«Per me, Kei è insostituibile. Questo matrimonio è una scelta necessaria per proteggere il nostro amore». Mako Komuro – nata principessa Mako di Akishino e nipote dell’imperatore giapponese Naruhito – ha descritto così la scelta di sposare Kei Komuro, assistente in uno studio legale di New York e suo fidanzato dai tempi dell’università.
Questa non è soltanto la versione giapponese del matrimonio tra il principe Henry e Meghan Markle. Per sposare Kei, Mako ha dovuto rinunciare al proprio titolo imperiale, mentre un uomo della famiglia imperiale giapponese che sposa una cittadina comune non è obbligato a fare lo stesso. La scelta di Mako ha quindi riportato l’attenzione sulla disparità di genere in Giappone – anche all’interno della famiglia imperiale – nonché sul rischio di estinzione del cosiddetto “trono del crisantemo”.
Una vita lontana dai riflettori
Fino al matrimonio del 26 ottobre di quest’anno, la vita dell’ex principessa Mako è trascorsa lontana dai riflettori e dall’attenzione pubblica, in linea con le aspettative della popolazione sulla famiglia imperiale. Nonostante l’imperatore abbia solo una funzione rappresentativa e non governativa, secondo la tradizione egli discende da Amaterasu, divinità del sole. Pertanto, i membri della famiglia imperiale sono considerati simboli nazionali e vigono rigide regole sui loro comportamenti, specialmente per le donne.
Mako ha studiato all’Università internazionale cristiana di Mitaka (Tokyo) e non all’università privata d’eccellenza, Gakushuin, in cui i membri della casata imperiale tradizionalmente ricevono la propria istruzione universitaria. Dopo la laurea triennale in belle arti e beni culturali, ha completato il percorso universitario in Inghilterra, all’Università di Leicester. Da questo punto di vista, Mako è stata al passo con i tempi per quanto riguarda l’istruzione, proprio come i suoi nonni: Naruhito è il primo imperatore giapponese ad aver studiato all’estero, avendo conseguito un dottorato di ricerca a Oxford, e l’imperatrice Masako è figlia di un diplomatico e laureata in legge a Harvard.
Oltre ai doveri associati al titolo di principessa – come le visite ufficiali in numerosi Paesi dell’America latina – Mako ha fatto del volontariato in incognito per i bambini e le bambine nelle zone colpite dal terremoto del Tohoku (2011), dal quale è scaturito il disastro nucleare di Fukushima.
Un matrimonio tra avversione mediatica e popolare
La vita di Mako è cominciata a cambiare nel 2017, quando è trapelata la voce del suo fidanzamento con Kei Komuro, conosciuto all’Università di Mitaka. La coppia si sarebbe dovuta sposare nel 2018, ma è entrata nell’occhio del ciclone dei media giapponesi per un presunto scandalo finanziario relativo alla madre di Kei.
Due i motivi di tanto interesse mediatico e pubblico: in primo luogo, Kei Komuro è appunto un cittadino comune e d’altro canto, le vicende delle donne della famiglia imperiale giapponese sono da sempre oggetto di giudizio da parte dell’opinione pubblica. Da privata, la questione è diventata così di dominio pubblico e ha spinto l’Agenzia imperiale giapponese a rinviare il matrimonio.
Inoltre, il principe Akishino – il padre di Mako – si è opposto a una cerimonia in stile shintoista tradizionale, per non alimentare ulteriormente l’avversione popolare. Quando finalmente il matrimonio è stato celebrato, Mako ha voluto mantenere un profilo ancora più basso, rinunciando alla dote di circa un milione di dollari assegnata alle donne della famiglia imperiale che convolano a nozze con cittadini comuni, diventando la prima a rifiutare questa somma dalla Seconda guerra mondiale.
Una scelta coraggiosa
Il matrimonio di Mako ha riportato l’attenzione sulla necessità di modificare la legge sulla successione imperiale, per evitare che il trono del crisantemo rimanga vuoto. Secondo il diritto giapponese, ogni donna che si sposa entra a far parte del registro familiare del marito, prendendone anche il cognome. Sposandosi con Kei, Mako ha perso il proprio titolo di principessa, diventando la nona principessa dal dopoguerra ad abbandonare la famiglia imperiale dopo il matrimonio.
Assieme ad Arabia Saudita, Oman e Marocco, il Giappone è una delle poche monarchie moderne a mantenere una linea di successione esclusivamente maschile al trono imperiale. Per questo, la scelta di sposarsi con un cittadino comune è stata giudicata irresponsabile da parte dell’opinione pubblica: Mako viene ritenuta colpevole di aver abbandonato la famiglia imperiale al proprio destino. Con l’uscita dell’ex principessa, nella famiglia imperiale rimangono 17 membri, di cui soltanto tre sono possibili candidati al trono del crisantemo: il principe Akishino, il principe Hisahito, fratello quindicenne di Mako e il principe Hitachi, fratello minore dell’imperatore Naruhito.
Secondo i sondaggi, ben oltre la maggioranza dei cittadini e delle cittadine giapponesi (circa l’80%) sarebbe favorevole all’idea di una imperatrice donna. Tuttavia, la decisione non spetta alla famiglia imperiale, le cui vicende sono regolate dal governo giapponese. In passato, ci sono stati dei tentativi legislativi per permettere alle donne di mantenere il proprio status reale al momento del matrimonio, ma sono stati affossati dall’avvento del governo conservatore di Abe Shinzo e dei suoi successori.
Non sorprende che, in una società ancora fortemente patriarcale come quella giapponese, la decisione di Mako di deviare dai comportamenti giudicati consoni per un membro femminile della famiglia imperiale sia diventato di interesse pubblico. Tuttavia, si è trattato di vere e proprie molestie, ricevute dai media e online, che hanno portato Mako a soffrire di una forma acuta di disturbo da stress post-traumatico. Pertanto, come il duca e la duchessa del Sussex, anche Mako e Kei hanno deciso di cominciare una nuova vita a New York, lontano dai riflettori della società giapponese.
Fonti e approfondimenti
De Guzman, Chad, “Mako Komuro Isn’t the First Female Scion of Japan’s Royal Family to Have Suffered From Mental Stress”, Time, 3 novembre 2021
Mainichi, “Profile of Princess Mako, eldest grandchild of Emperor Akihito”, n.d.
McCurry, Justin, “Japan’s Princess Mako marries and loses royal status”, The Guardian, 26 ottobre 2021
Nikkei Asia Review, “Japan’s Princess Mako weds commoner after years of controversy”, 26 ottobre 2021
South China Morning Post, “Princess Mako’s wedding puts a spotlight on shrinking Imperial Family”, 26 ottobre 2021
Editing a cura di Emanuele Monterotti
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