Tra le date di storia che vanno ricordate rientrano sicuramente quelle legate alle elezioni di cariche importanti, per l’importanza che tali momenti rivestono nel contesto delle democrazie rappresentative. Tra queste, le elezioni dei presidenti della Repubblica assumono di sicuro un ruolo centrale che scandisce i periodi storici e il susseguirsi degli avvenimenti politici. L’elezione di François Mitterrand come presidente della Repubblica nel 1981, di cui quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario, ha segnato una tappa importante per la storia francese.
Chi era Mitterrand
François Maurice Adrien Marie Mitterrand nacque a Jarnac, un piccolo paese nella regione Nuova Aquitania, il 26 ottobre 1916. Quinto di otto tra figlie e figli, François trascorse molto tempo con i nonni materni a Toutvent, in un ambiente conservatore e cattolico.
Durante la Seconda guerra mondiale lavorò per il governo di Vichy, il nuovo regime che si venne a creare per governare il sud della Francia dopo l’invasione tedesca. Tale struttura era, infatti, strettamente legata ai tedeschi, sebbene fosse dichiarata indipendente. Dopo questa esperienza entrò nella Resistenza francese, che si opponeva all’occupazione tedesca e al governo di Vichy.
La sua lunga carriera politica iniziò nel 1946, quando viene eletto deputato e lo rimase fino al 1958. Dal 1959 al 1962, venne eletto senatore, mentre dal 1962 al 1981 fu di nuovo deputato. Nell’arco di questi decenni, fu undici volte ministro: prima per gli Ex combattenti e le vittime di guerra nei governi Ramadier e Schuman dal 1947 al 1948, poi ministro con delega al Consiglio d’Europa del governo Laniel dal 1952 al 1953, in seguito ministro dell’Interno del governo Mendès dal 1954 al 1955 e, infine, ministro della Giustizia con il governo Guy Mollet.
Nel 1958, si oppose fermamente alla nuova Costituzione voluta da Charles De Gaulle per modificare l’assetto istituzionale e instaurare la Quinta Repubblica. Il momento storico in questione era particolare: la Francia si trovava ad affrontare la lotta per l’indipendenza in Algeria che aveva provocato instabilità e ingovernabilità nel Paese. Per questo motivo, l’allora presidente della Repubblica René Coty attribuì a De Gaulle l’incarico di formare un nuovo governo. Tra le condizioni poste dal generale vi era proprio la possibilità di avviare un processo di riforma costituzionale con l’obiettivo di rafforzare l’esecutivo. Approvata con referendum popolare il 28 settembre 1958, la nuova Costituzione venne promulgata il 4 ottobre.
Dal 1959 al 1964, si ritrovò “senza partito”: gli venne, infatti, rifiutata la tessera del partito socialista autonomo nato in opposizione al partito socialista guidato allora da Guy Mollet, dal quale aveva voluto prendere le distanze.
Mitterand ebbe il merito di trovare una certa unione all’interno della sinistra francese, che lo candidò alla presidenza della Repubblica nel 1974, quando sfidò e fu sconfitto al ballottaggio da Valéry Giscard D’Estaing, nonostante avesse ottenuto più voti al primo turno. Momento centrale della carriera politica di Mitterrand fu, però, la sua elezione come presidente della Repubblica nel 1981. Con tale elezione si distinse per essere il primo socialista presidente nella Quinta Repubblica, battendo con il 51,8% dei voti il presidente uscente Valéry Giscard d’Estaing. Venne confermato per un secondo mandato nel 1988 rimanendo in carica fino al 1995, per un totale di quattordici anni.
Morì nel 1996 per un tumore alla prostata taciuto per anni.
L’epoca di Mitterrand
Il primo settennato della presidenza Mitterrand durò dal 1981 al 1988. Fu un mandato segnato da eventi importanti in Francia e in Europa, molti dei quali furono proprio iniziative portate avanti dal presidente. Per quanto riguarda la politica interna, nel 1981 in Francia venne abolita la pena di morte e risale sempre a quegli anni anche la prima legge di decentramento messa a punto da Gaston Defferre, all’epoca ministro dell’Interno e del Decentramento, con la quale si volle dare maggior potere alle autorità locali. In questi anni, Mitterrand portò avanti un’alleanza con il Partito comunista francese, principalmente per aver accesso diretto ai sindacati operai. C’era ancora la Guerra fredda, e per questo tale alleanza venne criticata dagli USA, ma vista invece come modello da esponenti politici italiani.
Durante questo primo mandato, si verificò il primo caso di coabitazione, perché nel 1986 Mitterrand nominò Jacques Chirac Primo ministro. Nel sistema semi-presidenziale francese, la coabitazione si verifica quando il presidente della Repubblica e il Primo ministro non appartengono allo stesso schieramento politico. Risale, invece, al 1982 la formulazione della Dottrina Mitterrand, secondo la quale si offriva asilo politico ai terroristi di altri Paesi e non si concedeva, quindi, l’estradizione a patto che abbandonassero la strada armata percorsa fino ad allora. Tale dottrina è stata, però, messa in discussione ad aprile 2021, quando in Francia è stato autorizzato l’arresto di sette persone tra ex terroristi ed estremisti politici condannati in Italia negli anni di piombo.
Negli stessi anni, era in fermento anche la politica europea, che vedeva la comunità europea allargarsi con l’ingresso della Grecia nel 1981 e di Portogallo e Spagna nel 1986, accelerazione sostenuta da Mitterand nel suo programma di candidatura descritto nelle “Centodieci tesi”. Dopo le elezioni europee del 1984, nel 1986, venne firmato l’Atto unico europeo, prima grande modifica ai Trattati di Roma che avevano costituito la Comunità economica europea.
Nel 1988, Mitterrand venne rieletto con il 54% dei voti per un secondo mandato. L’inizio della nuova presidenza venne caratterizzato dalla caduta del muro di Berlino nel novembre 1989, evento che portò alla riunificazione della Germania Est e Ovest. Si trattò di un evento centrale alla soglia dell’ultimo decennio del Novecento che influì anche sul processo di integrazione europea. Mitterand ebbe un ruolo importante nella riunificazione tedesca, in particolare per ciò che riguardava l’aspetto economico. Concepiva infatti l’adesione della Germania unita alla moneta unica europea come un modo per legare il Paese riunificato alle dinamiche dell’economia europea. Proprio nell’ambito europeo, risalgono al 1990 gli accordi di Schengen e al 1992 la firma del Trattato di Maastricht, che tra le altre novità introdotte diede i natali all’Unione europea. Per quanto riguarda la politica interna occorre, invece, ricordare che sotto la presidenza Mitterrand la Francia ebbe la sua prima, e finora unica, Prima ministra, Édith Cresson, che rimase in carica per soli 10 mesi tra maggio 1991 e aprile 1992.
Nelle elezioni del 1995, Mitterrand affrontò Jacques Chirac, che venne eletto il 7 maggio presidente della Repubblica. Con l’inizio della nuova presidenza, il 17 maggio, terminò l’epoca di Mitterrand.
François Mitterrand rappresenta di sicuro una delle principali personalità della storia politica francese. Si è trattato del primo presidente della Repubblica socialista e di una personalità che ha attraversato diversi decenni della storia francese, influenzandola e modificandone aspetti cruciali. La sua elezione viene ricordata come un momento fondamentale della Quinta Repubblica, ma la sua carriera politica ha avuto un grande impatto anche sull’accelerazione del percorso di integrazione europea in costruzione.
Fonti e approfondimenti
Passato e Presente, François Mitterand, Rai.
Institut François Mitterrand, François Mitterrand – Sa vie.
Maselli Francesco., Dottrina Macron – Perché la Francia ha arrestato sette italiani condannati per delitti politici, linkiesta.it, 28/04/2021.
Roggia Giovanni, François Mitterrand, architetto della Grande Europa, 24/04/2020 [trad. da Musitelli J., François Mitterrand – architecte de la Grande Europe, 06/02/2012, Revue internationale et stratégique].
Treccani, Mitterrand, François- Maurice- Marie.
Editing a cura di Carolina Venco
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