Elezioni Generali India: Rahul Gandhi

Immagine generata con supporto AI © Lo Spiegone CC BY-NC

Il profilo del candidato: gli anni della formazione

Rahul Gandhi nasce nel giugno 1970 in una delle famiglie da sempre attive nella politica Indiana. Il suo bisnonno Jawaharlal Nehru insieme al Mahatma portò l’India verso l’indipendenza dagli inglesi nel 1947. Sua nonna Indira Gandhi riuscì negli anni Settanta a far emergere l’India e a proiettarla sul panorama internazionale. Suo padre Rajiv, che ricoprì invece la carica di primo ministro alla fine degli anni Ottanta, introdusse una serie di innovazioni tecnologiche che diedero un forte impulso alla modernizzazione del Paese.

Rahul, l’attuale candidato premier del Congresso, ha quindi vissuto nella famiglia che ha più inciso nella politica di questo Paese. Sebbene in passato i leader di questa famiglia si siano dimostrati potenti e coraggiose figure politiche, le nuove generazioni non sembrano avere il carisma e le capacità per poter governare un Paese come l’India.

Rahul Gandhi frequentò le scuole a Delhi e in Uttarakhand, ma completò gli studi con insegnanti privati a casa per problemi di sicurezza. Iniziò a frequentare l’università a Delhi, poi si trasferì ad Harvard ma in seguito all’assassinio del padre nel 1991 fu costretto a completare gli studi in Florida sotto falso nome. Ottenne poi un dottorato al Trinity College di Cambribge prima di iniziare a lavorare a Londra.

 

La discesa in politica

Rahul entra in politica nel 2004 nella stessa circoscrizione di suo padre, ad Amethi in Uttrar Pradesh, riuscendo a conquistare il seggio nella Camera bassa del Parlamento indiano alle elezioni generali del 2004. Nel 2009 si candida di nuovo dal distretto di Amethi, riuscendo a ottenere il seggio di questa circoscrizione ma, stavolta, con un margine decisamente inferiore. Alle elezioni statali del 2012 Rahul si impegna in prima persona nella campagna elettorale in Uttar Pradesh. Nonostante il suo impegno, il Congresso subì una sconfitta umiliante e Rahul se ne assunse la colpa, tanto che alle elezioni statali del Gujarat, poco dopo nello stesso anno, non gli fu affidata la campagna elettorale.

Nel 2014 Rahul è a capo della campagna elettorale per le elezioni generali scegliendo nuovamente la circoscrizione di Amethi dove però riesce a sconfiggere la candidata BJP con un margine di voti davvero esiguo. Il 2014 è l’anno nero del partito del Congresso che riesce a ottenere appena 44 seggi nel parlamento indiano. Rahul, dopo questo ennesimo fallimento, decide di rassegnare le sue dimissioni, che però vengono rigettate dal comitato del Congresso.

 

Le elezioni generali del 2019

Alle prossime elezioni generali Rahul sarà il candidato premier del Congresso e di nuovo si presenterà nella circoscrizione di Amethi. Tuttavia, è degli ultimi giorni la notizia che si presenterà anche in un’altra circoscrizione del sud dove il Congresso è molto forte. Presentata come un’opportunità per rinforzare la presenza a sud con l’eventuale candidatura del frontman del partito, questa mossa potrebbe in realtà nascondere la paura di una possibile sconfitta di Rahul Gandhi ad Amethi. Il diretto contendente del distretto di Amethi è infatti una candidata del BJP che nelle ultime elezioni ha conquistato sempre più voti mettendo in serio dubbio la vittoria di Rahul. Concorrendo in questa storica circoscrizione, per Rahul potrebbe addirittura esserci il rischio di non riuscire a ottenere il seggio nella Camera bassa del Parlamento.

Come dimostrato dalle scorse elezioni, Rahul non sembra essere in grado di contrastare la potente e ingombrante figura di Narendra Modi, premier ora al governo con il partito nazionalista hindu. I continui attacchi personali da parte dell’attuale primo ministro dell’India hanno indebolito la sua leadership all’interno dello stesso partito del Congresso. Rahul Gandhi, ormai per tutti “pappu” (sciocco, ingenuo), fa fatica a far emergere le sue idee. Esaminando i suoi obiettivi politici, vi sono progetti che prevedono, ad esempio, innovazioni in campo agricolo per aiutare i contadini indiani e tutti coloro che lavorano in questo settore (circa il 60% dei lavoratori in India). Il settore agricolo è infatti stato duramente colpito in questi anni e la politica di Rahul sta cercando di far leva sul malcontento generale degli agricoltori per acquisire parte di questo elettorato, di solito molto più vicino al Partito Comunista Indiano Marxista.

Ma quello che sta contraddistinguendo la politica di Rahul in questa tornata elettorale, è il tentativo di stabilire una serie di alleanze con i vari partiti statali. Grazie a questi accordi, che porteranno voti nella coalizione del Congresso, potrebbero aumentare le possibilità di una vittoria di Rahul.

 

La campagna elettorale

La campagna elettorale di Rahul e del Congresso vede impegnata in prima persona tutta la famiglia Gandhi.

L’attivo coinvolgimento della sorella Priyanka ha dato un impulso forte alla campagna e ha fatto aumentare di molto i consensi. Ma sono ormai in tantissimi a credere che il Congresso, rassegnato, stia facendo campagna elettorale per le prossime elezioni anziché per queste del 2019. In questo senso l’attivo coinvolgimento di Priyanka potrebbe essere visto come una mossa lungimirante che darebbe adito a tutti coloro i quali vorrebbero la sorella, leader decisamente più carismatico, come prossima candidata premier.

Priyanka ha dimostrato, in questa campagna elettorale, di essere molto più adatta del fratello e ha attaccato e sfidato Modi apertamente insinuando che potrebbe addirittura concorre per la circoscrizione di Varanasi, quella appunto di Narendra Modi.

Rahul sta facendo campagna elettorale attaccando duramente le riforme del governo Modi che non hanno dato risultati. È stato molto critico sul tema della demonetizzazione e sulla condizione delle caste più povere che hanno maggiormente sofferto delle promesse non realizzate dal governo Modi.

L’ultimo capitolo della campagna elettorale di Rahul si è incentrato su una serie di promesse elettorali per tentare di riguadagnare voti. Tra queste vi è la proposta di un reddito minimo per le famiglie più povere per tentare di eliminare la povertà estrema. Il reddito minimo, previsto dallo schema di Rahul, dovrebbe essere di 72 mila rupie annue per circa il 20% delle famiglie più povere presenti sul territorio indiano.

 

Conclusioni

Ciò che gli esperti continuano a ripetere su queste elezioni è che si tratta di una sorta di referendum sulle promesse e sulle politiche di Modi a cui gli indiani dovranno decidere se continuare a dare credito o no.

È indubbio il fatto che continuando a scegliere Modi il secolarismo indiano potrebbe realmente essere messo in pericolo ed è forse in questo senso che il Congresso avrebbe dovuto maggiormente canalizzare il dibattito elettorale.

Ma quello che risulta evidente è che Rahul difficilmente potrebbe vincere le elezioni. Per molti rimane il pappu della politica indiana, non adatto a ricoprire il ruolo di premier della democrazia più grande al mondo.

 

 

Fonti e approfondimenti

Indian National Congress, sezione su Rahul Gandhi, https://www.inc.in/en/leadership/shri-rahul-gandhi

Rahul Gandhi website, sezione problemi, https://rahulgandhi.in/en/issue.php

Kiran Sharma, Angry Indian farmers threaten to oust Modi in 2019 election, Nikkei Asian Review, 9 Dicembre 2018, https://asia.nikkei.com/Politics/Angry-Indian-farmers-threaten-to-oust-Modi-in-2019-election

The times of India, Should I fight from Varanasi, Priyanka Gandhi asks party workers, 29 Marzo 2019, https://timesofindia.indiatimes.com/elections/lok-sabha-elections-2019/uttar-pradesh/news/should-i-fight-from-varanasi-priyanka-gandhi-asks-party-workers/articleshow/68622565.cms

Prabhash K Dutta, Rafale deal or scam? What all we know about Dassault pact that heated up Parliament, India Today, 7 Febbraio 2018, https://www.indiatoday.in/india/story/rafale-deal-or-scam-what-all-we-know-about-dassault-pact-that-heated-up-parliament-1162773-2018-02-07

India Today Web Desk, Rahul Gandhi promises minimum income scheme: How it works for India, India Today, 25 Marzo 2019, https://www.indiatoday.in/fyi/story/rahul-gandhi-lok-sabha-polls-minimum-income-guarantee-universal-basic-income-1486117-2019-03-25

Maria Tavernini, India Election 2019: A Referendum on Narendra Modi, Reset DOC, 2 Aprile 2019, https://www.resetdoc.org/story/india-election-2019-referendum-narendra-modi/

Hassan Minhaj, episodio dalla serie Patriotta indesiderato, 10 febbraio 2019 https://www.youtube.com/watch?v=qqZ_SH9N3Xo

Leave a comment

Your email address will not be published.


*