I volti delle donne d’Africa: i matrimoni precoci

Il volto tratteggiato di una donna, composto con i contorni dei confini dei Paesi dell'Africa
Foto di Armando D'Amaro - Lo Spiegone

Il matrimonio precoce è una questione globale che attraversa Paesi, culture e religioni. Secondo l’UNICEF, il matrimonio precoce è qualsiasi unione formale o informale tra bambini al di sotto dei diciotto anni o tra un adulto e una bambina o un bambino

Nel mondo, nel corso del 2020, 14,2 milioni di bambine e ragazze si sono sposate al di sotto dei diciotto anni, di esse, una su tre abitava in Africa subsahariana. Considerando la crescita demografica delle aree attualmente maggiormente interessate dal fenomeno, il dato rischia di aumentare a 15,1 milioni di ragazze all’anno tra il 2021 e il 2030. Attualmente, nel mondo vivono 650 milioni di donne che si sono sposate da bambine o ragazze e bambine che hanno affrontato il matrimonio precoce. 

Matrimoni precoci: dati e statistiche per capire il fenomeno

Il matrimonio precoce è un problema mondiale, anche se si concentra in particolare nei Paesi in via di sviluppo – soprattutto in Asia meridionale e Africa subsahariana. In Asia meridionale, nonostante ancora oggi il 30% delle bambine e ragazze si sposi al di sotto dei diciotto anni, negli ultimi dieci anni l’incidenza si è ridotta di un terzo. 

I progressi sono più lenti nell’Africa subsahariana. Infatti, il calo degli anni recenti è stato minore (si è passati dal 43% delle ragazze tra venti e ventiquattro anni sul totale che, nel 2010, aveva contratto il matrimonio precoce al 38% del 2020) anche a causa dell’elevata crescita della popolazione africana, cosa che significa che un numero crescente di ragazze sarà a rischio di matrimonio precoce nei prossimi anni. 

In termini assoluti, l’India da sola rappresenta un terzo del totale mondiale, con oltre quindici milioni di donne e ragazze che si sono sposate da bambine, ma, in termini percentuali, il Niger, nell’Africa subsahariana, ha il più alto tasso di matrimoni precoci a livello globale. Secondo i dati pubblicati nel 2020 dall’UNICEF, circa il 76% delle ragazze si sposa prima dei diciotto anni e il 28% prima dei quindici. 

Anche in altri Paesi dell’area, come Mali e Ciad, più del 50% delle ragazze si è sposato prima dei diciotto anni. I valori sono alti anche in Guinea, Nigeria, Sierra Leone e Burkina Faso, dove più del 40% delle ragazze si è sposata a meno di diciotto anni e più del 10% a meno di quindici. Nel complesso, l’Africa occidentale e centrale presentano i valori più elevati nel continente, con il 41% delle ragazze tra i venti e i ventiquattro anni che si è spostato prima dei diciotto. 

Perché il matrimonio precoce?

Diversi fattori promuovono il matrimonio precoce: tra di essi ci sono gli incentivi a far sposare giovani donne per ridurre l’onere economico sulle famiglie svantaggiate. Inoltre, la volontà di rafforzare i legami sociali e la convinzione di alcuni genitori di poter migliorare il proprio status sociale facendo sposare le figlie con una famiglia benestante, sono altri fattori che promuovono il matrimonio precoce. 

Il livello di istruzione, lo stato patrimoniale e  il luogo di residenza delle donne sono associati a questo fenomeno. Infatti, secondo lo studio di Koshi, Clark e Nandi, basato sui dati del DHS, la pratica del matrimonio precoce è più diffusa tra le giovani donne che vivono in famiglie svantaggiate, in contesti rurali, che non hanno istruzione scolastica, dispongono di un reddito basso e non hanno accesso all’informazione poiché non hanno la possibilità di leggere i giornali, ascoltare la radio e guardare la televisione.

Inoltre, le norme sociali che considerano normale il matrimonio in giovane età, le relazioni sessuali prematrimoniali e la gravidanza non pianificata, sono stati identificati come fattori che promuovono questo fenomeno. 

Conseguenze del matrimonio precoce in Africa

Il matrimonio precoce è stato associato a una maggiore incidenza di cattive condizioni di salute. Le spose bambine, infatti, sono costrette a impegnarsi in relazioni coniugali senza avere un’adeguata conoscenza della vita sessuale e riproduttiva, a occuparsi di faccende domestiche e ad assumersi responsabilità adulte per le quali non sono realmente preparate.

Le spose bambine sono, inoltre, più facilmente soggette alla violenza domestica e hanno meno probabilità di partecipare al processo decisionale familiare a causa dell’immaturità e dello status socioeconomico inferiore.

Inoltre, si trovano a dover crescere bambini mentre sono ancora loro stesse bambine. Molte ricerche, infatti, indicano che i matrimoni precoci sono associati a un’elevata frequenza di gravidanze adolescenziali. Esse sono caratterizzate da problemi durante e successivamente la gravidanza e il parto e che interessano sia il nascituro che la madre, come morte in utero, aborto spontaneo, nascite premature, problemi di crescita, carenze nutrizionali e cattive condizioni di salute. Inoltre, le complicazioni durante la gravidanza e il parto sono determinanti importanti della mortalità tra le giovani donne nei Paesi a basso e medio reddito. Nel caso dell’Africa subsahariana, le complicazioni sono dovute alla povertà e alle strutture sanitarie scarse o inadeguate (sia prenatali che postnatali) e il rischio di mortalità è accentuate dalla giovane età.

Secondo l’ONU, nel 2019, il tasso più alto di gravidanze in età adolescenziale nel mondo – 105 ogni 1.000 ragazze di età compresa tra i quindici e i diciannove anni – era in Africa sub-sahariana. La più alta incidenza di nascite tra le ragazze di questa fascia d’età era in Niger, Mali, Angola, Guinea e Mozambico

Le politiche dei Paesi

Gli accordi internazionali per proteggere i diritti delle giovani donne ed evitare il matrimonio precoce comprendono la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia (CRC) del 1989 e la Carta africana sui diritti e il benessere dell’infanzia (ACRWC) del 1990. L’articolo 16, paragrafo 2, della Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) afferma che: Le donne dovrebbero avere lo stesso diritto degli uomini di scegliere liberamente un coniuge e di contrarre matrimonio solo con il loro libero e pieno consenso” e che “il fidanzamento e il matrimonio di un bambino non avranno alcun effetto giuridico

Nel 2014, in Africa subsahariana, trentasette Paesi avevano stabilito un’età minima per il matrimonio di diciotto anni, tuttavia, un terzo di essi consentiva il matrimonio al di sotto dei diciotto anni con il consenso dei genitori. Inoltre, le leggi sul matrimonio in diversi Paesi dell’Africa subsahariana contengono disposizioni che consentono ai bambini di sposarsi in determinate circostanze, come nel caso di gravidanza, indipendentemente dall’età. In alcuni Paesi, però, queste norme sono in discussione: in Malawi, ad esempio, nel 2017, è stata annullata la disposizione per cui le bambine potevano sposarsi sotto i diciotto anni con il consenso dei genitori. Allo stesso modo, in Tanzania, un tribunale ha dichiarato incostituzionali le sezioni 13 e 17 del Tanzania Law of Marriage Act che consentiva alle ragazze di sposarsi all’età di quindici anni con il permesso dei genitori e all’età di quattordici con il permesso di un tribunale, chiedendo al governo di cambiare la disposizione. 

Combattere i matrimoni precoci

I mass media possono aiutare ad affrontare le norme, i valori e la pressione sociale, scoraggiando la pratica del matrimonio precoce. Una comunicazione efficiente ed efficace può fare molto per ridurre l’incidenza del fenomeno. Negli ultimi anni, la copertura mediatica sui matrimoni precoci è sempre maggiore e i media sono uno strumento utile per lanciare campagne per la tutela dei diritti delle ragazze o per chiedere l’innalzamento dell’età minima del matrimonio a diciotto anni e l’eliminazione delle disposizioni che consentono il matrimonio a età inferiori con il consenso dei genitori. In Kenia, ad esempio, i media sono stati usati per diffondere contenuti in molte comunità locali e stimolare, con successo, un dibattito che portasse a riflettere sulle conseguenze negative dei matrimoni precoci e delle mutilazioni genitali

Per apportare cambiamenti su vasta scala, sono necessari investimenti e programmi mirati. L’Unione Africana, ad esempio, nel 2014, ha lanciato una campagna continentale per porre fine ai matrimoni precoci, chiedendo ai Paesi di sviluppare programmi nazionali appositi. Due Paesi che hanno avuto particolare successo in questo sono stati Malawi e Zambia che hanno sviluppato strategie nazionali, comprendenti modifiche alle leggi, campagne per diffondere informazioni tra genitori, ragazze e bambine nelle zone rurali, progetti per rafforzare l’empowerment delle ragazze e garantire loro un’istruzione di qualità che permetta di ottenere indipendenza e capacità decisionale grazie a buone opportunità lavorative e un migliore status socioeconomico. 

Nel mondo e in Africa sono nate diverse organizzazioni per sostenere le ragazze e le donne nell’accesso a un’istruzione di qualità, alla salute sessuale e riproduttiva, a sistemi di protezione sociale e a un mercato del lavoro equo e paritario. Una delle organizzazioni più importanti è Girls Not Brides, un network di più di 1.500 organizzazioni della società civile, provenienti da oltre cento Paesi del mondo. L’organizzazione, in Africa, sviluppa diversi progetti per contrastare i matrimoni precoci, diffondendo informazioni nelle comunità e rafforzando la capacità decisionale di bambine e ragazze. 

 

 

Fonti e approfondimenti

Human Rights Watch, Ending Child Marriage in Africa. Opening the Door for Girls’ Education, Health and Freedom from Violence, 9/12/2015 

Gunawardena N., Fantaye A.W., Yaya S., (2019). Predictors of pregnancy among young people in sub-Saharan Africa: a systematic review and narrative synthesis, BMJ Global Health, vol. 4, n. 3 

ReliefWeb, A Profile of Child Marriage in Africa, 26/11/2015 

The DHS Program, Dataset 

UNICEF, (2021). Towards Ending Child Marriage. Global trends and profiles of progress

Vagliani G., Child marriage in the Sub-Saharan Africa: the Case of Niger, Humanium, 1/12/2020 

Yaya S., Odusina E.K, Bishwajit G., (2019). Prevalence of child marriage and its impact on fertility outcomes in 34 sub-Saharan African countries, BMC International Health and Human Rights, 19; 33 

GirlsNotBrides, Using the media to address FGM/C and child marriage: The case of the Association of Media Women in Kenya, Published:4 February 2021

 

 

Editing a cura di Giulia Lamponi

 

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