Il personaggio dell’anno: Jacinda Ardern

Jacinda Ardern
Grafica di Valerio Angiolillo Foto originale: @Newzild - https://commons.wikimedia.org/ - CC BY-SA 4.0

Nel 2018 i giornali di tutto il mondo parlarono di lei perché partecipò all’Assemblea generale delle Nazioni unite con sua figlia appena nata. Si aggiunga che ha 40 anni, siede al Parlamento neozelandese da quando ne aveva 28, è al suo secondo mandato da Prima ministra, può vantare due primati (leader del Partito Laburista e premier più giovane nella storia della Nuova Zelanda) e si intuisce l’eccezionalità di Jacinda Ardern. Tutto ciò è riassumibile in una parola: Jacindamania.

I primi passi in politica

Nei primi anni della sua carriera politica ha lavorato negli uffici di due Primi ministri: la neozelandese laburista Helen Clark, che diventò il suo mentore, e l’inglese Tony Blair, con il quale collaborò dal 2005 per due anni e mezzo.

Come deputata e poi leader del partito, Jacinda Ardern si è concentrata molto sul mondo dei giovani e delle donne e si è fatta promotrice di battaglie fondamentali per la società: l’educazione universitaria gratuita, la depenalizzazione dell’aborto, la creazione di programmi per ridurre la povertà, specialmente nei confronti dei bambini. Più in generale, si è impegnata affinché venissero promossi piani volti a includere gli esponenti più emarginati della società.

Jacindamania: parte 1

Nel 2017 Jacinda Ardern diventò Prima ministra in un governo di coalizione con il partito nazionalista New Zealand first e i Verdi.

Nei primi tre anni di presidenza ha affrontato sfide difficili per il Paese intero, da ultima l’emergenza Covid-19, la cui gestione è stata una delle più virtuose al mondo. Nel marzo 2019 gestì con risolutezza e forza gli attacchi terroristici perpetrati per mano di un giovane suprematista bianco contro due moschee a Christchurch, durante i quali persero la vita 51 persone. La Prima ministra definì quel giorno come uno dei più bui della storia della Nuova Zelanda. L’umanità e la forza mostrate furono riconosciute in tutto il mondo come qualità di una vera leader. All’indomani della tragedia la premier annunciò la messa al bando del tipo di armi utilizzato nell’attentato, sottolineando l’inadeguatezza della normativa allora in vigore e, pochi giorni dopo, il Parlamento votò quasi all’unanimità una nuova legislazione.

Lo stesso comportamento fu mostrato nel dicembre 2019 quando si verificò la violenta eruzione del vulcano Whakaari (White Island) che causò 21 vittime.

Jacindamania: parte 2

Nonostante alcune critiche ricevute nel corso del suo primo mandato, principalmente legate alla scarsa attenzione nei confronti dei poveri da lei sempre considerati una priorità, la Jacindamania non si è arrestata e lo scorso 17 ottobre è stata riconfermata Prima ministra. Il Partito Laburista, con il 49,1% dei voti, ha registrato una vittoria schiacciante e unica nella sua storia, consentendole di formare il governo senza obbligo di ricorrere a una coalizione.

Il nuovo governo è «incredibly diverse»: ci sono molte donne, un vicepremier – anche ministro delle Finanze – appartenente alla comunità LGBTQ+ e per la prima volta una donna a capo del dicastero degli Esteri, tra l’altro membro della comunità Maori. Anche il Parlamento appena formatosi è uno dei più inclusivi e giovani al mondo: 48% di deputate donne, 16 parlamentari di origini Maori, circa il 10% appartenenti alla comunità LGBTQ+.

Nonostante la vittoria schiacciante non la obblighi a ricorrere ad accordi con altri partiti, Jacinda Ardern ha proposto a James Shaw e a Marama Davidson, esponenti dei Verdi, di entrare a far parte della compagine governativa, affidando a loro rispettivamente il ministero del cambiamento climatico e il ministero sulla prevenzione della violenza sessuale e familiare.

Infine, non di certo per rilevanza, la Prima ministra è riuscita ad allontanare l’ombra del populismo e del nazionalismo: l’esclusione dal Parlamento del partito New Zealand first (2,6%) ne è la prova.

Come lei stessa ha dichiarato, “quando si pensa alle grandi sfide che si affrontano nel mondo, gentilezza ed empatia sono le qualità di cui abbiamo più bisogno”. E in questi anni Jacinda Ardern ha dimostrato di averle.

 

Fonti e approfondimenti

Wallenfeldt, ‘Jacinda Ardern’, britannica.com, last updated 21/10/2020, available at https://www.britannica.com/biography/Jacinda-Ardern

Braunias, ‘New Zealanders have recognised the good luck that Jacinda Ardern is our’, theguardian.com, 17/10/2020, available at https://www.theguardian.com/world/2020/oct/17/new-zealanders-have-recognised-the-good-luck-that-jacinda-ardern-is-ours

Redazione, ‘New Zealand elects most diverse parliament boosting female, LGBTIQ+ and Māori MPs’, theguardian.com, 19/10/2020, available at https://www.theguardian.com/world/2020/oct/19/new-zealand-elects-most-diverse-parliament-boosting-female-lgbtiq-and-maori-mps

Blackwell, ‘Jacinda Ardern: ‘Political leaders can be both empathetic and strong’’, bbc.com, 30/05/2020 available at https://www.theguardian.com/world/2020/may/31/jacinda-ardern-political-leaders-can-be-both-empathetic-and-strong

Devaney, ‘7 Defining Characteristics of Jacinda Ardern’s Leadership Style’, vogue.uk, 19/10/2020 available at https://www.vogue.co.uk/news/article/jacinda-ardern-leadership-style

Luscombe, ‘A Year After Christchurch, Jacinda Ardern Has the World’s Attention. How Will She Use It?’, time.com, 20/02/2020, available at https://time.com/5787443/jacinda-ardern-christchurch-new-zealand-anniversary/

 

Editing a cura di Giada S Deregibus

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