Julian Assange non sarà estradato negli USA. Per ora.

Assange
Immagine generata con supporto AI © Lo Spiegone CC BY-NC

Julian Assange, giornalista australiano e fondatore di WikiLeaks, non verrà estradato. Almeno per ora. 

Gli è stato infatti concesso l’appello dall’Alta Corte di Londra, che stamattina ha accolto parzialmente l’ultimo appello del giornalista 52enne per evitare il trasferimento negli Stati Uniti d’America. 

I giudici hanno stabilito infatti che gli Usa avranno tre settimane per fornire garanzie tali che Assange, in caso di estradizione, potrà godere del Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti (che tutela la libertà di espressione). Quindi, che non sarà pregiudicato durante il processo, in ragione della sua nazionalità, e che gli saranno concesse le stesse protezioni di un cittadino Usa previste dal Primo Emendamento. 

L’Alta Corte ha chiesto poi che, in caso di condanna, la pena non si trasformi in una condanna a morte.

Perché Assange è detenuto

Il giornalista è detenuto nella prigione di Belmarsh, a Londra, da quasi cinque anni. É accusato dagli Stati Uniti di aver diffuso, a partire dal 2010, tramite Wikileaks, documenti top secret del Pentagono e del dipartimento di Stato contenenti evidenze di crimini di guerra commessi nei conflitti internazionali, in particolare in Afghanistan e Iraq, dagli Stati Uniti e da altri Stati. 

Se Assange verrà estradato negli USA, rischierà una condanna a 175 anni da scontare nel carcere più estremo: l’ADX Florence, in Colorado. 

L’ulteriore possibilità

L’istanza della difesa sull’appello, respinta in primo grado, è stata oggi accolta. Il giornalista ha quindi un’ulteriore possibilità per evitare di essere consegnato alle autorità giudiziarie statunitensi. Il caso verrà aggiornato il 20 maggio

I documenti pubblicati da Assange e Wikileaks sono probabilmente l’unica fonte pubblica che permette di ricostruire i crimini di guerra avvenuti in Iraq e Afghanistan tra il 2004 e il 2009. 

 

Fonti e approfondimenti

Siddique H, Julian Assange wins temporary reprieve in case against extradition to US, The Guardian, 26 marzo 2024

Royal Courts of Justice, Assange v USA Judgment, 26 marzo 2024

Rongaroli, F, “L’arresto di Julian Assange nel quadro della trasformazione politica dell’Ecuador“, Lo Spiegone, 9 maggio 2019

Betrò F, Il giorno del giudizio per Julian AssangeLo Spiegone, 20 febbraio 2024