Breve guida al nuovo arsenale di Putin

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Missili ipersonici, droni sottomarini nucleari ad alta profondità e missili cruise a raggio praticamente illimitato; sono queste le nuove armi strategiche annunciate dal Presidente Russo Vladimir Putin nel suo discorso sullo stato della nazione tenutosi il primo Marzo scorso.  Le armi presentate sono ancora in via di sviluppo e si trovano  a uno stato più o meno avanzato della loro implementazione, ma non vi è dubbio sul fatto che siano tutte possibili.

Stando a quanto dichiarato dal Cremlino, la Federazione Russa è stata indotta a potenziare il proprio arsenale nucleare dalla decisione nel 2001 di George W. Bush, allora Presidente USA, di uscire dal trattato Anti Missili Balistici (Anti-Ballistic Missile Treaty- ABM) firmato con l’URSS nel 1972.

In base ai termini dell’ ABM, si limitava fortemente la possibilità delle parti contraenti di dispiegare difese antimissile e di sviluppare  nuovi sistemi di intercettazione balistica. Lo scopo del trattato era ovviamente quello di impedire che una delle due potenze potesse ottenere la capacità di difendersi dagli attacchi nucleari dell’altra, inficiando in questo modo il principio della Distruzione Mutua Assicurata (Mutual Assured Distruction – MAD).

Nel corso di questi anni, sin dal ritiro unilaterale degli USA dal trattato ABM, abbiamo lavorato sodo sulla progettazione di  equipaggiamenti ed armi avanzate, le quali ci hanno permesso di fare un grande passo in avanti nello sviluppo di nuovi modelli di vettori strategici“,

Ha affermato Putin nel corso del suo discorso di fronte all’Assemblea Federale.

Permettetemi di rammentarvi che gli USA stanno creando un sistema di difesa missilistica globale, finalizzato principalmente a contrastare armi strategiche con traiettoria balistica. Questo tipo di armi costituiscono la spina dorsale del nostro deterrente nucleare […]“.

Si tratta dunque di un grande avanzamento tecnologico di Mosca e di una forte risposta al progresso degli Stati Uniti nel campo delle difese antimissile. Di fatto, tutti i nuovi armamenti strategici annunciati  da Putin, presentano delle caratteristiche che permetteranno alle forze Russe di raggirare o eludere i sistemi di difesa antibalistica americani. Ma quali sono esattamente queste nuove armi nucleari tanto millantate da Mosca? Cosa le rende così formidabili e innovative?

Sarmat:

La prima di queste armi annunciate da Putin è il Sarmat; un missile balistico intercontinentale a propellente liquido dal peso di 200 tonnellate e armabile con un numero tra le 10 e le  15 testate nucleari. Il fatto che tale vettore utilizzi un sistema a carburante liquido piuttosto che solido, implica una quantità di tempo maggiore rispetto ad altri ICBM (Inrecontinental Ballistic Missile) per prepararlo al lancio. Tuttavia, il propellente liquido ne migliora le prestazioni, permettendogli di raggiungere l’incredibile raggio di gittata di 11.000 miglia (all’incirca 17.700 km). Ma ciò che più sorprende gli esperti, è la capacità del Sarmat di sorvolare con la sua  traiettoria, sia il Polo Nord che il Polo Sud. Perché il Polo Sud? Perché tutti i radar americani puntano a Nord e, allo stesso modo, le difese antimissile di terra USA sono tutte dispiegate in Alaska.  Il Sarmat rimpiazzerà il vecchio R-36M2 Voevoda di epoca sovietica, soprannominato dalle forze Nato Satan. 

Avangard:

L’Avangard è un missile nucleare ipersonico, ossia con una velocità maggiore di circa cinque volte rispetto a quella del suono. Grazie alla sua velocità, il Vangard ha la capacità di eludere le difese antibalistiche statunitensi. In aggiunta, tale missile ha la possibilità di cambiare traiettoria nel corso del suo volo, rendendolo quindi inarrestabile. Tutto qui? Certamente no: Il Vangard è infatti progettato per essere armato sul Sarmat. Il risultato è un’arma a dir poco letale. Come sottolineato da Putin, il Vangard “si dirige sul suo obiettivo come un meteorite” .

Kinzhal, la Daga:

Il Kinzhal, in italiano Daga, è un missile ipersonico di tipo cruise, ossia un vettore che non segue una traiettoria balistica, ma che viene alimentato per gran parte della durata del suo volo da carburante. Come nel caso del Vangard, la velocità ipersonica di questo missile rende le difese antibalistiche USA inefficaci. Il Kinzhal può essere lanciato da jet da guerra e armato, molto probabilmente, con testate multiple.

Poseidon:

Tra le armi strategiche di Putin c’è anche un drone sottomarino a propulsione nucleare. Il Poseidon, questo è il nome del sottomarino, ha la capacità di raggiungere profondità estreme e di viaggiare a velocità molto elevate (56 nodi circa). Non essendo necessario un equipaggio al suo interno, il Poseidon può rimanere in pattugliamento per periodi molto lunghi e coprire distanze intercontinentali. Il fatto che esso possa raggiungere una profondità di molto maggiore rispetto ad altri sottomarini, lo rende difficilmente individuabile e quasi impossibile da neutralizzare. Il Poseidon può essere armato con testate atomiche e rilasciare esplosioni nucleari a largo della costa statunitense, causando tsunami radioattivi.

‘Burevestnik’:

Infine, la più fantasiosa e temibile arma annunciata da Putin, è un missile cruise a propulsione nucleare con una gittata praticamente illimitata e una traiettoria imprevedibile (stando a quanto dichiarato dal presidente russo).  A rendere possibile il raggio d’azione illimitato del missile, è stato lo sviluppo di una piccola unità a energia atomica installabile sul vettore e capace di alimentarne  il volo. In questo modo, il missile cruise sarebbe in grado di raggiungere una velocità supersonica e di avere una riserva di carburante teoricamente  illimitata. Inoltre, il vettore avrebbe la capacità di volare a una quota relativamente bassa, divenendo ancora più difficile da intercettare. Il  Cremlino ha recentemente aperto su un sito governativo una pagina sulla quale i cittadini russi hanno avuto modo di votare il nome più confacente alla nuova arma. Il nome scelto è  ‘Burevestnik’.

Sebbene questo  nuovo arsenale possa sembrare terrificante, in realtà esso non altera radicalmente i rapporti di forza tra USA e Russia. Di fatto, le difese antimissile degli Stati Uniti, sebbene in costante sviluppo e miglioramento, rimangono ancora molto imprecise e poco affidabili. I Ground-Based Midcourse Defense Systems utilizzati da Washington per la difesa domestica presentano ancora diversi problemi.

Non c’è alcun dubbio, anche senza armi supersoniche, la Russia riuscirebbe comunque a rompere le difese USA e a colpirne il territorio nazionale. Uno scontro nucleare tra USA e Russia implicherebbe, infatti, l’impiego da ambo le parti di centinaia di testate atomiche, rendendo impossibile, per qualunque tipo di intercettori,  neutralizzare la minaccia; il principio della Distruzione Mutua Assicurata rimarrebbe comunque valido, super armi o meno.

I rischi più grandi sono invece quelli di lungo termine. Ormai è chiaro, ci troviamo nel corso di una Seconda Guerra Fredda e la corsa agli armamenti  sembra  essere nel suo pieno. Lo sviluppo di nuove tecnologie belliche da ambo le parti rischia di mettere a repentaglio il regime di controllo sui missili instaurato nel corso della Guerra Fredda.

Nel 2021, scade il trattato New START (New Strategic Arms Reduction Treaty), il quale pone dei limiti al numero di testate nucleari e dei vettori di Washington e Mosca. Il New START può essere rinnovato per altri cinque anni con un semplice accordo esecutivo, ma l’amministrazione di Donald Trump non sembra incline ad avviare un dialogo sulla questione. Inoltre, bisogna anche considerare che questo trattato non contempla alcun limite per quanto riguarda i missili cruise, ma solo per vettori balistici, rendendolo uno strumento meno efficace per frenare il riarmo dei due Paesi.

Per concludere, è necessario tenere in considerazione alcuni aspetti pratici. Prima dello sviluppo di missili ipersonici, un leader, una volta attivato lo stato di massima allerta, aveva tra i 20 e i 40 minuti per decidere se rispondere o meno ad un attacco missilistico. Con la velocità di questi nuovi vettori, tale intervallo di tempo viene drasticamente ridotto (probabilmente tra i 3 e i 5minuti).

Un piccolo esempio può aiutarci a comprendere quanto ogni minuto sia importante nel prendere una decisione di questo genere: il 26 settembre del 1983, il sistema satellitare sovietico diede l’allarme segnalando un attacco missilistico americano. Stanislav Evgrafovič Petrov, l’ufficiale in quel momento incaricato di monitorare i dati prodotti dal sistema, valutò l’allarme come un errore. Di fatto, il satellite segnalava un attacco effettuato con un numero molto esiguo di missili, una cosa insensata dal punto di vista strategico considerando la vastità dell’arsenale USA. Petrov segnalò ai suoi superiori un guasto del sistema piuttosto che un attacco. La sua intuizione si rivelò in seguito essere corretta.

Tenendo a mente questo emblematico episodio, si può ben intendere come l’aumento esponenziale della velocità dei vettori  possa incrementare la possibilità di errori umani e incidenti. Le intere catene di comando di USA e Russia si troveranno in futuro a dover decidere sulle sorti dell’umanità in una manciata di minuti. La prossima volta, non ci sarà il tempo di accorgersi che si tratta di un errore del sistema.

 

Fonti e approfondimenti:

http://www.bbc.com/news/world-europe-43239331

http://www.defenseone.com/ideas/2018/03/putin-just-gave-trump-arms-race-he-sought/146347/

http://www.defenseone.com/threats/2018/03/russia-will-challenge-us-military-superiority-europe-2025-us-general/146523/

https://sofrep.com/100421/putins-nukes-heres-a-breakdown-of-russias-new-weapons-and-what-they-mean-for-the-us/

http://nationalpost.com/news/world/introducing-the-avangard-hypersonic-missile-a-look-inside-putins-new-high-tech-arsenal

http://nationalinterest.org/blog/the-buzz/russias-nuclear-weapons-buildup-aimed-beating-us-missile-24716?page=3

http://nationalinterest.org/blog/the-buzz/why-putins-nuclear-cruise-missile-could-entangle-the-world-24808

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