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Cosa significa la visita di Putin in Cina

Una foto di Putin e Xi Jinping, durante un meeting tra Russia e Cina

@ Kremlin.ru - Wikimedia Commons - License CC BY 4.0

Il presidente russo Vladimir Putin arriverà in Cina il 16 maggio per una visita di due giorni nella quale incontrerà il leader comunista Xi Jinping. Si tratta del secondo incontro bilaterale tra i due dal marzo 2023, quando si promisero di approfondire la cooperazione politica ed economica. 

Putin e Xi, però, si sono riuniti anche a ottobre 2023, quando il leader russo volò dal Dragone per celebrare i 10 anni della Belt and Road iniziative. La prossima visita sarà la prima trasferta all’estero da quando Putin è stato eletto per la quinta volta presidente. Anche Xi aveva avuto come prima destinazione la Russia dopo la sua storica terza elezione del 2023.

Una simbologia che evidenzia il grado dei rapporti tra le due potenze, che si pongono l’obiettivo di rafforzare quella partnership “senza limiti” dichiarata poco prima che Mosca invadesse l’Ucraina. Putin e Xi parteciperanno a un evento che celebra i 75 anni del riconoscimento da parte dell’Unione sovietica della Repubblica popolare cinese, proclamata da Mao Zedong nel 1949.

 

Il quadro globale

La visita di Putin avrà luogo una settimana dopo che il presidente cinese ha visitato l’Europa per la prima volta dal 2019, fermandosi prima in Francia, poi in Serbia e Ungheria. Oltre a celebrare alcune ricorrenze, come i 60 anni delle relazioni diplomatiche tra Pechino e Parigi, il viaggio è servito anche per stringere i rapporti con le potenze dell’Europa balcanica in una possibile chiave anti-Nato. 

Non è casuale che, a Belgrado, il presidente cinese sia arrivato nell’anniversario del bombardamento della Nato sull’ambasciata cinese a Belgrado, la notte tra il 7 e l’8 maggio 1999. Europa e Stati Uniti sperano che Xi usi la sua influenza su Putin per mettere fine all’invasione russa dell’Ucraina. Ma al momento il leader comunista se ne è ben guardato. 

Nonostante ciò, la Cina ha finora evitato di fornire armi e munizioni per lo sforzo bellico del Cremlino. In un’intervista con l’agenzia di stampa cinese Xinhua, Putin ha sostenuto il piano di Pechino per una soluzione pacifica della crisi, affermando che il Dragone ha pienamente compreso ciò che c’è dietro. 

 

Affinità e divergenze tra Putin e Xi 

I due leader condividono una visione multipolare delle relazioni internazionali, soprattutto in chiave anti-statunitense, il che gli permetterebbe di operare secondo un insieme di regole diverse. Secondo alcuni analisti Russia e Cina concentreranno la narrazione dell’incontro sui fallimenti dell’Occidente. La visita di Putin a Pechino segnalerebbe che il Dragone non ha cambiato il modo di vedere i suoi rapporti bilaterali con il Cremlino. 

Ma non è scontato che lo Zar riesca a ottenere da Xi quello che chiede. Nello specifico un accordo per il gasdotto Power of Siberia 2 e ulteriore sostegno cinese per la guerra in Ucraina, soprattutto in termini di hardware. 

La visita di Putin segue di poche settimane quella di due alti funzionari statunitensi, il segretario al Tesoro Janet Yellen e il segretario di Stato Antony Blinken. Entrambi hanno fatto pressione affinché la Cina frenasse le esportazioni che sostengono la base industriale difensiva della Russia. 

 

I rapporti economici

Dal 24 febbraio 2022, quando la Russia ha invaso l’Ucraina, i rapporti economici tra i due Paesi si sono molto rafforzati, complice l’allontanamento dell’Europa dalle risorse energetiche di Mosca. 

Il Cremlino ha reindirizzato il petrolio verso Pechino a seguito del divieto di importazione dell’Ue, diventandone il principale fornitore. Le spedizioni di greggio verso la Cina sono aumentate di oltre il 24% nel 2023. Il commercio con Pechino assicura a Mosca un accesso continuo a macchinari, attrezzature e beni di consumo. In totale, secondo i dati doganali cinesi, il fatturato commerciale ha raggiunto la cifra record di 240 miliardi di dollari nel 2023. 

Gli Usa hanno recentemente sanzionato una serie di entità cinesi che hanno legami con Mosca e avrebbero nel mirino anche banche cinesi che starebbero aiutando lo sforzo bellico russo. Ma le società private cinesi si sono dimostrate disposte ad aumentare gli scambi con la Russia nonostante queste minacce. 

Le esportazioni cinesi verso  Mosca sono aumentate di circa il 46% su base annua raggiungendo i 111 miliardi di dollari nel 2023. E hanno continuato a crescere anche nel 2024, aumentando del 6% nel periodo gennaio-marzo. Il rapporto è bilaterale, la Russia ha beneficiato in modo sostanziale dello scambio con il Paese comunista. Le esportazioni verso la Cina sono aumentate dell’11% nel primo trimestre del 2024, dopo essere aumentate del 13% nel 2023 e del 43% nel 2022.

La pressione statunitense verso chi finanzia la Russia sta comunque crescendo. Il capo della Casa bianca, Joe Biden, ha annunciato nuove tariffe rigide su importazioni cinesi per un valore di 18 miliardi di dollari, per proteggere le industrie statunitensi dalla concorrenza sleale, e un ordine esecutivo emesso dall’Office of Foreign Assets Control (OFAC) nel dicembre del 2023 minaccia di imporre sanzioni alle istituzioni finanziarie straniere che facilitano il commercio con società e individui russi sanzionati. Secondo i media russi, la Zhejiang Chouzhou Commercial Bank è stata la prima banca a smettere di servire i clienti russi, seguita da due sistemi di pagamento, PingPong e Xtransfer.

 

Fonti e approfondimenti

Greg Torode e Guy Faulconbridge, Defying West, Russia’s Putin set to meet Xi Jinping in Beijing, Reuters, 15/05/2024

Henry Meyer, Putin Visits Xi as US Threatens China Sanctions Over Ties, Bloomberg, 15/05/2024

Michelle Ye Hee Lee, China and Russia to shore up ‘no limits’ partnership with Thursday meetup, Washington Post, 14/05/2024

Nuriya Kapralou, China set to host Putin as economic ties grow under Western pressure, Nikkei Asia, 15/05/2024

Sumathi Bala, Putin wants 3 things from Xi as he seeks to deepen Russia-China ties, analyst says, Cnbc, 15/05/2024

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