Negli Stati Uniti, ad ogni elezione, ritorna la questione degli endorsement delle celebrità verso un candidato o un partito. Cantanti, figure televisive, personaggi del mondo dello sport, del cinema e grandi imprenditori di tutti i settori decidono di spendersi e mettere la loro immagine sul piatto. Nel tentativo di influenzare attraverso la loro fama la scelta degli elettori.
Endorsement, un po’ di esempi
La tendenza alla “partecipazione” via endorsement di personaggi famosi non è affatto una novità. Le celebrità fanno sempre parte del grande spettacolo delle elezioni presidenziali degli Usa. Un primo esempio viene fatto risalire al 1920, quando star del cinema come Lillian Russell decisero di appoggiare Warren Harding.
Nel 1960, John F. Kennedy fu sostenuto da celebrità come Dean Martin. Più recentemente, Oprah Winfrey, George Clooney, Brad Pitt e Samuel L. Jackson hanno sostenuto Barack Obama. Oppure Clint Eastwood, che ha appoggiato i repubblicani John McCain nel 2008 e Donald Trump in seguito. Gli ultimi importanti casi, in termini di visibilità, sono quelli di Taylor Swift e Lebron James, che nel 2020 hanno appoggiato Joe Biden. Il miliardario Elon Musk è l’ultimo della lista: l’imprenditore ha dato il suo appoggio a Donald Trump, subito dopo l’attentato.
Endorsement fra marketing politico e governo del consenso
Molti studi sono stati effettuati sull’effetto che questa pratica comporta nell’elettorato. Alcuni di questi hanno riscontrato gli effetti positivi delle sponsorizzazioni politiche delle celebrità. D’altra parte, alcune ricerche hanno riscontrato effetti minimi o nulli riguardo questo tipo di endorsement. Altri si sono soffermati sul fatto che questi possano generare un effetto benefico su una celebrità agli occhi del pubblico, facendogli guadagnare in termini di consenso e immagine.
D’altronde, proprio come nelle pubblicità, avere dalla propria parte determinate personalità può rappresentare una strategia di marketing. In un mondo disordinato, in cui ognuno di noi viene bombardato da centinaia di messaggi ogni giorno, catalizzare l’attenzione delle persone può avere i suoi vantaggi. Specialmente in un sistema come quello statunitense dove l’entertainment un certo ruolo lo ha – le convention dei partiti ne sono un esempio.
I giovani, un obiettivo conclamato degli endorsement
Per i giovani questo discorso sembra valere qualcosa in più, rispetto agli elettori più navigati. Se all’improvviso nei feed dei vari social media, celebrità molto seguite si espongono per un politico o un partito, le probabilità che questi o quello ottengano maggiore attenzione crescono. Solo per il fatto di entrare nella bolla d’attenzione delle persone.
Quando Taylor Swift nel 2018 ha esortato attraverso Instagram a registrarsi per andare a votare, il suo appello – insieme al sostegno dato a due candidati dem impegnati in Tennessee per il Senato e la Camera – ha coinciso con oltre 166.000 nuove registrazioni di elettori in due giorni. E più del 40% di queste registrazioni erano da parte di giovani fra i 18 e i 24 anni.
L’affluenza e la registrazione sono spesso basse tra gli elettori più giovani perché spesso non vedono candidati che rispecchiano il loro posizionamento demografico. L’approvazione di Swift funge quindi come proxy per la mancanza di un volto familiare.
Donald Trump poco tempo fa ha espresso tutta la sua “sorpresa” per il fatto che Taylor Swift non lo avesse appoggiato nella sua corsa verso la Casa Bianca. Nonostante nel 2020 la popstar avesse appoggiato Biden, Trump si aspettava un endorsement in quanto, a suo parere, attraverso una legge riguardante le licenze musicali e i diritti d’autore le avrebbe fatto guadagnare “tanti soldi”.
Un altro esempio importante viene dalla campagna di Obama del 2008, dove secondo alcune stime l’appoggio di Oprah Winfrey, forse la più popolare fra i volti televisivi statunitensi, abbia portato un milione di voti in più.
Ma l’appoggio di star di Hollywood, dell’industria della musica e dello spettacolo o di grandi magnati dell’economia, ha un grande effetto sulle campagne elettorali anche da un punto di vista economico. Eventi realizzati da o con celebrità come George Clooney, per il campo democratico significano certamente raccogliere in un’unica tappa diversi milioni di dollari in donazioni. Tuttavia, è bene ricordare che si tratta di meccanismi diffusi, che valgono per entrambe le parti.
La politica delle celebrità e degli endorsement
L’adozione da parte dei politici di stili di comunicazione solitamente associati alla cultura popolare attraverso operazioni di marketing politico, come l’intrattenimento, è generalmente descritta come “politica delle celebrità”. Uno strumento valido, in particolare, per connettersi con le giovani generazioni.
La nozione e tutto quello che c’è dietro ci rimanda agli spazi comunicativi in cui i cittadini vivono la loro vita – comprese le bolle social – in cui i rappresentanti politici cercano attivamente di infilarsi per ottenere sostegno e attenzione. Una tendenza comunque personalistica della politica e dei politici in generale. I quali, come su un palcoscenico, si esibiscono come personaggi pubblici e insieme popolari.
Quantificare effettivamente quanto gli endorsement delle celebrità spostino rimane comunque complicato. Così come quanto questi si comportino da portatori di interessi (se legati al mondo dell’economia, in particolare, può sorgere più di un dubbio al riguardo).
Ma i meccanismi di comunicazione odierna, in una società complessa e frastagliata come quella statunitense, portano allo sviluppo di tali network, con variabili diverse da settore a settore, da personaggio a personaggio. Network in cui non è sempre facile comprendere cosa abbia la meglio, alla fine, tra interessi privati e collettivi.
Fonti e approfondimenti
Daly, P., Kylian Mbappe and George Clooney voice their political opinions. But do celebrity interventions have an impact on elections?, Northeastern Global News, 10/07/2024
Jackson, D., Sorting out resistance to celebrity endorsements, The Hill, 21/01/2023
Loader, B., Vromen, A., Xenos, M., Performing for the young networked citizen? Celebrity politics, social networking and the political engagement of young people, Media, Culture & Society, 20/11/2025
Martin, K., Celebrity Political Endorsements Have Their Pros and Cons, UCF Today, 23/10/2018
Mathur-Ashton, A., Can Political Endorsements From Stars Like Taylor Swift Make a Difference?, U.S. News, 14/06/2024
Zubcevic-Basic, N., US election: what impact do celebrity endorsements really have?, The Conversation, 04/10/2016


