Site icon Lo Spiegone

Riflettori accesi sull’Italia: al via il G7

ulivi italia g7

Con l’inizio del G7 in Puglia si accendono i riflettori del mondo sull’Italia. Dopo 7 anni infatti, la presidenza è toccata nuovamente al nostro Paese, così come il compito di fare gli onori di casa.

Il G7, oltre al Paese ospitante, comprende Stati Uniti, Giappone, Canada, Germania, Francia e Gran Bretagna. L’Unione europea partecipa a tutte le discussioni ed è rappresentata dai presidenti sia del Consiglio europeo che della Commissione europea.

Il Paese ospitante invita tradizionalmente inoltre ospiti esterni a partecipare ad alcune sessioni. Per la prima volta sarà così presente il papa, voluto dal governo italiano, ma anche i leader di Ucraina, India, Brasile, Argentina, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Kenya, Algeria, Tunisia e Mauritania. Presenti anche il ​​segretario generale delle Nazioni Unite e i vertici della Banca mondiale, del Fondo monetario internazionale, della Banca africana di sviluppo e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). 

Russia e Cina nel mirino

Tanti i temi che fanno parte dell’agenda, fra cui cambiamento climatico, l’Africa, le migrazioni, il Medio Oriente, la sicurezza economica e l’Ucraina. Proprio riguardo quest’ultima, molto importante e da seguire sarà la possibilità che i leader possano finalmente raggiungere un accordo nello sfruttare i profitti generati dalle attività russe congelate in Occidente e utilizzarli per l’Ucraina. 

L’intenzione sarebbe quella di fornire circa 50 miliardi di dollari in nuovi prestiti all’Ucraina utilizzando questi beni congelati. Il blocco occidentale avrebbe congelato circa 280 miliardi di asset finanziari russi, la cui maggior parte sono detenuti in Belgio, Francia e Germania. Ma da Bruxelles, anche negli ultimi mesi, non sono mancati scontri politici sul tema.

Da non tralasciare anche l’ipotesi di sanzionare altre entità, banche comprese, se ritenute “colpevoli” di sostenere in qualche modo l’economia e l’apparato militare russo.

Iniziativa quest’ultima progettata per avere un effetto dissuasivo sulla rete di stati nei Balcani, nel Medio Oriente e nell’Asia centrale che fungono da canali per le esportazioni occidentali che vengono poi rivendute alla Russia. Per fare un esempio: le esportazioni di automobili di produzione tedesca in Kirghizistan sono aumentate del 5.000% in un anno. 

Ma anche la discussione su come livellare in qualche modo la (sovra)capacità industriale cinese, esaminando la possibilità di imporre misure aggiuntive nei confronti di aziende cinesi fortemente sovvenzionate dal governo di Pechino. La Cina è anche accusata di sostenere la Russia nel suo impegno bellico. Tutte misure fortemente sostenute da Washington, con Biden che vorrebbe strappare agli alleati intenzioni chiare su questi temi.

La questione Gaza

Ma anche il fronte mediorientale sarà sotto la lente dei dialoghi diplomatici. Il prosieguo del conflitto fra Israele e Hamas è un grattacapo non da poco per il blocco occidentale, Stati Uniti in primis. Il continuo sostegno statunitense a Israele, nonostante pressioni e aspri confronti fra le parti e all’interno della politica statunitense, ha esposto Washington a critiche diffuse e accuse di ipocrisia, in particolare da parte dei paesi del Sud del mondo. Il bilancio delle vittime civili a Gaza non ha fatto che aumentare.

Paesi come la Colombia, il Messico e il Nicaragua hanno presentato istanza di adesione alla causa per genocidio del Sudafrica contro Israele presso la Corte Internazionale di giustizia, andando contro le posizioni di Israele e degli Stati Uniti. Colombia, Bolivia e Belize hanno interrotto i rapporti diplomatici con Israele e il Brasile ha ritirato il suo ambasciatore. 

Inoltre, gli organi di propaganda statale russa si sono impadroniti della narrazione dei doppi standard occidentali sulle vittime civili in Ucraina rispetto a Gaza, e molti analisti valutano che il conflitto a Gaza stia aiutando il messaggio del Cremlino verso il sud del mondo sull’ipocrisia occidentale. Tutti temi che i leader occidentali dovranno affrontare in questi tre giorni.

Questo G7 non si preannuncia quindi di semplice lettura dati i tanti dossier sul tavolo e raggiungere obiettivi chiari e condivisi non sarà semplice date le intricate partite diplomatiche. 

Fonti e approfondimento

Benson, E., Mouradian, C., Alvarez-Aragones, P., “Previewing the Italian G7 Presidency”, Center for Strategic and International Studies, 20/02/2024

Gramer, R., “Ramp Up New Pressure on Russia”, Foreign Policy, 10/06/2024

Reuters, “G7 Puglia summit: Participants, agenda and key issues explained”, 12/06/2024Wintour, P., “G7 leaders head to Italy for summit as Ukraine and Russia top the agenda”, The Guardian, 12/06/2024

Exit mobile version