Chi è Marine Le Pen

Immagine generata con supporto AI © Lo Spiegone CC BY-NC

Dopo aver parlato di Fillon, Macron ed Hamon, oggi ci concentriamo sull’unica donna candidata alla presidenza, Marine Le Pen.

Marine, all’anagrafe Marion Anne Perrine Le Pen, nasce a Neuilly-sur-Seine, nella regione dell’Île-de-France il 5 agosto del 1968. È la più giovane delle tre figlie di Jean-Marie Le Pen, fondatore, nel 1972, del partito di estrema destra “Front National”, di cui la stessa Marine è presidente. Nel 1976 l’espolosione di una bomba presso la residenza della famiglia Le Pen segna sicuramente Marine, allora bambina; proprio questo evento l’ha portata ad interessarsi di politica.

La Le Pen, dopo aver studiato presso il liceo Florent Schmitt a Saint-Cloud, si laurea in legge all’unversità Panthéon-Assas, e consegue un master in diritto penale nel 1992. Nel 1986, a 18 anni, entra nel partito. Nonostante la sua preparazione spesso è stata  rifiutata per impieghi lavorativi, poiché diverse società non volevano vedere il loro nome associato a quello della famiglia Le Pen; Marine stessa ha dichiarato “La questione di cosa voler fare nella vita non è mai stato il punto, il punto era cosa ti avrebbero lasciato fare in quanto figlia di Jean Marie Le Pen”. La diffidenza nei confronti del partito è certamente giustificabile viste le prese di posizione estreme e spesso razziste.

Nonostante gli impegni lavorativi, nel 1995 sposa Franck Chauffroy, da cui ha tre figli, ma chiede il divorzio subito dopo, nel 2000, e nel 2002 sposa Éric Iorio, un importante membro del suo partito, dal quale divorzia nel 2006. Attualmente il suo compagno è Louis Aliot, segretario del FN dal 2005 al 2010, e vicepresidente del partito dal 2011.

Nel 2002 la Le Pen è presidente di “Generations Le Pen“, un’organizzazione vicina al Front National che mira a promuovere il partito tra i giovani. Nel 2003 diventa vicepresidente del Front National e nel 2004 si candida alla presidenza della regione dell’Île-de-France, riuscendo a diventare però solo consigliere regionale. Sempre nel 2004 ottiene un seggio presso il Parlamento Europeo, che mantiene nelle successive elezioni del 2009. Alle elezioni regionali del 2010, Marine si candida nella regione Nord-Pas-de-Calais, raggiungendo un risultato talmente buono da far decidere al padre di farla succedere alla presidenza del partito.

Nel 2011 Marine Le Pen è eletta presidente del partito con il 67,65% dei voti, non solo per il successo ottenuto nelle elezioni regionali del 2010, ma anche per il difficile clima all’interno del partito e la conseguente esclusione di Jean Marie da questo, proprio a causa di alcune dichiarazioni riguardanti le camere a gas durante la seconda guerra mondiale. La Le Pen, nell’aprile del 2012, si candida alle presidenziali francesi  e ottiene al primo turno il 17,9% dei consensi, classificandosi al terzo posto, dopo il socialista Hollande e il presidente uscente Sarkozy.

Il grande successo arriva alle elezioni europee del 2014, quando il FN è il primo partito in Francia, con il 24% delle preferenze. Nelle elezioni regionali del 2015 il FN riesce a superare il primo turno in quasi tutta la Francia, ma in nessuno dei ballotaggi riesce a vincere. Dopo questa pesante sconfitta Marine non appare in pubblico fino al settembre 2016, con l’inizio della sua campagna elettorale.

Durante la campagna è stata aperta un’indagine a suo carico per aver pagato con soldi del Parlamento Europeo alcune persone che lavoravano all’interno del FN. Nonostante ciò, Marine non è affatto scesa nei sondaggi, che ad oggi la darebbero al 25/27%. Ovviamente questa sua azione, sull’onda del populismo e dell’identità nazionale, è stata vista in maniera positiva dal suo elettorato; Marine si è dimostrata in grado di riuscire a togliere all’Europa per dare alla Francia.

Nei sondaggi resta comunque alta la percentuale di gradimento della Le Pen, ma se analizziamo meglio le intenzioni di voti dei francesi possiamo accorgerci di come non sia per nulla apprezzata nelle grandi città. Questo è dovuto soprattutto al fatto che l’elettorato delle città ha sicuramente un alto livello non solo di istruzione, ma anche un forte multiculturalismo, ed entrambe le cose vanno poco d’accordo con il populismo di destra.

I maggiori consensi ricevuti dal FN provengono soprattutto dalle zone rurali della Francia. Questo è spiegabile poichè gli esponenti del partito, benestanti e con un alto livello di istruzione, riescono a far leva su soggetti facilmente infuenzabili, mettendo in pratica quello che viene definito populismo elitario, ovvero quel populismo esercitato da soggetti culturalmente, socialmente ed economicamente superiori nei confronti di altri soggetti con livelli di preparazione decisamente sotto la media.

Il partito fin dalla sua fondazione è sempre stato vicino al populismo e al nazionalismo, ma si è sempre presentato, come un “grande movimento patriottico, né di destra, né di sinistra”. La linea politica è di certo mutata con Marine, tanto da voler de-demonizzare l’idea che si era data del FN. Cerca di ripulire il partito da quell’idea di simpatia per il fascismo, tant’è che lo stesso Jean-Marie è stato espulso. Inoltre possiamo notare come per la campagna elettorale abbia omesso il suo scomodo cognome dai manifesti.

Un altro tema che differisce dalla tradizionale linea del partito è la posizione nei confronti degli omosessuali. Il fondatore del FN ha sempre definito l’omosessualità, senza mezzi termini, come “un’anomalia biologica e sociale“. Marine invece non si è mai esposta a riguardo, anzi, si è fatta affiancare da Sébastien Chenu, responsabile alla cultura,  e Florian Philippot, vicepresidente del FN, entrambi gay dichiarati.

I temi trattati in campagna elettorale sono i classici temi della destra populista e nazionalista cioè: lotta all’immigrazione, avversione all’euro e alle politiche europee. Secondo gli ultimi sondaggi Marine Le Pen passerà con ogni probabilità il primo turno, ma questi la danno come sfavorita al ballottaggio con qualsisi altro candidato. La situazione sarà ribaltata o il FN subirà la stessa sorte toccatagli alle elezioni regionali del 2015?

 

 

Fonti e Approfondimenti:

http://www.bbc.co.uk/news/resources/idt-sh/marine_le_pen

http://www.lefigaro.fr/actualite-france/2016/10/31/01016-20161031ARTFIG00189-l-europe-reclame-339000-euros-a-marine-le-pen.php

https://www.marine2017.fr/

 

 

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