A fine estate 2023, l’arena politica greca è stata attraversata da forti turbolenze e il Primo ministro Kyriakos Mitsotakis si trova ad affrontare una crescente ondata di proteste e critiche. Questo clima di grande scontento è stato innescato dalle devastanti inondazioni che hanno colpito la regione della Tessaglia, nell’agosto e settembre 2023, precedute da massicci incendi boschivi durante tutta l’estate, soprattutto nella regione di Atene e nell’isola di Rodi.
Questi eventi climatici estremi hanno sollevato accuse di insufficienti preparativi e di mala gestione delle risorse naturali e del territorio, scatenando un dibattito nazionale sulle effettive capacità del governo di affrontare difficili sfide, che siano di natura climatica, sociale o economica. Una tale ondata di proteste è una novità per il governo Mitsotakis, che in passato ha goduto di grande popolarità.
Mitsotakis e la “Nuova Democrazia”
Kyriakos Mitsotakis, figlio di una figura iconica della destra greca, ha riconquistato la carica di primo ministro della Grecia per un secondo mandato in un voto di ballottaggio tenutosi il 25 giugno scorso. La sua lunga carriera politica all’interno del partito Nea Demokratia ha culminato nel 2019 con la sua ascesa al ruolo di Primo ministro, un incarico per il quale ha goduto di un ampio consenso popolare.
Mitsotakis, durante il suo mandato, ha focalizzato la sua attenzione principalmente sull’economia, impegnandosi a ripristinare le condizioni del Paese dopo la devastante crisi del debito pubblico, che ha innescato una grave recessione e l’applicazione di rigide misure di austerità in cambio di tre pacchetti di salvataggio internazionali. La sua visione politica di stampo neoliberista ha promosso la riduzione delle inefficienze e il recupero della “credibilità” delle finanze pubbliche attraverso tagli alla spesa pubblica e la privatizzazione di settori chiave, il tutto finalizzato a incrementare gli investimenti esteri.
Il suo governo sembra essere effettivamente riuscito a raggiungere buoni risultati, dato che è stato registrato un miglioramento dei ratings finanziari della Grecia, accompagnato da un afflusso di investimenti esteri di cui l’economia sembra aver complessivamente giovato.
Anche a causa della risonanza mediatica della crisi greca, a Mitsotakis è stato riconosciuto uno status di superstar del neoliberismo a livello internazionale – ed è per esempio fortemente supportato dal Partito popolare europeo. Similmente, secondo i sondaggi dei quotidiani nazionali greci, il sostegno da parte dei cittadini greci per Mitsotakis si è mantenuto alto durante tutto il suo primo mandato. L’esito delle elezioni, in gran parte predeterminato dall’effettivo miglioramento delle condizioni economiche del Paese, ha confermato il suo status di leader europeo popolare e ha consolidato ulteriormente la sua posizione nel panorama politico greco.
Controversie e critiche
Soprattutto negli ultimi mesi, il governo Mitsotakis ha dovuto però fronteggiare le montanti critiche che riguardano la gestione delle emergenze e di alcune importanti problematiche interne.
Questa estate, la Grecia ha registrato il più grande incendio boschivo nella storia dell’Unione europea, e, pochi mesi dopo, la regione centrale del Paese è stata colpita da una quantità di pioggia che normalmente cadrebbe nell’arco di un intero anno. Nonostante i greci riconoscano la gravità senza precedenti di queste calamità naturali, alcune rivelazioni hanno suscitato profonda rabbia e frustrazione: si è appreso che non erano disponibili sufficienti risorse aeree per condurre operazioni di ricerca e soccorso, e che le autorità non sono state in grado di coordinare efficacemente alcuni interventi che sarebbero dovuti essere invece più tempestivi.
Ciò ha sollevato molti interrogativi, specialmente considerando che la Grecia è uno dei paesi dell’UE che destina larga parte delle proprie risorse finanziarie alla difesa e alla protezione civile rispetto agli altri Stati Membri, e che questo genere di disastri climatici avviene nel Paese ormai praticamente ogni anno.
Un simile sentimento di frustrazione da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche si era innescato all’inizio di quest’anno, con il terribile incidente ferroviario che ha causato la morte di 57 persone, molte delle quali giovani. Questa tragedia ha profondamente scosso il Paese, soprattutto quando sono emersi dettagli su procedure estremamente negligenti e sull’utilizzo di attrezzature obsolete che hanno portato all’incidente.
Le critiche e le accuse di negligenza si sono estese anche oltre i confini nazionali, coinvolgendo attivisti e commentatori a livello internazionale. I recenti disastri, come per esempio il naufragio record al largo della Grecia occidentale, hanno alimentato una crescente indignazione e sollevato domande sulle competenze e la capacità del governo greco. Il 14 giugno 2023, un peschereccio che trasportava migranti è affondato in acque internazionali nel Mar Ionio al largo della costa dell’isola di Pylos. La barca, partita dalla Libia, trasportava probabilmente più di 500 persone.
Lo sforzo di ricerca e salvataggio da parte delle autorità greche è riuscito a trarre in salvo poco più di 100 sopravvissuti, con centinaia di morti – questo nonostante il peschereccio fosse stato avvistato dalla guardia costiera ore prima che affondasse.
Un altro episodio che ha scalfito l’immagine di Mitsotakis come politico affidabile all’estero è stato uno scandalo soprannominato “il watergate greco”, legato alle intercettazioni telefoniche effettuate dai servizi segreti nei confronti di politici, giornalisti, uomini d’affari e altre personalità. Mitsotakis ha ammesso l’esistenza di abusi, ma ha negato di esserne stato a conoscenza, nonostante tali attività siano avvenute sotto la sua supervisione. Lo scandalo ha portato alla luce un denso intreccio di abusi di potere e mancata trasparenza, che sono risultati essere dei pessimi indicatori sullo stato della democrazia greca.
Allo stesso tempo, la situazione della libertà di stampa nel Paese continua a deteriorarsi, come evidenziato anche dal rapporto annuale dell’UE sullo Stato di diritto. Tutto ciò rafforza le preoccupazioni espresse in precedenza da diversi gruppi e organizzazioni a salvaguardia dei diritti dei media riguardo all’aumento della violenza contro i giornalisti e al finanziamento selettivo dei media da parte dello Stato.
Futuro incerto
In un momento in cui la Grecia è alle prese con sfide complesse e crescenti, il lavoro del governo di Kyriakos Mitsotakis e il suo rapporto con i cittadini greci rimangono incerti. Le controversie, gli scandali e le critiche che stanno caratterizzando il suo secondo mandato hanno già eroso parte della sua immagine di politico affidabile, sia a livello nazionale che internazionale.
Parallelamente, non è chiaro chi, tra i partiti all’opposizione, potrebbe eventualmente trarre vantaggio da una tale perdita di consenso. Gli esperti osservano con preoccupazione la crescita della destra estrema nel Paese, a cui si accompagna una lenta e inesorabile discesa del consenso per i partiti progressisti, che stanno perdendo terreno rispetto ai conservatori e ai movimenti populisti – nelle ultime elezioni, i partiti di sinistra (SYRIZA e PASOK) hanno ricevuto un numero bassissimo di voti. Resta ancora da vedere in che modo le attuali problematiche del Paese e le eventuali crisi future influenzeranno la scena politica greca.
Fonti e approfondimenti
Jason Horowitz, Niki Kitsantonis, Greece’s Mitsotakis Fends Off Accusations His Government Spied on Rivals, The New York Times (nytimes.com), 12-08-22.
Nicolas Camut, Greece is worst EU country for press freedom (again), report says – POLITICO, 03-05-23.
eKathimerini.com Poll: Mitsotakis is most popular political leader; majority do not want snap elections, 13-01-2021.
Nektaria Stamouli, Enemy of the state: The investigator tackling Greece’s spy scandal, POLITICO, 28-02-23.
Georgios Samaras, Propelled by anger, the Greek extreme right is making a comeback. Its influence must end | Euronews, 25-04-2023.
Helena Smith, Greek PM under attack over handling of Storm Daniel disaster response, The Guardian, 11-09-23.
Editing a cura di Beatrice Cupitò