Escape from Jakarta: perché trasferire la capitale indonesiana?

Immagine generata con supporto AI © Lo Spiegone CC BY-NC

Lo scorso agosto, il governo indonesiano ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di procedere con il progetto di trasferimento della capitale. Da Jakarta, sull’isola di Java, la nuova capitale si sposterà in una zona orientale del Borneo indonesiano, conosciuto come Kalimantan. La costruzione del nuovo centro amministrativo inizierà nel 2021, con l’obiettivo di trasferire i primi organi governativi nella nuova capitale già nel 2024.

In questo approfondimento seguiremo l’evoluzione del progetto di trasferimento, dalla sua nascita a oggi. Vedremo da vicino quali motivazioni ufficiali sono state date al piano e come questo si intrecci con fattori ambientali, politici ed economici. In conclusione, analizzeremo i limiti e le sfide ambientali, sociali ed economiche che potrebbero derivare dall’abbandono di Jakarta e dal trasferimento della capitale indonesiana nel Kalimantan.

Nascita e sviluppo del piano di trasferimento della capitale indonesiana

L’idea di dare all’Indonesia una nuova capitale è parte del dibattito politico nazionale sin dagli anni Cinquanta. In quegli anni l’allora presidente Sukarno costruì la città di Palangkaraya, nel Kalimantan Centrale, con lo scopo di trasferirvi il governo. Durante la dittatura di Suharto negli anni Ottanta, Jonggol, nella parte occidentale di Java, fu identificata come nuova possibile capitale. Nonostante questi piani, tuttavia, la capitale non fu mai effettivamente trasferita.

Con il primo mandato di Joko Widowo, meglio noto come Jokowi, l’idea di spostare la capitale è emersa di nuovo. Nel 2017, il presidente Jokowi ha incaricato l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo e la Pianificazione (BAPPENAS) di condurre uno studio per verificare la fattibilità del trasferimento della capitale. Lo studio ha identificato nuovamente il Kalimantan come sede ideale. Quest’area ha infatti il vantaggio di trovarsi in una posizione centrale rispetto alle altre isole indonesiane. Inoltre, la posizione del Kalimatan lo rende protetto da fenomeni sismici ed eruzioni vulcaniche, che sono invece frequenti in altre zone della nazione-arcipelago, situata sull’“anello di fuoco”.

Jokowi è stato riconfermato presidente nell’aprile 2019. Fedele alla sua linea politica ed economica, in una dichiarazione dello scorso 16 agosto ha quindi annunciato ufficialmente che il piano di trasferimento della capitale indonesiana verrà portato a termine. La nuova capitale si troverà nella provincia del Kalimantan Orientale. Secondo i calcoli del BAPPENAS, il progetto costerà 32.7 miliardi di dollari. Di questi, il 19% sarà coperto dal governo mentre il resto sarà sovvenzionato da progetti privati.

 

L’abbandono di Jakarta: motivazioni ufficiali per il trasferimento della capitale

Le motivazioni ufficiali avanzate dal governo di Jokowi per il trasferimento della capitale indonesiana sono principalmente economiche, urbanistiche e ambientali.

Secondo il presidente e i suoi collaboratori, trasferire la capitale permetterà la creazione di nuovi centri economici. Questo stimolerà lo sviluppo di altre regioni al di fuori di Jakarta e Java, e una più equa distribuzione della popolazione. Il 58% del PIL nazionale è infatti prodotto sull’isola di Java, dove si concentra il 54% della popolazione nazionale. Java è tuttavia la più piccola tra le cinque isole maggiori della nazione-arcipelago.

Il governo si è dichiarato pronto a creare una capitale con un piano urbanistico che garantisca ai suoi cittadini una vita migliore. Ufficiali del governo centrale e della provincia del Kalimantan Orientale hanno sottolineato che la nuova capitale sarà progettata all’insegna dei concetti di smart e green. Questa sarà ben integrata con la foresta tropicale circostante e godrà di un solido sistema di trasporti pubblici e di un sistema di connettività all’avanguardia.

Al contrario, gli abitanti di Jakarta si confrontano ogni giorno con problemi causati da sovrappopolazione e congestioni stradali, che si stima creino una perdita economica per il governo, le industrie e i cittadini di circa $11 miliardi l’anno. Jakarta subisce poi livelli di inquinamento atmosferico particolarmente alti, dovuti alle emissioni prodotte da mezzi di trasporto, industrie, attività commerciali e nuclei domestici.

 

Una realtà complessa oltre le dichiarazioni ufficiali: il trasferimento da una capitale che affonda

Altre motivazioni di natura ambientale hanno sicuramente avuto un ruolo fondamentale nel trasferimento, ma non hanno trovato posto nelle dichiarazioni ufficiali. Ad oggi, Jakarta è la prima area metropolitana al mondo per velocità di abbassamento rispetto al livello del mare, sprofondando di circa 1-15cm all’anno. Alcuni quartieri sprofondano addirittura a un ritmo annuale di 10-20cm. La città è dunque destinata a essere completamente sommersa entro la fine di questo secolo.

Tale sprofondamento è dovuto principalmente all’innalzamento del livello del mare, derivante dal cambiamento climatico e dallo scioglimento dei ghiacci polari. Il fenomeno, che è una realtà sempre più evidente soprattutto nel Sud-Est asiatico, è dunque causato prevalentemente dall’eccessivo inquinamento atmosferico prodotto a livello mondiale ed è solo in parte una conseguenza diretta delle azioni indonesiane.

Il governo indonesiano è tuttavia responsabile di una carente manutenzione urbanistica, essenziale per salvaguardare una megalopoli costruita su quella che una volta era una palude.

L’assenza di un adeguato sistema fognario e di smaltimento dei rifiuti ha intaccato le idrovie cittadine e quindi la capacità di drenaggio delle abbondanti piogge. In secondo luogo, il governo non ha mai regolamentato adeguatamente lo sfruttamento delle falde acquifere al di sotto della capitale che, in assenza di una fonte di acqua potabile, sono state saccheggiate per decenni da privati e compagnie. In modo simile a Città del Messico, questo fenomeno sta causando lo svuotamento e il progressivo collasso del sottosuolo. Un terzo fattore è la totale assenza di un piano urbanistico, che si è tradotta in  una costruzione eccessiva e nell’assenza di spazi verdi e corsi d’acqua. Questi ultimi, in particolare, sono fondamentali per il riassorbimento naturale delle acque piovane e per il riempimento delle falde acquifere sotterranee.

 

Trasferimento per attrarre investimenti

Da un punto di vista politico-economico, il progetto di trasferimento della capitale indonesiana è in continuità con le priorità adottate dal governo Jokowi sin dal suo primo mandato nel 2014.

Il presidente ha dichiarato che il suo scopo principale è quello di far raggiungere all’economia indonesiana il valore di 7 trilioni di dollari entro il 2045. Jokowi si è infatti dedicato a stimolare nuovi investimenti, soprattutto provenienti dall’estero.  Il progetto di trasferimento della capitale attirerà senza dubbio una nuova ondata di investimenti – soprattutto da vicine potenze economiche come Cina, Giappone e Singapore, già attivi nel finanziamento dello sviluppo economico indonesiano. 

Le infrastrutture del Paese beneficeranno enormemente dal trasferimento della capitale indonesiana. Per creare un nuovo centro metropolitano nel Kalimantan, le infrastrutture di questa provincia dovranno essere rafforzate. Anche i collegamenti aerei, marittimi e terrestri tra la parte meridionale e quella centrale del Paese dovranno essere sensibilmente migliorati. 

 

Conclusioni: limiti e sfide per la vecchia e nuova capitale

Per lo sviluppo e l’equilibrio economico e demografico dell’Indonesia, creare un nuovo polo metropolitano al di fuori di Java avrà sicuramente del potenziale positivo. La sostenibilità del progetto di trasferimento della capitale, così come formulato dal governo Jokowi, è però piuttosto discutibile, così come la possibilità che questo trasferimento risolva le problematiche che lo hanno reso necessario.

 

Soluzioni concrete per l’attuale capitale

La prima questione irrisolta ha a che fare con Jakarta. La creazione di un nuovo centro amministrativo non si tradurrà nel trasferimento in massa della popolazione attualmente residente nella megalopoli e nei suoi dintorni. Nel suo piano per la nuova capitale, il governo Jokowi ha inoltre dichiarato di voler mantenere Jakarta come centro economico e commerciale della Nazione. Di conseguenza, politiche concrete e investimenti sostanziali  saranno necessari per risolvere le questioni più urgenti della capitale attuale, prima di avviare un costoso e complicato progetto per costruirne una nuova.

 

Salvaguardia del Kalimantan

La seconda problematica riguarda la provincia che ospiterà la nuova capitale. Il Kalimantan è il polmone dell’Indonesia, dimora di specie animali protette e popolazioni indigene. Nonostante la promessa che la “città-foresta” salvaguarderà l’ambiente, la creazione di una gigantesca area metropolitana sull’isola è una minaccia per il suo ecosistema e le comunità indigene. Il Borneo soffre già gli effetti del disboscamento, dell’estrazione petrolifera e di un’intensiva coltivazione di palme da olio. L’ulteriore deforestazione, necessaria per la costruire della nuova capitale, causerà ulteriori disastri ambientali. Lo spazio vitale delle popolazioni indigene dell’isola, già minacciate dal degrado ambientale degli ultimi decenni, ne uscirà ancora più ridotto, e questo non potrà far altro che ledere i diritti umani di queste comunità.

 

Sostenibilità economica del trasferimento

Per concludere, è altamente probabile che questo progetto andrà a gravare su problemi economici già esistenti. Il sistema bancario e i bilanci delle imprese pubbliche indonesiane sono già stati messi a dura prova da coraggiosi progetti infrastrutturali. Il trasferimento della capitale non potrà che peggiorare la situazione. Infine, il supporto finanziario e tecnico di potenze estere sarà essenziale per portare a termine questo progetto. Questo porterà all’aggravarsi del debito indonesiano, già cresciuto di cinque punti percentuali negli ultimi cinque anni.

 

 

Fonti e approfondimenti

Alamgir, M., Campbell, M. J., Sloan, S., Suhardiman, A., Supriatna, J., & Laurance, W. F. (2019). ‘High-risk infrastructure projects pose imminent threats to forests in Indonesian Borneo’. Scientific Reports, 9(1).

Channel News Asia (2019). New Indonesian capital offers opportunities for development, but environmental pitfalls abound.

Nikkei Asian Review (2019). Jokowi announces Indonesia’s new capital in East Kalimantan.

The Guardian (2019). Indonesia announces site of capital city to replace sinking Jakarta.

The New York Times (2017). Jakarta Is Sinking So Fast, It Could End Up Underwater.

 

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