Ricorda 1942: il Progetto Manhattan

Riccardo Barelli - Remix Lo Spiegone - Berlyn Brixner - wikimedia commons - pubblico dominio

Durante la Seconda guerra mondiale, migliaia di donne e uomini furono chiamati a lavorare in gran segreto alla costruzione della prima bomba atomica degli Stati Uniti. “Progetto Manhattan” fu il nome in codice del loro incarico militare clandestino. Al suo apice, il progetto impiegò 130.000 persone in trentasette strutture in tutto il Paese, con un costo complessivo di quasi 2 miliardi di dollari, per un totale di due anni e mezzo di lavoro.

La fissione nucleare

Nel 1938 in Europa scienziati e accademici iniziarono a sviluppare un nuovo ramo della fisica, quella nucleare, i cui studi iniziarono nel 1919, quando il fisico neozelandese Ernest Rutherford eseguì con successo il primo rivoluzionario esperimento di quella che definì “disintegrazione dell’atomo“. Questo fenomeno, sulla base dei calcoli teorici eseguiti con le celebri formule della relatività di Albert Einstein, sembrava poter liberare una enorme quantità di energia.

In particolare, gli scienziati tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassmann riprodussero il fenomeno, dandogli il nome di “fissione nucleare”. Lise Meitner e Otto Frisch analizzarono la fissione nucleare dell’uranio, affermando che questo elemento, avente atomi pesanti ed essendo particolarmente instabile, fosse facilmente divisibile, quindi suscettibile a fissione, provocando la liberazione di un livello di potenza mai raggiunto prima: l’energia atomica.

Nell’agosto del 1939, poche settimane prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, gli scienziati Albert Einstein, Leó Szilárd e Edward Teller scrissero una lettera al presidente Theodore Roosevelt, in cui lo avvertirono dell’aumento dell’interesse tedesco per le forniture di uranio, minerale essenziale per la produzione di un’arma atomica. Nella lettera inoltre, gli scienziati raccomandarono al presidente statunitense che venissero stanziati fondi federali per accelerare i lavori sperimentali di fisica nucleare in corso in alcuni laboratori universitari.

La prima reazione nucleare

Roosevelt decise ben presto di far nascere un progetto militare che avrebbe dovuto mantenere la massima segretezza, oltre ad avere la massima priorità e sicurezza procedurale. Questo prese il nome di Manhattan military engineer district e fu dichiarato di competenza del Dipartimento della guerra. Il generale e ingegnere Leslie Groves, che aveva da poco portato a termine il progetto di costruzione del Pentagono, fu incaricato di guidare e coordinare il progetto, mentre il fisico Robert Oppenheimer ottenne dallo stesso Groves la direzione scientifica del progetto. La sede direzionale fu collocata sotto copertura in un edificio di Manhattan a New York, da cui il nome in codice del progetto.

Nel 1939 nacque quindi il progetto di ricerca scientifica intorno al quale si sarebbe poi sviluppato anche il progetto di costruzione dell’arma atomica, il Manhattan Project, che seguì di pari passo gli avanzamenti scientifici per impiegarli poi nelle fasi operative.

L’anno di svolta del progetto di ricerca scientifica, che fece decollare poi quello di costruzione della bomba atomica, fu il 1942. Il 2 dicembre di quell’anno, sotto le gradinate dello stadio del campus dell’Università di Chicago, un gruppo di scienziati guidato da Enrico Fermi diede inizio alla prima reazione nucleare a catena autoalimentata, denominata poi Chicago Pile-1. Questa segnava, di fatto, l’inizio dell’era dell’energia nucleare negli Stati Uniti.

Il Progetto

Per la realizzazione del progetto Manhattan, il governo reclutò cittadini e cittadine in tutto il Paese, inviandoli in luoghi remoti e sconosciuti con l’incarico di lavorare a un misterioso compito, definito vitale per lo sforzo bellico degli alleati in guerra.

Con la selezione del sito operativo da parte del generale Groves nell’ottobre del 1942, il corpo degli ingegneri dell’Esercito degli Stati Uniti iniziò ad acquisire i diritti fondiari su 60.000 acri di terreno nell’area del Tennessee orientale che che sarebbe poi diventata nota come Oak Ridge. Molti proprietari terrieri furono espulsi ancor prima di aver ricevuto gli assegni di compensazione per la requisizione dei terreni da parte del governo. Il distretto di ingegneria di Manhattan (MED) fu istituito all’interno di una valle lunga 27 km; il personale addetto alla costruzione di Oak Ridge incrementò presto la popolazione della piccola cittadina, che passò da 3.000 a 70.000 abitanti, rendendola la quinta città più grande del Tennessee. Le case vennero costruite al ritmo di una ogni 30 minuti. Il consumo di energia elettrica aumentò fino a superare del 20% quello della città di New York. Oak Ridge utilizzava allora un settimo di tutta l’elettricità prodotta negli Stati Uniti.

Le città che ebbero la funzione di centri nevralgici del progetto furono tre: Oak Ridge, Los Alamos (New Mexico) e Richland (Washington). Sedici invece, le cittadine sedi di parti più piccole del progetto.

Il successo del progetto dipese dalla sua totale segretezza. Ogni sito fu circondato da una recinzione di sicurezza e l’accesso fu limitato attraverso cancelli protetti da guardie armate. I rischi per la sicurezza regolarono ogni aspetto della vita, non solo nelle fabbriche, ma anche nelle aree residenziali. Le città non erano indicate sulle mappe e non era permesso ai visitatori di entrare senza un’autorizzazione speciale. Tutti i residenti dovevano indossare un distintivo quando si trovavano fuori dalle loro case.

Costruendo quattro enormi complessi produttivi nella riserva di Oak Ridge in diciotto mesi, il MED realizzò ciò che molti ritenevano fosse impossibile. Questi siti di produzione erano noti solo con nomi in codice: X-10, S-50, K-25, e Y-12. L’area X-10 era un impianto pilota destinato a stabilire la fattibilità di produrre plutonio dall’uranio mediante bombardamento nucleare in un reattore di grafite. Gli impianti di produzione del plutonio furono installati ad Hanford, Washington. Gli impianti S-50, K-25 e Y-12 invece, furono costruiti a Oak Ridge per produrre una quantità di uranio arricchito sufficiente a costruire la prima bomba atomica al mondo.

Trinity Test

Il sito di Los Alamos fu fondato nel Nord del New Mexico per progettare e costruire la bomba atomica. Qui gli scienziati lavorarono alla teoria e alla costruzione effettiva dell’ordigno, guidati da Robert Oppenheimer.

Dopo i primi due anni di lavoro, i responsabili del progetto decisero che era essenziale testare la bomba al plutonio prima di poterla utilizzare come arma da guerra. Da un elenco di otto siti in California, Texas, New Mexico e Colorado, fu scelto il sito di Trinity (New Mexico) come sede del test.

Il 16 luglio 1945, alle 5:29:45 il primo ordigno nucleare degli Stati Uniti esplose con successo. La scossa provocata dall’esplosione ruppe le finestre a 120 chilometri di distanza e fu avvertita da molte persone che si trovavano fino ad almeno 160 chilometri di distanza. Gli ufficiali dell’esercito dichiararono semplicemente che un deposito di munizioni era esploso accidentalmente al poligono di Alamogordo. La storia di ciò che accadde al Trinity site venne alla luce solo dopo l’esplosione della seconda bomba atomica su Hiroshima, in Giappone, il 6 agosto. Il presidente Truman fece l’annuncio quel giorno. Tre giorni dopo, il 9 agosto, la terza bomba atomica devastò la città di Nagasaki.

 

Fonti e approfondimenti

Atomic Archive, “The Manhattan Project.

Bulletin of the Atomic Scientists, “The Manhattan Project: the race to built the atomic bomb.

C-Span Classroom, “The Manhattan Project and the Atomic Bomb.

Larson S., The Manhattan Project, IEEE Industry Applications Magazine, marzo-aprile 2013.

 

Editing a cura di Matilde Mosca

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