Il Congresso dei poteri locali e regionali: cos’è e come funziona

Il Gruppo Pompidou
Foto di Adrian Grycuk - Wikimedia - CC BY-SA 3.0 PL

Istituito ufficialmente nel 1994, il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa nasce dall’esigenza di dare uno spazio alle autorità locali e regionali per esprimere i propri interessi, riconoscendo la fondamentale importanza della democrazia a livello locale per un buon funzionamento dei sistemi democratici.

Origini

Le prime forme istituzionali di quello che diventerà il Congresso risalgono al 1952, quando fu istituita la Commissione speciale per gli affari municipali e regionali, interna all’allora Assemblea consultiva del Consiglio d’Europa. Già l’anno successivo, fu convocata a Versailles l’Assemblea generale delle municipalità europee, con l’intenzione di adottare una Carta europea delle municipalità e di dare vita a una Conferenza europea dei poteri locali all’interno del Consiglio d’Europa. 

Nel 1957, a quattro anni dall’Assemblea di Versailles, si tenne a Strasburgo la prima sessione plenaria della neo-istituita Conferenza europea dei poteri locali, che nel 1975 espanderà le proprie competenze alle autorità regionali. Nel 1994, parallelamente alla nascita del Comitato europeo delle regioni nel quadro comunitario, il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa adottò una risoluzione che istituiva l’attuale Congresso dei poteri locali e regionali quale organo rappresentativo delle autorità locali e regionali all’interno del Consiglio.

Composizione e funzionamento

Il Congresso, composto da 324 membri titolari e 324 supplenti, si articola in due Camere: la Camera dei poteri locali e la Camera delle regioni. Nel complesso, esso rappresenta circa 200.000 autorità locali e regionali in tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa. I membri del Congresso devono ricoprire una carica elettiva a livello locale o regionale e sono nominati per un mandato di quattro anni. Ciascuno Stato membro del Consiglio d’Europa è tenuto a formare una delegazione che rappresenti adeguatamente le varie realtà locali e regionali, mentre, per quanto riguarda la ripartizione dei seggi, il Congresso rispecchia la ripartizione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Passando, invece, al suo funzionamento, dopo l’ultima revisione della Carta del Congresso nel 2011, l’organo è dotato della seguente struttura:

  • Statutory Forum: comprende tutti i presidenti di delegazione degli Stati membri e i membri del Bureau e agisce a nome del Congresso tra una sessione e l’altra;
  • Bureau del Congresso: racchiude i Bureaux delle due Camere e della Presidenza del Congresso e si assicura che le attività dell’istituzione proseguano anche quando la Commissione permanente e il Congresso non si riuniscono formalmente;
  • Commissioni (Monitoraggio, Governance, Affari correnti): si occupano di portare avanti gli obiettivi statutari del Congresso e di studiare le maggiori sfide per i governi locali e regionali;
  • Gruppi di lavoro: il Gruppo di esperti indipendenti sulla Carta europea dell’autonomia locale assiste il Congresso ad assolvere i propri obblighi statutari, mentre il Gruppo di contatto ”Congresso / Comitato delle regioni” ha il compito di curare e coordinare gli scambi tra i membri del Congresso (del Consiglio d’Europa) e quelli del Comitato europeo delle Regioni (dell’Unione europea).

A ciò si aggiungono i quattro principali gruppi politici a cui sono affiliati i membri del Congresso: Partito popolare europeo, Socialisti e democratici, Liberali indipendenti e democratici, Conservatori e riformisti europei.

Aree d’azione

Complessivamente, le attività del Congresso sono guidate dalla Carta europea delle autonomie locali, adottata nel 1985 dall’allora Conferenza dei poteri locali ed entrata in vigore nel 1988. La Carta stabilisce gli standard per la protezione dei diritti delle autorità locali e regionali e impegna gli Stati che l’hanno ratificata a rispettare un certo numero di condizioni, principi e pratiche, senza alcuna possibilità di riserva. Tra questi valori imprescindibili ci sono, per esempio, il diritto dei cittadini di partecipare alla gestione degli affari pubblici, il diritto fondamentale delle comunità di esercitare autonomia e autogoverno, eleggendo degli organi di governo locale e avendo delle proprie strutture e risorse finanziarie.

Inoltre, la Carta prevede come attività principale del Congresso quella del monitoraggio dello “stato di salute” della democrazia locale negli Stati membri del Consiglio d’Europa. Le attività di monitoraggio assumono svariate forme, dalle missioni sul campo alla stesura di report periodici, dall’osservazione elettorale al dialogo con i governi locali e regionali. Dal 1995, il Congresso ha adottato 103 report di monitoraggio, in particolare a seguito delle numerose riforme in materia di governo locale all’interno dei diversi Stati membri. Anche le attività sul campo seguono uno spettro molto ampio, con particolare attenzione alla promozione dei diritti umani delle minoranze e della parità di genere, alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, alla lotta alla corruzione. 

In conclusione, il Congresso, in quanto organo garante dell’applicazione della Carta europea delle autonomie e dei principi in essa contenuti, è un riferimento fondamentale a livello europeo per la promozione e lo sviluppo della democrazia locale e dei movimenti di democrazia partecipativa dal basso.

 

Fonti e approfondimenti

CoE Congress of Local and Regional Authorities.

Barometer of Local Institutional Reforms in Europe

Boggero, Giovanni. “La Carta europea dell’autonomia locale nella giurisprudenza degli Stati europei” Le Regioni, Bimestrale di analisi giuridica e istituzionale, no. 5-6 (2015): pp. 1077-1112.

Bianchi, Sara. “Ricorda 1949: la nascita del Consiglio d’EuropaLo Spiegone, 10/08/2019.

Congress of Local and Regional Authorities. 1985. European Charter of Local Self-Government.

Di Stasi, Giovanni. “Il consiglio d’Europa per le autonomie territoriali” Parlamenti Regionali (maggio-agosto 2004).

Himsworth, Chris. 2015. The European Charter of Local Self-Government: A Treaty for Local Democracy. Edinburgh: Edinburgh University Press.

 

Editing a cura di Francesco Bertoldi

Be the first to comment on "Il Congresso dei poteri locali e regionali: cos’è e come funziona"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: