Lo Spiegante: Ende Gelände e la giustizia climatica

Immagine generata con supporto AI © Lo Spiegone CC BY-NC

Il 24 settembre si sono tenute in Germania le elezioni parlamentari, ampiamente approfondite in una serie di articoli che potete trovare nel nostro sito. Qualche giorno dopo siamo entrati in contatto con il gruppo ambientalista Ende Gelände , che rappresenta una coalizione di diversi gruppi ambientalisti che si battono contro l’estrazione del carbone in diverse aree della Germania, con lo slogan “Qui e non oltre – fermiamo il carbone. Proteggiamo il clima!”.
Qui potete trovare l’appello in italiano pubblicato sulla loro pagina.

Prima di tutto volevamo chiedervi in cosa consiste la vostra organizzazione, quali sono i vostri obiettivi e i metodi di intervento che utilizzate generalmente.

Noi siamo una grande coalizione di gruppi politici, individui e ONG che chiedono un’immediata uscita “dall’era del carbone” in Germania. L’uscita immediata da questa fase è un passo obbligatorio nella presa di responsabilità per affrontare il riscaldamento globale e lavorare sulla giustizia climatica globale. Siamo soliti organizzare azioni di massa di disobbedienza civile che mirano alle infrastrutture di lignite in Germania. La lignite è infatti il combustibile fossile più “sporco”, la sua combustione infatti produce elevate emissioni di CO2, e viene ricavato da enormi miniere a cielo aperto per poi venire trasportato alle centrali elettriche vicine. Con le nostre azioni cerchiamo di bloccare le miniere e le centrali elettriche e scagliarci contro il settore della lignite e dell’energia ad essa collegata. Grazie a questa attività altamente redditizia si aumentano i cambiamenti climatici e  tutto il mondo deve soffrire per questo comportamento non razionale.

Ci piacerebbe sapere cosa è successo ad Agosto in Germania, quali sono i problemi della Rhineland?

La Rheinland, situata nell’Ovest della Germania, ospita le più grandi miniere di lignite non solo della Germania, ma del mondo. Quest’anno Ende Gelände è stata attiva nella Renania per la seconda volta (la prima volta è stata nel 2015). Abbiamo bloccato le reti ferroviarie per staccare una centrale elettrica, alimentata con lignite, dalla sua fonte di energia. Le azioni sono durate due giorni e gruppi, più o meno grandi, sono passati oltre la polizia e sui binari. In totale 2000 persone hanno partecipato a Ende Gelände in Agosto.
Ciò che c’è di speciale dell’azione nella Rhineland di quest’anno è la seguente: Ende Gelände era parte attiva nei giorni di protesta. All’interno di questi giorni di azione vi è stata anche una dimostrazione legale (rappresentata da una catena umana), “climate camps” in tre diversi luoghi della Renania e piccole azioni di gruppo. Così, mentre Ende Gelände bloccava le reti ferroviarie per due giorni, altri gruppi stavano bloccando le strade intorno alle centrali elettriche o entrando nelle miniere per fermare gli escavatori e le cinghie di trasporto. Complessivamente questi giorni d’azione sono durati per sei giorni e siamo riusciti a organizzare tutte le persone coinvolte: dai gruppi autonomi ai politici professionisti.

Quale tipo di relazione vi lega al vostro paese?

Diciamo che questa che vi sto dando è più una risposta personale e non rappresenta la posizione ufficiale di Ende Gelände. Inizio affermando che nessun paese nel mondo scava e brucia tanta lignite come la Germania. Quasi nessun paese del mondo ha beneficiato allo stesso livello della combustione di combustibili fossili nel corso degli ultimi due secoli. Le persone del nostro paese sono ridicolmente ricche e, insistendo sul nostro standard di vita, continuiamo a contribuire al cambiamento climatico. Ma il riscaldamento globale sta già danneggiando e uccidendo persone in molti luoghi della terra e in particolare ciò influisce sulle persone più povere. Bisogna farla finita!
Un paese ricco come la Germania, che da anni sta distruggendo il clima, deve in primis smettere di farlo e poi pagare l’enorme debito ecologico che ha prodotto nel corso degli anni. Questa è la mia posizione riguardo ciò che la Germania dovrebbe fare.
Il nostro rapporto con il paese è naturalmente molto “intenso”. Nelle nostre azioni ci troviamo di fronte a centinaia di uomini e donne della polizia che non esitano a fermarci con spray al peperoncino e, in seguito, molte persone vengono citate in giudizio. Tutto ciò perché facciamo appello la giustizia climatica e blocchiamo le infrastrutture con nient’altro che i nostri corpi. Quindi direi che potrei descrive la relazione Ende Gelände-Germania come piuttosto tesa.

A metà settembre si è tenuto un incontro, di cosa si è trattato?

Nel primo fine settimana di Novemebre ci sarà un’azione di Ende Gelände nella Renania. Solo un giorno dopo questa azione si svolgerà la prossima Convenzione UNFCCC COP (United Nations Framework Convention on Climate Change’s Conference of the Parties), dove diplomatici, politici e imprese provenienti da tutto il mondo si incontreranno per negoziare le politiche del riscaldamento globale. Abbiamo visto questo accadere molte volte e con le nostre azioni vogliamo mostrare al mondo che, mentre il governo tedesco  parla del problema climatico, noi lo continuiamo ad alimentare, giorno dopo giorno, con la nostra industria del carbone.
La riunione di settembre è stata una delle due riunioni preparatorie. La seconda ci sarà a metà ottobre.

A ottobre si terranno anche le negoziazioni a Bonn, cosa vi aspettate?

Ci aspettiamo manifestanti provenienti da tutto il mondo che muovano un forte appello per la giustizia climatica, al di fuori dei negoziati. La giustizia climatica è parte integrante della giustizia globale, importantissima per i prossimi decenni. Speriamo che tutto questo possa renderla chiara a sempre più persone durante il mese di Novembre.
Dalla conferenza stessa non ci aspettiamo niente. Mentre i COP sono uno dei pochissimi luoghi in cui le voci sulla giustizia climatica del Sud Globale sono espresse e sentite, abbiamo visto da decenni che i COP non sono il luogo adatto per fermare il riscaldamento globale. Tuttavia, quest’anno, sarà il primo organizzato da un’isola molto piccola: le Fiji. Sarà molto interessante vedere come si svolgerà.

Come ultima domanda volevamo tornare alla Germania, quale è la vostra posizione riguardo le elezioni?

Nel complesso: terribile. Un partito che nega il cambiamento climatico e di estrema destra è il terzo partito più forte nel Paese. Ma la situazione è anche peggiore: non un singolo partito che è in Parlamento sta richiedendo la fine immediata “dell’era del carbone”. Da qui ci muoviamo per affermare che dobbiamo continuare a lottare per le nostre posizioni al di fuori del parlamento. Noi siamo pronti a fare tutto questo.

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