Le elezioni per il Senato in Georgia: Warnock contro Loeffler

Senato
United States Senate and Congress, Office of Senator Michael Bennet - Wikimedia Commons - Public Domain

A pochi giorni all’insediamento di Joe Biden nella Casa Bianca, sono molte le questioni ancora irrisolte e le domande sulla sua futura amministrazione. Non sarebbe una novità per la storia statunitense che un candidato, forte di un progetto particolarmente visionario, una volta eletto non riuscisse ad attuarlo, come nel caso di JFK o in quello di Barack Obama. Questo perché, come accadde a Obama nel suo secondo mandato, anche il neo-eletto Presidente corre il rischio di arrivare allo Studio Ovale senza che i democratici abbiano il controllo del Congresso. Nonostante la vittoria conseguita su Trump infatti, il Partito democratico non ha ancora ottenuto la maggioranza in Senato; per riuscirci, dovrebbe vincere entrambi i seggi della Georgia, dove nessuno dei candidati è riuscito a superare la soglia del 50% dei voti, spostando la decisione al 5 gennaio.

Sconfitte epocali

La Georgia, come il resto del sud statunitense, ha una lunga tradizione conservatrice alle spalle e tutte le cariche più importanti dello Stato sono saldamente nelle mani dei repubblicani. Ciononostante, quando nelle prime ore del conteggio delle schede giunte via posta, successivamente l’Election Day, anche la Georgia si è aggiunta al novero degli Stati in bilico, in pochi se ne sono sorpresi.

Qui da molto tempo i democratici sono impegnati in investimenti a lungo termine nella base elettorale locale volti ad abbattere il dominio repubblicano, e la vittoria di Biden è solo l’ultimo di una serie di importanti risultati impossibili da prevedere appena dieci anni fa. Tra questi, i più significativi ed esemplificativi sono senza dubbio la sconfitta di stretta misura da parte di Jon Ossof, oggi candidato contro il senatore uscente David Perdue, nel 2017, e quella di Stacey Abrams contro l’attuale governatore della Georgia Brian Kemp, in una tornata elettorale del 2018 molto contestata.

In quella occasione Abrams perse la corsa per poco più di 50mila voti. Nonostante la sconfitta, su cui aleggiano tutt’oggi i sospetti di un’intensa attività da parte dei repubblicani per escludere un gran numero di cittadini dal voto e di altre presunte irregolarità, il risultato ha segnato un punto di svolta. Ha dato ai democratici la sensazione di essere sulla strada giusta in Georgia, il segnale che di lì a poco sarebbero riusciti a impossessi di uno Stato chiave per battere Trump nelle vicine presidenziali.

Un viaggio tranquillo

Ma le presidenziali non sono tutto. A breve si terranno i ballottaggi per i due seggi in gioco al Senato, quello attualmente detenuto dal sopracitato Perdue e un altro in mano a Kelly Loeffler, importante imprenditrice repubblicana di cinquant’anni, cui è stato affidato dal governatore Kemp il ruolo di senatrice ad interim in sostituzione di Johnny Isakson, dimessosi a cavallo del nuovo decennio per gravi motivi di salute. Allo scopo di mantenere il controllo del seggio vacante, che garantirebbe loro il controllo del Senato, i repubblicani devono però vincere le elezioni, impresa rivelatasi poi non così facile.

Il principale ostacolo al conseguimento di questo obiettivo sarà il candidato democratico Raphael Warnock, pastore cinquantunenne della chiesa battista di Ebenezer ad Atlanta, ruolo che Martin Luther King stesso svolse dal 1960 fino al giorno del suo assassinio otto anni più tardi. Questo, secondo gli analisti, lo avvantaggerebbe in uno Stato come la Georgia, in cui la chiesa di Ebenezer ha un forte valore simbolico e dove negli ultimi vent’anni si è realizzato un sensibile cambiamento demografico che ha portato le minoranze – afroamericani, ispanici, latinx, asiatici e nativi – a costituire circa il 48% della popolazione totale.

Altri fanno notare, invece, come per un membro del clero potrebbe essere complesso destreggiarsi tra il progressismo del mondo democratico e il conservatorismo tipico degli ambienti ecclesiastici. Questo aspetto è ancora più calzante per Warnock, il quale ha più volte sostenuto l’importanza dell’espansione dell’Obamacare e della fine della mass incarceration, ha dichiarato di essere pro-aborto e contro le prigioni private, delineando un programma più vicino all’ala sinistra del partito che al liberalismo dell’era Obama. E se, da un lato, in questo modo è riuscito a raccogliere importanti endorsement del calibro di Bernie Sanders, Elizabeth Warren e Stacey Abrams, d’altro canto ha sollevato alcune perplessità di natura etica. Gran parte dei dubbi gravitano intorno alla sua futura condotta da senatore; se verrà eletto, non è chiaro come farà il candidato ad agire senza scontentare i protestanti che lo sostengono, interessati al mantenimento dei benefici ecclesiastici come la tassazione agevolata a essi riservata, pur rimanendo coerente con un programma democratico progressista particolarmente critico verso le disparità insite nella società statunitense.

Insomma, Warnock presta il fianco a critiche invitanti per qualsiasi avversario. Eppure il reverendo ha condotto negli scorsi mesi una campagna elettorale priva di scossoni, durante la quale ha dovuto rispondere ad attacchi di poco conto, cosa che ha fatto con ironia attraverso messaggi elettorali ben congegnati. Fino alle elezioni di Novembre infatti, dalle quali è risultato il favorito con il 32,9% dei voti, nello schieramento opposto si consumava una lotta intestina che per poco non ha scalzato la senatrice in carica dalla corsa, lasciando ai repubblicani poco spazio per dedicarsi a insidiare il reverendo.

Una candidata in difficoltà

Con la scelta di Kelly Loeffler come senatrice temporanea al posto di Isakson, il governatore Kemp credeva di riuscire a ricucire lo scollamento rilevato con le midterm del 2018 fra il Partito e una porzione dell’elettorato, soprattutto con le donne bianche dei sobborghi di Atlanta; speranza condivisa da molti altri nell’establishment repubblicana. Outsider della politica, con un lungo passato da imprenditrice di successo al fianco del marito Jeffrey Sprecher – CEO della società finanziaria InterContinental Exchange (ICE) – e proprietaria di una squadra di pallacanestro femminile della WNBA, per Loeffler non sarebbe dovuto essere difficile mantenere il titolo, almeno fino a quando non ha fatto il suo ingresso nella corsa un altro repubblicano: il deputato Doug Collins.

Collins, uomo carismatico dotato di grande eloquenza, a differenza della collega aveva dalla propria un trascorso politico che lo rendeva maggiormente riconoscibile presso gli elettori, oltre a essere stato tra le persone più papabili per prendere temporaneamente il posto di Isakson, prima che il compito fosse affidato a Loeffler. Da quel momento la corsa si è fatta infuocata, con i due pretendenti repubblicani che si lanciavano feroci accuse senza temere di affondare nella sfera personale. Collins, forte di un discorso molto accorato in difesa di Trump e contro l’impeachment, ha potuto attaccare da una posizione sicura la senatrice ad interim per via della sua passata vicinanza a Mitt Romney, il primo e più importante membro del senato a votare per la messa in stato d’accusa del Presidente all’inizio del 2020.

Loffler da parte sua, consapevole degli aspetti del proprio passato più sensibili alle stoccate avversarie, in breve tempo è diventata una fra i senatori maggiormente allineati al Presidente uscente Donald Trump. Oltre a sposarne le posizioni, anche le più sconclusionate ed estreme riguardo l’epidemia di Covid-19 e le elezioni presidenziali, Loeffler ha avuto contatti con persone legate al movimento cospirazionista QAnon e ha destinato parte del proprio onorario presso associazioni anti-aborto e anti-LGBTQ+ in passato molto criticate. Si è inoltre espressa fortemente contraria al movimento Black Lives Matter, suscitando la reazione indignata delle giocatrici della squadra di pallacanestro di cui è proprietaria, le quali hanno indossato in segno di protesta delle t-shirt con la scritta Vote Warnock a caratteri cubitali sul petto.

Risultati incerti

Nonostante le difficoltà, alla fine Loeffler è riuscita a ottenere più voti di Collins, posizionandosi seconda alle spalle di Warnock e ottenendo la possibilità di sfidarlo nel turno conclusivo, che si disputerà fra pochi giorni. Ad oggi il risultato finale è difficile da prevedere però. Nel primo turno è stato confermato anche in Georgia il definitivo spostamento dei sobborghi verso lo schieramento democratico ma, visto il numero di consensi riportati dai due candidati repubblicani messi insieme, decisamente superiore a quelli raccolti dal reverendo, se i voti ottenuti da Collins fossero questa volta interamente convogliati presso Loeffler, i repubblicani avrebbero la vittoria assicurata.

Ad aumentare i dubbi, i fondi a disposizione per la corsa della senatrice temporanea, sebbene Loeffler sia secondo Forbes la persona più facoltosa seduta attualmente in Parlamento, non superano di molto quelli racimolati dall’avversario. Senza contare che la candidata non è ancora riuscita a sgravarsi di tutte le ombre che aleggiano su di lei, a partire dai sospetti di conflitto d’interessi legati all’attività di lobbying dell’azienda finanziaria di proprietà del marito.

Qualunque sarà il risultato, si sta giocando una partita fondamentale sia per uno schieramento che per l’altro. Senza entrambi i seggi della Georgia, i democratici saranno fortemente ostacolati, mentre ai repubblicani è sufficiente conquistarne anche uno solo per limitare l’azione del neo-Presidente. Per riuscire ad attuare tutte le ambiziose proposte messe in campo durante la campagna elettorale, una fra tutte il piano da 2mila miliardi contro il cambiamento climatico, nel Paese che è tuttora il secondo più inquinante del mondo, Biden non può permettersi una sconfitta.

 

 

Fonti e approfondimenti

Maya King, Republicans paint Raphael Warnock as a religious radical, Politico 19/11/2020.

Nicholas Fandos, Democrat Warnock Leads Loeffler as Georgia Senate Race Heads to Runoff, Nyt 03/11/2020.

Richard Fausset, Citing ‘Soul of Our Democracy,’ Pastor of Dr. King’s Church Enters Senate Race, Nyt 30/01/2020.

Richard Fausset, Georgia, Once Reliably Red, Is Suddenly a Battleground. What Happened?, Nyt 26/10/2020.

 Richad Fausset, How Kelly Loeffler Went From Atlanta Elite to Trump Loyalist, Nyt 05/10/2020.

 

 

Editing a cura di Federica Affinita

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