Lo scorso 11 settembre, la Governatrice generale del Canada Julie Payette ha ufficialmente sciolto la House of Commons, disponendo per il 21 ottobre le elezioni federali per il rinnovo della Camera dei comuni e, di conseguenza, l’elezione o la rielezione del premier. Un appuntamento fondamentale per capire quale sarà il futuro del Paese e se la figura di Justin Trudeau, al centro di un ciclone politico che lo ha colpito nei mesi scorsi, rappresenterà ancora un punto di riferimento per i progressisti di tutto il mondo.
Tralasciando i programmi, i sondaggi e le prospettive dei partiti che si scontreranno, quali sono la composizione politica canadese e il metodo di elezione del Parlamento? E come funziona il suo sistema elettorale, da sempre modellato sul sistema britannico?
Composizione politica
Fortemente influenzato dal modello britannico (fa infatti parte del Commonwealth), il Canada è uno Stato federale composto da dieci Province e tre Territori. Il capo dell’esecutivo è in maniera formale il Sovrano britannico, che esercita il proprio potere delegandolo ad un Governatore generale (o Viceré); tuttavia, in forza dell’ordinamento costituzionale, il governo è guidato dal leader del partito che ottiene più seggi alla Camera dei comuni.
Il leader del partito vincitore alle elezioni per la Camera dei comuni viene nominato primo ministro dal Governatore generale. Spetta poi al premier scegliere i ministri, che formano il cosiddetto Cabinet, equivalente del nostro Consiglio dei ministri, e dei quali può chiedere la revoca al Governatore generale. Il premier determina la politica del governo e ne è responsabile di fronte alla Camera, della quale può chiedere al Governatore lo scioglimento anticipato.
Ai sensi della sezione 51 del Constitution Act, il numero dei componenti della Camera è stabilito in base alla popolazione delle province, dato che viene aggiornato ogni 10 anni. In virtù del Fair Representation Act del 2011, la nuova Camera dei comuni è composta da 338 deputati: per rendere la distribuzione dei seggi maggiormente proporzionale alla popolazione del territorio, la legge ha attribuito 15 seggi in più all’Ontario, 6 in più sia alla British Columbia che all’Alberta e 3 in più al Québec, rispetto alle elezioni svoltesi nel 2011. I deputati vengono eletti a suffragio universale.
Per quanto riguarda il Senato la questione è ben diversa. La Camera alta, infatti, è composta di 105 senatori nominati dal Governatore generale, su proposta del primo ministro. Inoltre, a differenza dei deputati alla Camera dei comuni che restano in carica per 4 anni, i senatori restano in carica fino al compimento dei 75 anni di età.
Il procedimento legislativo
Nello svolgimento della funzione legislativa, il Parlamento canadese si conforma al modello del bicameralismo paritario: il Senato ha quindi, almeno formalmente, gli stessi poteri della Camera dei comuni. In via di prassi, tuttavia, il ruolo svolto dalla Camera alta è subordinato a quello dell’altro ramo.
Il consenso del Senato è infatti altrettanto necessario che quello della House of Commons per l’approvazione dei disegni di legge. Il dissenso della Camera alta può invece essere superato da una seconda approvazione della Camera bassa nel procedimento generale di revisione costituzionale – procedimento che richiede però anche il consenso delle assemblee legislative dei 2/3 delle Province, rappresentanti almeno il 50 per cento della popolazione canadese complessiva.
Tuttavia ben difficilmente il Senato esercita i suoi poteri legislativi in contrasto con la volontà della House of Commons, che gode di un’investitura popolare di cui il Senato è privo. Solo in rari casi quest’ultimo ha respinto un disegno di legge approvato dalla House, e ciò è avvenuto quando la Camera alta ha ritenuto che tale disegno di legge non fosse condiviso dalla maggioranza degli elettori.
Il sistema elettorale
Il sistema elettorale viene retto e diretto dalla Elections Canada, l’agenzia non partigiana responsabile per lo svolgimento delle elezioni in Canada, comprese le elezioni federali, le elezioni suppletive e i referendum. Tale agenzia è guidata dal Chief Electoral Officer, organo che ha il compito di informare la popolazione sul sistema di voto e sui diritti individuali degli elettori nel periodo delle votazioni. La rappresentanza alla Camera dei comuni si basa sui distretti elettorali o anche circoscrizioni.
Ciascuna circoscrizione elegge un membro della Camera dei comuni e il numero di esse viene stabilito dalla Costituzione. Tale numero limite è poi calcolato da delle commissioni indipendenti, le quali secondo le disposizioni costituzionali valutano l’incidenza del numero della popolazione e i collegamenti sociali ed economici con lo Stato. Tornando a ciò che abbiamo introdotto in precedenza riguardo l’aggiornamento decennale dei membri della Camera, queste commissioni vengono infatti rinnovate e ampliate ogni decade.
Il metodo elettorale è un sistema di tipo “first-past-the-post”, o più semplicemente è un sistema uninominale secco. La locuzione inglese indica infatti letteralmente “il primo oltre il palo”, il che può essere tranquillamente ridotto e banalizzato a un’espressione riassuntiva “il vincitore prende tutto”. Con un sistema come questo, in ciascun collegio uninominale ogni elettore può esprimere una sola preferenza. Viene eletto per quel collegio il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voti, senza nessun quorum minimo.
Qualsiasi numero di candidati può candidarsi alle elezioni in un distretto elettorale, ma ogni candidato può candidarsi in uno solo di essi, o da indipendente o sotto la bandiera di un partito politico. Ciascuna parte può sostenere un solo candidato per circoscrizione. Per quanto riguarda il diritto di voto, tutti i cittadini maggiorenni hanno diritto a esprimere la loro preferenza e l’obbligo di registrazione per accedere al seggio. Gli elettori che non sono in grado di recarsi alle urne nel giorno prescritto possono votare alle elezioni anticipate. Una votazione speciale per posta è disponibile per i canadesi che sono lontani dalle loro circoscrizioni, in viaggio o temporaneamente residenti all’estero. In casi speciali, gli elettori con disabilità possono votare a casa, in presenza di un funzionario elettorale. I seggi mobili servono poi per gli elettori che vivono in determinate condizioni, come per le persone che vivono in case di cura o che hanno disabilità.
Fonti e approfondimenti
Senato della Repubblica, Leg. XVII – Dossier n. 118
Giulia Caravale, Le elezioni della House of Commons canadese del 19 ottobre 2015: un ritorno al passato, Federalismi.it, 4 novembre 2015
Marco Olivetti, Il dibattito sulla riforma elettorale e sulle elezioni a data fissa in Canada, Amministrazione in Cammino