti blocchi all’immigrazione e mostrano aggressività nei confronti della coalizione di governo.

Il partito di estrema destra ha deciso di rilanciare poi la festa dei patrioti a un mese dalle elezioni europee, invitando ospiti d’eccezione, tra cui il presidente argentino Xavier Milei. 

Il pacifismo di Irene Montero

Podemos (La sinistra), presenterà una sua lista propria, con a capo l’ ex ministra per l’uguaglianza Irene Montero. Montero cercherà di proporsi in difesa dei diritti umani e del pacifismo, contro l’idea della ‘‘fortezza Europa”, il bellicismo in aumento dopo l’invasione russa dell’Ucraina e il possibile disimpegno statunitense dalle questioni europee. 

Nel caso dei Popolari se le elezioni generali si fossero tenute ad aprile, si sarebbero imposti con cinque punti e mezzo di differenza rispetto ai socialisti, secondo il barometro di aprile di 40dB. per EL PAÍS e Cadena SER. Sarebbe stata la più lunga distanza tra le due formazioni registrata nel sondaggio mensile di entrambi i media dalle elezioni dello scorso luglio. 

Il PSOE di Ribera

Si chiama Teresa Ribera, la ministra della Transizione ecologica e candidata principale del Partito socialista spagnolo, il PSOE, alle prossime elezioni europee.

Tra i timori di Ribera c’è sicuramente quello della possibile alleanza tra il candidato del Partito popolare europeo (PPE) e l’attuale presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e le forze di estrema destra al Parlamento europeo. 

In Spagna sappiamo cosa significa pattare con l’estrema destra”, ha dichiarato e ha aggiunto “sappiamo cosa significa in termini di taglio dei diritti, delle libertà o in termini di taglio dei servizi pubblici per coloro che ne hanno più bisogno”.

I sondaggi 

Per quanto riguarda i sondaggi di oggi: sembrerebbe che potremmo aspettarci un pareggio tra Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) e Partito Popolare (PP) che otterrebbero rispettivamente il 19,3% e il 19,2% dei voti, almeno secondo un sondaggio del CIS.

Vox otterrebbe il 4,7% dei voti mentre Sumar sarebbe al quarto posto con il 2,9%. Podemos, con Irene Montero come capo della lista, avrebbe raggiunto il 2,3%.

Il sondaggio, con 3.750 interviste condotte tra il 9 e il 13 aprile rivelerebbe anche che il 31,8% degli intervistati non sa ancora per chi voterà. Il 4,7%, invece assicura che non eserciterà il suo diritto di voto.

Il sondaggio chiede anche quale sarebbe l’intenzione di voto se le elezioni fossero nazionali. In questo caso, il 24,6% assicura che voterebbe per il PP, mentre il 23% voterebbe per il PSOE . Vox sarebbe al terzo posto con il 7,3% dei voti, davanti a Sumar, che invece affonderebbe e otterrebbe il 4,8% del voto, seguito da Podemos, con il 2,2%.

 

Fonti e approfondimenti 

Hermida, X., “Encuesta de 40dB: El PP afianza su liderazgo frente al lento desgaste de los socialistas”, El Paìs, 8/04/2024

Alcaide, S., “Por qué llamamos ultra a Vox (y no a Podemos)”, El Paìs, 25/06/2023

Gil, A., “L’Europa è lontana dalle urne spagnole”, El Diario, 10/04/2024

 

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