Di Matteo Savi e Sara Bianchi
In attesa della prima prova del Rosatellum Bis, la nuova legge elettorale, è necessario analizzarne il funzionamento. Per farlo, dopo averne illustrato i punti principali, abbiamo intervistato Salvatore Borghese, cofondatore di YouTrend e di Quorum.
Il Rosatellum Bis
La “Legge elettorale italiana 2017“, nota comunemente come Rosatellum o Rosatellum 2.0 dal nome del suo primo firmatario Ettore Rosato, è stata approvata definitivamente dal Senato il 26 ottobre 2017. Entrando in vigore va a sostituire il sistema precedente, che prevedeva il cosiddetto “Italicum modificato” per la Camera e la vecchia legge Calderoli per il Senato.
Il sistema elettorale inaugurato dalla legge Rosato è uguale per le due Camere e di tipo misto maggioritario. Le quote di parlamentari elette nei due modi sono però ben diverse: nel nuovo sistema vengono eletti nella parte maggioritaria 232 deputati e 116 senatori, i rimanenti sono eletti con metodo proporzionale.
A differenza del decaduto Italicum, la legge Rosato prevede la possibilità per i partiti di correre in coalizione. Queste vengono dichiarate ufficialmente, valgono in tutto il territorio e propongono candidati comuni nei collegi maggioritari, nell’ottica di evitare alleanze locali di convenienza e favorire, invece, accordi organici tra le forze politiche. I voti ottenuti da liste che ottengono meno dell’1% a livello nazionale non sono calcolati nel totale della coalizione (l’obiettivo è contrastare le liste civetta).
Il territorio nazionale è quindi diviso sia in collegi uninominali, in cui viene eletto solo il candidato più votato, che in ampi collegi plurinominali, dove la rappresentanza è proporzionale. Le due mappe sono distinte ma sovrapposte: ogni elettore esprime un solo voto, che però ha un doppio valore.
Guardando la scheda elettorale, i cittadini la troveranno divisa in diversi blocchi, ognuno rappresentante un partito o una coalizione, con i simboli dei componenti affiancati dalle brevi liste dei loro candidati al proporzionale. In testa ad ognuno di questi blocchi troviamo il nome del candidato di quel partito o coalizione per il seggio maggioritario.
L’elettore potrà quindi esprimere un solo voto, il simbolo di una lista, un candidato per la parte maggioritaria o entrambi. Se il voto è espresso solo per la lista va automaticamente anche ai suoi candidati e viceversa. Nel caso di una coalizione, se l’elettore vota solo per il candidato al maggioritario, non specificando a quale partito intende indirizzare il suo voto, questo sarà ripartito in maniera proporzionale a come si esprimono gli altri elettori della coalizione.
La legge vieta il voto disgiunto: se si vota per un candidato e un partito che non lo sostiene l’intera scheda è automaticamente nulla.La soglia di sbarramento per le singole liste è del 3% mentre quella per le coalizioni è del 10%. Nel caso in cui la coalizione fallisca la prova elettorale, i suoi componenti che hanno superato il 3% nazionale sono comunque ammessi alla ripartizione dei seggi.
Alla Camera i seggi proporzionali sono divisi su base nazionale tra le liste che hanno superato le soglie. Il meccanismo del Senato è simile ma prevede piccole differenze nell’attribuzione dei seggi. Alcuni sono infatti riservati per le minoranze linguistiche, mentre altri andranno ai partiti che raggiungeranno il 20% in una singola regione.
Non è previsto che l’elettore esprima preferenze personali riguardo i candidati al proporzionale. Le liste sono infatti bloccate, sono le forze politiche a decidere chi candidare ne collegi e saranno composte di massimo 4 nomi. Esiste una clausola di equilibrio di genere per cui nessun partito può avere più del 60% di candidati dello stesso sesso.
Le pluricandidature sono vietate nei collegi uninominali, mentre i candidati del proporzionale possono apparire al massimo in 5 liste diverse. Un candidato per la parte maggioritaria può correre anche in quella proporzionale fino ad altri tre collegi. Alla scheda elettorale è anche applicato un tagliando staccabile per evitare la sostituzione delle schede spesso attuata in alcuni seggi dalla criminalità organizzata (la cosiddetta scheda ballerina).
Intervista a Salvatore Borghese sul Rosatellum Bis: problematiche ed effetti
Quali pensate siano i possibili scenari post elezioni che potrebbero venirsi a creare con questa legge elettorale?
Quali conseguenze potrebbero scaturire dalla sola modalità di elezione sia per Camera che per Senato? Pensate che gli equilibri tra i partiti andranno a coincidere? Questo potrebbe essere un problema?
Pensate che si sarebbe potuto creare un sistema più adatto?
Fonti e Approfondimenti:
http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=2352&sede=&tipo=
http://www.youtrend.it/2017/09/22/rosatellum-bis-ecco-come-funziona-e-come-si-fa-a-vincere/
http://www.youtrend.it/dossier-rosatellum-la-nuova-legge-elettorale/
http://www.youtrend.it/2017/04/20/legge-elettorale-la-proposta-di-youtrend-ecco-come-funziona/.