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Chi finanzia la campagna di Kamala Harris

Dopo il ritiro di Biden, la campagna di Kamala Harris ha avuto un forte exploit in termini di raccolta fondi. Ma chi finanzia Harris e la sua campagna? Proprio nelle ultime ore la campagna, fra piccole donazioni (small donors) e grandi contribuzioni, il comitato Harris for President ha superato il mezzo miliardo di dollari. 

Come procede la raccolta fondi di Harris

Negli ultimi giorni era stato sollevato il tema secondo cui Harris non potesse utilizzare i fondi già raccolti da Biden in precedenza. I repubblicani specialmente, Trump in testa, avevano minacciato il ricorso alla FEC. Ovvero il comitato elettorale federale che si occupa di monitorare la raccolta fondi dei candidati affinché tutte le procedure siano corrette.

Ma il fatto che le donazioni fossero destinate al ticket Biden-Harris ha reso possibile per la vicepresidente l’utilizzo di questi fondi. Fermo restando il fatto che, non essendo in quel momento ufficializzata alcuna nomina in attesa della convention, un candidato “ufficiale” ancora non era in campo. Solo se il candidato non avesse fatto più parte del precedente ticket, allora quei soldi sarebbero stati probabilmente inutilizzabili per il nuovo candidato. Un possibile ricorso alla FEC impiegherebbe in ogni caso molto tempo prima di essere preso in considerazione.

Negli ultimi giorni di campagna di Biden, molti donatori avevano minacciato di sospendere il flusso di denaro se il presidente non si fosse ritirato. Cosa che però è poi avvenuta. Ora il trend è nettamente cambiato e già nelle 24 ore successive all’annuncio di Biden, con l’endorsement verso Harris, più di 80 milioni sono entrati nelle casse democratiche. La campagna Harris afferma ora di aver raccolto 540 milioni di dollari, con un forte incremento arrivato durante la convention. 

Tutti i fondi di Harris sono stati raccolti dal comitato principale, Harris for President, dal Comitato Nazionale Democratico e dai comitati congiunti di raccolta fondi. Durante la settimana della convention, inoltre, ci sono state registrazioni per 200.000 nuovi turni di volontariato per aiutare la campagna.

Industriali e miliardari a sostegno di Harris

Fra i donatori, Harris può contare sull’appoggio di diversi leader di vari settori industriali e miliardari. Una normalità in una campagna per la presidenza degli Stati Uniti. E anche a Wall Street Harris sembra raccogliere consenso. Su tutti, il fondatore di Evercore Roger Altman, il co-fondatore di Centerview Partners Blair Effron e il co-fondatore di BlackRock (e presidente emerito di Evercore) Ralph Schlosstein. Ma anche i ben noti George e Alex Soros, spesso al centro di infondate teorie del complotto.

Harris appare popolare anche nel settore legale, da cui peraltro proviene in quanto ex procuratrice. Brad Karp, importante “raccoglitore” di fondi di Wall Street e presidente dello studio legale aziendale Paul Weiss con sede a New York, ha rapidamente appoggiato Harris, come fatto nel 2020. Tra i finanzieri che sostengono Harris ci sono i miliardari Jonathan Gray, presidente del gestore patrimoniale Blackstone, Marc Lasry della società di investimenti creditizi Avenue Capital Management, mentre i miliardari lontani da Wall Street che sostengono Harris includono il magnate dei media Barry Diller e il magnate delle costruzioni Bob Clark. 

Altre importanti figure del mondo finanziario dietro Harris includono l’amministratore delegato e presidente della banca Lazard Peter Orszag e Ray McGuire, il cofondatore della banca d’investimento tecnologica Evercore ISI Roger Altman e Robert Rubin, ex co-presidente di Goldman Sachs e segretario al Tesoro degli Stati Uniti durante l’amministrazione Clinton.

In ogni caso non è chiaro quali sarebbero le politiche di Harris nei confronti delle banche, data la sua scarsa storia su quest’argomento. Gli analisti credono che Trump sarebbe molto più amichevole con le società finanziarie. Il team di UBS guidato da Jonathan Golub ha identificato il settore come il gruppo che “dovrebbe beneficiare maggiormente di una vittoria di Trump”. Ciò è dovuto alla promessa di Trump di liberare Wall Street da “regolamenti onerosi”. 

Il supporto a Harris dalla Silicon Valley

Ma l’appoggio finanziario alla campagna Harris arriva anche dalla Silicon Valley, o quanto meno da una parte viste le anime di cui è composta. Un settore che in precedenza sembrava sostenere in gran parte Donald Trump, prima che Biden uscisse dalla corsa. Ora, un significativo segmento di leader e lavoratori del settore appoggiano invece Kamala Harris.

Nei giorni seguenti al ritiro di Biden, fino ai primi giorni di agosto, Harris ha raccolto più di 59 milioni di dollari da singole persone in tutto il Paese. Oltre il 20% di questi – 12,5 milioni di dollari – provenivano dalla California, stato d’origine della candidata dem. I dipendenti di Google e della sua società madre Alphabet hanno costituito i maggiori contributi tecnologici, donando circa 260.000 dollari, seguiti dai 170.000 provenienti dai dipendenti della Apple e gli 81.000 di Meta.

Spicca poi un nome importante, quello del co-fondatore di LinkedIn Reid Hoffman, il quale ha dato il suo appoggio a Harris donando attraverso un PAC più di 8.6 milioni di dollari. Ma anche il noto venture capitalist e filantropo Ron Conway, da sempre legato al settore tecnologico, si sta spendendo per Harris, cercando di reclutare personalità anche fra chi appoggia Trump.

Una fonte che ha familiarità con la spinta lobbistica di Conway, Hoffman e altri, stima che i loro sforzi da soli siano sulla buona strada per raccogliere oltre 100 milioni di dollari dai principali donatori dell’industria tecnologica. Per fare un esempio: Hoffman avrebbe convinto il CEO di Netflix Reed Hastings a sostenere Harris con una donazione di 7 milioni di dollari.

Come i fondi cambiano le campagne

Come detto, l’exploit di donazioni ha travolto questa campagna elettorale. Nel solo mese di luglio, la campagna di Harris ha raccolto 204,5 milioni di dollari, mentre la campagna Trump ne ha raccolti “solo” 47,5. Inoltre, i documenti della FEC fino al 21 agosto mostrano che i super PAC hanno speso circa 64,5 milioni di dollari a sostegno di Harris dall’inizio di luglio, mentre i PAC legati a Trump ne hanno spesi circa 38,9 nello stesso periodo.

Tuttavia, Trump al momento può contare su grandi finanziatori più ricchi di quelli della rivale. I primi 10 super PAC che sostengono Trump hanno raccolto collettivamente circa 305,6 milioni di dollari dall’inizio dell’anno, rispetto ai 199,2 milioni di dollari raccolti dai primi 10 che sostengono Harris. Ma il cambio di candidato tra le fila dem rende questo dato fra i due impari. Harris nelle prossime settimane potrebbe essere in grado di ridurre questo divario.

Avere più fondi da spendere rimane in ogni caso un importante indicatore dell’andamento della campagna. Più denaro nelle casse significa poter avere uno staff di qualità superiore e numericamente più ampio. Così come avere la possibilità di spendere maggiormente in annunci pubblicitari tv, sui social e sul territorio, negli Stati che più contano. Tuttavia il denaro non può garantire la vittoria da solo se non accompagnato da una buona strategia e tattica elettorale. E ora che il periodo estivo si avvia alla conclusione sarà logico osservare un aumento della presenza, attraverso tutti i canali possibili, e degli investimenti dei candidati negli Stati in bilico.

 

Fonti e approfondimenti

Allen, C., How Kamala Harris is winning back California tech donors, Politico, 25/08/2024

Durkee, A., Trump Vs. Harris Fundraising Race: Harris Raises $540 Million Since Biden Dropped Out, Campaign Says, Forbes, 25/08/2024

Learner, S., Rogers, A., Kamala Harris raised four times as much cash as Donald Trump in July, The Financial Times, 21/08/2024

Madhani, A., Associated Press, Kamala Harris has now raised $540 million since Joe Biden dropped out, Fortune, 25/08/2024

Nolan, B., Yip, J., These billionaires and business leaders are backing Kamala Harris, Business Insider, 24/07/2024

Rogers, A., Fontanella-Khan, J., Grimes, C., Leading Democratic donors swing behind Kamala Harris, The Financial Times, 22/07/2024

Saul, D., Kamala Harris And Wall Street: Here’s Who’s Backing Her This Time—Despite Fraught History, Forbes, 27/07/2024

Young, S., Can Kamala Harris access Biden campaign funds?, Harvard Law Today, 24/07/2024

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