PRAXIS: Partners with Sun, l’energia solare per preparare il pane e contrastare la crisi economica in Libano

Praxis
Copertina a cura di @side_book

Dal 2019 il Libano affronta una grave crisi politica ed economica, aggravata dal sovrapporsi di problematiche di varia natura, come l’aumento dei prezzi al consumo e del tasso di disoccupazione, che hanno peggiorato significativamente le condizioni di vita dei cittadini in tutto il Paese, dai grandi centri urbani ai piccoli villaggi di provincia. 

L’aumento generalizzato dei prezzi dei beni ha messo in ginocchio famiglie e piccole e medie imprese. Dopo decenni di corruzione, le banche del Paese hanno iniziato a imporre limiti sui prelievi e aumentato i tassi di interesse sui prestiti alle imprese. I piccoli imprenditori, di fronte a queste innumerevoli sfide, hanno iniziato a pensare a modi alternativi per rendersi indipendenti dalle importazioni dall’estero e dalle banche, trovando però un altro ostacolo: il prezzo dell’energia. Infatti, anni di crisi economica e politica hanno deteriorato la rete elettrica libanese, facendo aumentare vertiginosamente il prezzo dell’energia elettrica. Contemporaneamente, anche il prezzo di diesel e benzina ha raggiunto i massimi storici. 

È proprio in questo contesto che l’ingegnere Toufic Hamdan ha avuto un’idea rivoluzionaria nella sua semplicità: ha sviluppato e brevettato un forno alimentato a energia solare per produrre pane e dolci in una piccola panetteria, installando sul tetto dei pannelli solari che, ruotando, sfruttano la ricchezza più grande del Paese dei Cedri: la luce del sole.

Trecento giorni di sole all’anno 

In un video che si può trovare online si vede Toufic sul tetto di una panetteria con alle spalle una serie di pannelli solari argentati che si muovono ritmicamente mentre l’ingegnere spiega cosa lo ha portato a ideare il forno a energia solare che ha ridotto dell’80% i costi di produzione dell’attività nel piccolo villaggio di Remhala, a sud di Beirut.

In Libano si stima ci siano trecento giorni di sole all’anno, ma la maggior parte delle attività e delle abitazioni del Paese dipendono ancora dalle centrali elettriche, pesantemente colpite dalla crisi iniziata nel 2019. Come se non bastasse, nel 2021 le due centrali principali del Libano sono state chiuse a causa della scarsità di risorse e di manodopera, costringendo migliaia di famiglie a convivere con blackout continui, ricevendo a volte anche solo un’ora di energia elettrica al giorno.

Quando nel 2018 Toufic e il suo partner Hitaf Ghazal fallirono il primo tentativo di costruire il loro Forno Solare, le cose in Libano stavano peggiorando progressivamente. Dopo vari tentativi, mentre i manifestanti occupavano le piazze di tutto il Paese per protestare contro il governo di Saad Hariri e la crisi economica, finalmente nel 2022 Toufic e Hitaf riuscirono a realizzare il primo prototipo funzionante. Con questo furono in grado di far includere il loro Forno Solare tra i progetti sostenuti dallo UNDP Energy Innovation Hub, un network creato dall’agenzia delle Nazioni Unite per finanziare idee creative e sostenibili. 

Sostenibilità a trecentosessanta gradi

I pannelli solari utilizzati per alimentare il Forno Solare della Partners With Sun sono composti da grossi specchi argentati che, muovendosi leggermente, catturano i raggi solari per trasformarli in calore, che viene poi trasportato tramite un fluido di trasferimento fino al forno a convezione. Lo strumento riesce a raggiungere temperature di cottura molto elevate, tra i 300 e 400 gradi, non inferiore quindi a quelle che potrebbe raggiungere un qualsiasi forno a energia elettrica.

La panetteria riesce a produrre pane di tutti i tipi, dai panini al latte alle baguette francesi, e i titolari hanno potuto apprezzare dei miglioramenti anche in termini di efficienza e qualità della produzione. Insieme al taglio dei costi di circa l’80%, l’indipendenza dalla costosa energia elettrica e dal gas importato dall’estero a prezzi esorbitanti ha permesso ai titolari della piccola attività di ridurre i prezzi dei suoi prodotti, permettendo ai consumatori del villaggio di continuare a fare la spesa senza rinunce.

Entro il 2030, Toufic spera di riuscire a eliminare completamente l’uso di forni a gas in tutte le panetterie del Paese e di riuscire ad alimentare questo settore solo grazie all’energia solare. Insieme al suo gruppo di lavoro, sta sperimentando anche alternative adatte ad altri tipi di attività e per le abitazioni private. Quello che fino al 2010 sembrava impossibile, perché fino a quell’anno in Libano la produzione di energia solare era pari a zero, oggi appare come una soluzione concreta grazie ai sempre maggiori investimenti nel campo delle energie rinnovabili.

Un progetto per le persone e per l’ambiente

L’aggravarsi della crisi economica ed energetica in Libano ha aumentato la consapevolezza della necessità di soluzioni sostenibili e durature, che siano in grado di generare ricadute positive in più settori in difficoltà. Nonostante l’idea di Toufic non sia nata da una reazione all’emergenza climatica e al progressivo deterioramento della qualità dell’aria nelle città libanesi, ha finito per avere ricadute estremamente positive anche in quest’ambito. 

La forza di questo progetto sta proprio nella sua multidimensionalità: il Forno Solare dimostra che soluzioni sostenibili da un punto di vista ambientale possono effettivamente generare benefici economici e sociali, migliorando le condizioni di vita delle persone. 

In un Paese alle prese con una crisi economica e politica che non sembra trovare soluzione, nel quale la corruzione e l’assenza di una classe dirigente stabile hanno esacerbato insofferenza e disuguaglianze sociali. Idee come quella di Toufic possono dare speranza, perché permetterebbero alla popolazione di liberarsi dalla dipendenza dai costosi carburanti, scegliendo modi di produzione a basso impatto ambientale. 

 

Fonti e approfondimenti

Kahil, Nadin, “Solar-powered oven will bake your morning toastWired, 05/05/2021.

Partners With Sun, sito ufficiale. 

Zangoni, Guglielmo, “Il Libano al buio: panoramica sull’attuale crisi del settore energetico libanese, AMIStaDes, 20/01/2022. 

 

Editing a cura di Niki Figus

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