Malta: importanza storica, sistema politico e ultime elezioni

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Malta è uno Stato insulare, formato da un arcipelago con due isole maggiori ed altre molto ridotte, situato nel bacino del Mediterraneo, a solo 80 km dalla Sicilia. Vediamo insieme l’importanza storica e strategica dell’isola, quale è il sistema politico attuale e l’esito delle ultime elezioni.

Importanza storica

L’arcipelago ha subito varie dominazioni nel corso dei secoli, proprio a causa della sua posizione geografica e strategica nel bacino del Mediterraneo. Fino al 1091 è stata sottoposta a dominio musulmano e successivamente è stata conquistata dal popolo normanno, che aveva già liberato la Sicilia dal dominio saraceno. Proprio al dominio saraceno si deve l’attuale dialetto maltese, che presenta numerosi influssi arabi e si possono ritrovare moltissime parole di etimologia e tradizione araba nei nomi di varie località. Dopo la dominazione normanna l’isola, così come la Sicilia, è passata agli Svevi, poi agli Angioini e successivamente agli Aragonesi.

Nel 1530 Malta passa sotto il controllo dell’Ordine di San Giovanni, a seguito della perdita di Rodi. L’isola viene concessa, grazie alla mediazione del Papa, dal Regno di Sicilia ai Cavalieri Ospitalieri, ordine monastico militare conosciuti da quel momento come “Cavalieri di Malta”. Il dominio dell’Ordine è stato sicuramente quello che ha più influenzato e caratterizzato la cultura, il panorama e la storia maltese, facendo diventare l’arcipelago un punto focale e strategico all’interno del Mediterraneo.

Il potere dell’Ordine finisce nel 1798, quando Malta viene conquistata da Napoleone, con ovvi interessi strategici, prima di iniziare la sua campagna in Egitto. La dominazione napoleonica finirà solo con l’arrivo dei Borboni con il supporto degli inglesi, che ne faranno un loro protettorato una volta riconquistata. Nel 1814 Malta diventa ufficialmente parte dell’Impero Britannico e viene utilizzata come base di scambio e assume rilevanza fondamentale per la flotta, proprio perché a metà strada tra Gibilterra e l’Istmo di Suez sulla rotta per le Indie Orientali.

Sotto la dominazione inglese ci sono state molte riforme costituzionali, ma nonostante ciò agli inizi del Novecento sull’isola si è sviluppato un forte irredentismo maltese, in favore dell’unione al Regno d’Italia, che però presto verrà soverchiato dallo scoppio della prima guerra mondiale. L’isola resta in secondo piano nella Grande Guerra, ma  gioca un ruolo importante durante la seconda guerra mondiale; per via della sua vicinanza all’Asse, il quale la rende un indiscutibile  snodo strategico.

Malta ottiene l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1964, divenendo membro del Commonwealth. Mantiene nella costituzione il monarca britannico come capo di Stato, con un Governatore che detiene i poteri esecutivi in loco. Nel 1974 diventa una una Repubblica e nel 1979 termina anche l’accordo di difesa militare tra Malta e il Regno Unito. 

Nel marzo del 2003 con un referendum La Valletta aderisce all’Unione europea e  cinque anni più tardi adotta l’euro come moneta nazionale.

Sistema politico

Malta è una repubblica parlamentare fondata sulla democrazia rappresentativa, il cui sistema parlamentare e di amministrazione pubblica è modellato sulla base del sistema Westminster, tipicamente inglese.

È presente un Parlamento monocamerale, cioè un’unica assemblea legislativa, la Camera dei deputati, composta da 65 membri, che viene eletta a suffragio universale ogni 5 anni tramite voto singolo trasferibile. Questa formula prevede un voto di preferenza che permette all’elettore di assegnare più di una preferenza numerando i candidati sulla scheda elettorale.

Il presidente della Repubblica, che è, secondo Costituzione, il capo di Stato, è eletto dal Parlamento ogni cinque anni. Una volta eletto il presidente nomina il primo ministro, leader del partito che ottiene la maggioranza alle elezioni, che è quindi il capo del governo. La Camera può essere sciolta prima della scadenza della legislatura solo dal presidente, su consiglio del primo ministro. La magistratura è indipendente, secondo il modello anglosassone.

Partiti politici e ultime elezioni

Pur essendo presente un sistema elettorale proporzionale, a Malta è sempre stato presente un forte bipartitismo, una forte polarizzazione, con il Partito Nazionalista da una parte e il Partito Laburista dall’altra. Non solo nelle ultime elezioni del giugno 2017, ma anche in quelle precedenti i partiti minori non hanno raggiunto una percentuale sufficiente per potersi aggiudicare seggi ed entrare quindi in Parlamento.

Il Partito Laburista è un partito di centro sinistra, di ispirazione socialdemocratica, membro del Partito Socialista Europeo e dell’Internazionale Socialista. Il suo programma politico ha subito un profondo mutamento nel 2005: nel 2004 il partito si è opposto all’entrata di Malta nell’Unione europea, ma nel 2005 ha abbandonato la sua posizione euroscettica e ha votato favorevolmente in merito alla Costituzione Europea. Il partito è riuscito a vincere le elezioni nel 2013, dopo aver passato 25 anni all’opposizione.

Il Partito Nazionalista è un partito di centro destra, di ispirazione democristiana. Ha un’impostazione filo-europeista, è  membro del Partito Popolare Europeo ed è associato alla Unione Democratica Internazionale. Nonostante la tendenza democristiana il partito ha espresso il suo voto a favore in merito al referendum del 2011 per introdurre il divorzio nell’ordinamento maltese. Nonostante questo piccolo passo avanti, Malta rimane uno dei paesi più cattolici al mondo, dove eutanasia e aborto sono ancora vietati per legge.

Le elezioni del giugno 2017, anticipate a seguito dello scandalo “Panama Papers”, sono state vinte dal Partito Laburista con il 55% dei voti, aggiudicandosi 37 seggi, contro il Partito Nazionalista, arrivato quasi al 44%, e con 30 seggi. I risultati di queste ultime elezioni non si sono discostati da quelli del 2013, il Partito Nazionalista ha guadagnato un solo seggio in più. La tendenza degli ultimi anni, è stata quella di una diminuzione dei consensi nei confronti del Partito Nazionalista e di una crescita di consensi nei confronti del Partito Laburista, che è passato dal 48% di gradimento nel 2008, a oltre il 55% nel 2013. Queste ultime elezioni devono farci ipotizzare una possibile rimonta del Partito Nazionalista nei futuri anni?

L’importanza di Malta quindi è indubbia, non solo dal punto di vista storico e strategico, ma lo è anche oggi da un punto di vista geopolitico; è uno snodo al centro del Mediterraneo, vitale per le rotte commerciali e necessario in merito alla questione immigrazione. 

Fonti e Approfondimenti:

http://www.treccani.it/enciclopedia/malta_%28Enciclopedia-Italiana%29/

https://www.orderofmalta.int/it/storia/

http://thecommonwealth.org/our-member-countries/malta/constitution-politics

https://www.gov.mt/en/Pages/gov.mt%20homepage.aspx

http://www.pn.org.mt/

http://www.politico.eu/article/malta-loves-and-loathes-joseph-muscat-elections-corruption/

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